L’Arca dei Camaleonti a Civitella San Paolo, in provincia di Roma, è stata una bellissima scoperta.
In una zona di verde e pace, vivono e vengono accuditi animali di tutti i tipi, spesso con un triste passato alle spalle.
Sono creature che sono state salvate da brutte situazioni, tutte create dall’incapacità dell’essere umano di prendersene cura in maniera appropriata.
Ci sono il pappagallo che non sa volare perché è sempre rimasto chiuso in gabbia, il cavallo salvato dal macello perché non era più adatto alle corse, la pogona con l’osteoporosi.
Solo per fare alcuni esempi.
In questa oasi di serenità e con l’aiuto degli operatori, gli animali in difficoltà hanno ritrovato l’equilibrio che meritano e svolgono anche una importante funzione educativa.
Indice
Le attività de L’arca dei Camaleonti
Le attività proposte da L’Arca dei Camaleonti, prevalentemente per i più piccoli, sono davvero tante: si va dalle feste di compleanno ai week end in Fattoria, alle attività ludiche.
Tutto è fatto nel più completo rispetto dell’animale e con lo scopo di insegnare ai bambini a rapportarsi ad esso con amore, passione e consapevolezza.
Tra le tante proposte dell’Arca dei Camaleonti, ci sono anche le attività educative con l’ausilio di animali.
Tali progetti consistono in esperienze di educazione alla conoscenza e al rispetto del mondo animale in tutte le sue componenti.
Progetti
I progetti curati dall’Associazione sono tantissimi e, secondo me, tutti degni di nota.
Noi siamo stati da loro ben due volte! La prima in gita con il nido e nonostante i bambini fossero anche piccoli, tutti hanno mostrato un grande interesse verso gli animali dell’Arca.
Poi ci siamo tornati in occasione di Halloween e abbiamo affrontato le “prove di coraggio” con gli animali delle streghe: un pitone, un rospo, una tarantola, delle camole, un gerrosauro, una pogona, un insetto stecco, un pappagallo e un gufo indiano.
Ai bambini (questa volta erano un po’ più grandi) sono state spiegate le caratteristiche dei vari animali, raccontata la loro storia, sono stati sensibilizzati sul rispetto che bisogna avere per loro.
Gli animali, ove possibile, sono fatti toccare e accarezzare dai piccoli, ai quali viene loro spiegato bene cosa fare e cosa non fare.
I bambini vengono resi partecipi della vita dell’animale in modo empatico e imparano meglio di mille spiegazioni teoriche.
Lo stesso vale per noi adulti, perché io stessa ho scoperto cose che non sapevo (la puzza delle moffette arriva fino a 3 km!!!) e ho toccato per la prima volta in vita mia (e spero anche ultima!) una tarantola.
Attività ed eventi dell’Arca dei Camaleonti
Gli eventi organizzati dall’Associazione sono tanti. Vi consiglio di tenerli d’occhio perché non potranno non attirare la vostra attenzione.
Ogni domenica, la fattoria resta aperta per tutti coloro che vogliano approfittare del tempo libero per godersi una giornata all’aria aperta in mezzo al verde e agli animali.
L’Associazione dispone di un ampio spazio verde per godersi il sole, un’area picnic, barbecue e un piccolo angolo bar.
Si possono anche organizzare feste di compleanno. Gli operatori sono tutti gentilissimi e molto pratici di bambini.
È d’obbligo sempre la prenotazione e il costo si aggira di solito sui 10€ a persona (quindi niente cifre esagerate).
Esiste la possibilità di far avvicinare i bambini agli animali in modo diverso e più empatico dei classici bioparchi. Per tutte le altre informazioni, cercate sul loro sito internet.
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Questo post è stato scritto da:

FrancescaGi
Romana di nascita, sabina di azione, mamma di cuore. I suoi viaggi sono un mix tra il suo animo cittadino e l’amore incondizionato per la natura della mezza mela con cui condivide la vita. “Alla fine però sono venuti dei bei mix”, assicura lei. Chissà se la pensa così anche Luna, la coniglia nana più viziata del mondo, che li attende con pazienza a casa ogni volta. Anche se di fatto è un avvocato, Francesca dice di non avere ben chiaro cosa vuole fare da grande, ma sarà bene che lo capisca in fretta perché suo figlio di 3 anni le ha chiesto come regalo una Ducati Panigale!
Che bello questo post, hai fatto benissimo a parlarne, mi sciolgo di tenerezza con queste storie. Comunque anche i bioparchi comuni stanno dando sempre più spazio agli animali feriti o salvati (almeno da me in Australia, ma credo proprio sia una tendenza globale ormai). Ma nella foto sono renne? Ma poi volevo chiederti, in che senso camole? In che senso una prova di coraggio con le camole? Aiuto!!
Camole nel senso di… una vaschetta di camole brulicanti in cui infilare la mano. Grazie al cielo mio figlio non lo ha voluto fare (è stata l’unica cosa a cui si è opposto, ma è stato irremovibile) e non ha voluto che lo facessi nemmeno io. Salva!
Io adoro i rifugi per animali e li trovo davvero dei progetti meritevoli da sostenere con tutto ciò che possiamo. Hai fatto bene ad andarli a trovare e a scriverne.
Che bellezza! D’altronde con la natura e gli animali la bellezza è immancabile. Davvero egregia poi questa iniziativa di ridare dignità agli animali perduti e educare i bimbi, che saranno gli adulti di domani, ad avere il dovuto rispetto e il dovuto amore per loro.
L’iniziativa è bellissima, poveri animali feriti e maltrattati dall’uomo. Mi piace molto anche il tipo di approccio delle visite: conoscere per non temere e soprattutto imparare ad interagire con gli animali senza prevaricarli e ricordandosi che sono esseri senzienti e non giocattoli da usare e abbandonare.
Quello è esattamente lo scopo!
Poveri animaletti, almeno lì hanno finalmente trovato un’oasi di pace e qualcuno che si prenda cura di loro!