Amsterdam è una città rilassata. No, non per quello che vendono nei coffee shop. E’ rilassata nei lunghi tramonti sui canali. Negli olandesi che bevono il thè sull’uscio di casa, scalzi.
Amsterdam è una città particolare, piena di curiosità e di piccole sorprese.
3 sono le cose che mi hanno stupito e che non sapevo assolutamente. E che, se non ci fossi andata, probabilmente non avrei mai saputo.
Indice
1) Amsterdam e il mistero delle case storte
Appena arrivata l’ho notato subito. Le case di Amsterdam sono tutte storte, soprattutto sono tutte inclinate in avanti. Credevo fosse un problema di fondamenta.
Acqua, canali, mattoni.
E invece no, è una cosa fatta di proposito.
Quando furono costruiti i palazzi che si affacciano sui canali, c’era una onerosissima tassa sulla occupazione del suolo pubblico. Per pagare meno quindi, i costruttori, facevano delle case strette e molto alte. Di conseguenza però anche le scale erano molto strette e ripide.
Ed era impossibile (e lo è tutt’ora) trasportare mobili ai piani alti. Quindi tutto doveva passare dalle finestre, attraverso carrucola e gancio che si possono vedere all’apice del palazzo, subito sotto il tetto. Per evitare che i mobili durante il sollevamento sbattessero sulla facciata, inclinavano la stessa in avanti.
2,5 centimetri di sporgenza per ogni metro di altezza.
Le carrucole e i ganci sono utilizzati anche oggi durante i traslochi e si possono vedere ovunque (guardate la foto qui sopra. Vedete le carrucole all’apice del tetto?).
Per questo le vie di Amsterdam hanno un aspetto scomposto e irregolare. Quasi fossero disegnati dai bambini delle elementari. E sono pure coloratissime!
2) Amsterdam e i canali concentrici
Essendo abituata al labirinto veneziano, non mi aspettavo che i canali di Amsterdam fossero così ordinati. La città era in origine un antico villaggio di pescatori costruito vicino a una diga (dam) sul fiume Amstel. Da qui il nome Amsterdam.
I canali più antichi furono costruiti con un disegno quasi circolare. Sono tre e formano le cinture concentriche del centro storico che si chiamano Grachtengordel. Sono talmente belli da essere patrimonio UNESCO. Il Singel è il canale più antico, quello che ospita anche il famoso mercato dei fiori di Amsterdam.
La rete di canali minori che si dirama dai principali è lunga più di 100 chilometri e forma oltre 90 isole che sono connesse tra loro da oltre 1200 ponti. Tutti bellini e particolari e molto, molto olandesi.
3) Hai voluto la bici?
Gli abitanti del comune di Amsterdam sono circa 730.000. E fin qui niente di strano.
Nello stesso comune ci sono però circa 600.000 biciclette. E sono tante. E’ la città con il più alto tasso di furti di bici al mondo. Quando abbiamo noleggiato le nostre (perché ad Amsterdam devi per forza noleggiare la bici), oltre ai due lucchetti d’ordinanza (uno per la ruota davanti e uno per legare la ruota dietro a qualunque cosa inamovibile), ci hanno perfino fatto fare l’assicurazione antifurto. Cosa che non ho neanche per la macchina!
Gli olandesi guidano le bici come pazzi, non cercate di imitarli perché finite contro un bus, ve lo assicuro. Vanno velocissimi, sono spericolati, attraversano i binari del tram e la mattina, all’ora in cui tutti vanno a lavoro/scuola, arrivano in branco, a nuguli, come le mosche.
Suonano all’impazzata i campanelli per avere la strada libera, sembra di stare a Roma nell’ora di punta, solo con le bici al posto delle auto. Sono veramente assatanati.
I primi giorni è alienante e un po’ terrorizzante. Poi ci si abitua. Il lato positivo è che le bici sono personalizzate in mondo davvero buffo, tipo questa qui sotto, con il campanello a forma di teiera cinese.
Questo trabiccolo qui sopra invece è per trasportare i bambini. E proteggerli dalla eventuale pioggia. Non fate commenti.
Per la sua storia, conformazione e per la mentalità dei suoi abitanti, Amsterdam è una città davvero particolare. Da scoprire piano piano, è colma di angolini buffi e di sorprese.
Siete mai stati ad Amsterdam? Qual è la cosa che vi ha colpito di più?
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Questo post è stato scritto da:
Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".
Sono stata ad Amsterdam tanti anni fa e ho dei vaghi ricordi, mi piacerebbe moltissimo tornarci ed esplorarla meglio.
Amsterdam è davvero una città particolare! 🙂 Devo ammettere che anch’io sono rimasta stupita dalla quantità di biciclette!! Affacciarmi dalla finestra alle 8 di mattina e vedere una vera e propria mandria di bici in movimento è stato piuttosto scioccante, e non ho avuto il coraggio di provare l’esperienza. 😀
Io sì, ma ho rischiato la vita… diciamocelo!
Anche io sono stata colpita dalle case storte e all’inizio pensavo che le facciate si fossero spostate in avanti perché la città era costruita sull’acqua. Una specie di sprofondamento, tipo la torre di Pisa 😉 Invece poi ad Amsterdam ho scoperto che era una cosa tutt’altro che casuale!
Mi è dispiaciuto non provare le biciclette ma faceva troppo freddo.
Anche io credevo che le case fossero storte perché costruite sull’acqua! Mi sa che è una cosa che abbiamo pensato in tanti…