Vivo a Siena da sempre, una ridente cittadina di provincia, famosa in tutto il mondo per la sua piazza a forma di conchiglia.

Per preservare tanta bellezza, l’Amministrazione Comunale ha dovuto fare scelte drastiche e a volte impopolari, ma indispensabili. Quella che crea più difficoltà ai cittadini, è la chiusura del centro storico alle auto.

Abitare in periferia e andare in centro a lavoro, tutti i giorni, può rivelarsi un’impresa. L’auto è da escludere, proprio perché gli accessi sono limitati ai soli residenti. E anche se non lo fosse, per fare gli 8 chilometri che separano casa mia dal lavoro, impiegherei un’ora. Siena sarà pure una città piccola, ma non si salva dal traffico, come tutte le città italiane.

Ma c’è un mezzo che può entrare “dentro le mura” (è così che a Siena chiamiamo il centro storico) a qualsiasi ora ed è stato la mia salvezza.

La bicicletta, o meglio il bike sharing.

bike sharing assicurazione generali

Bike sharing in sicurezza: sopravvivere al traffico

L’Amministrazione Comunale ha installato tante rastrelliere di bici a pedalata assistita dentro e fuori il centro.

La bici mi permette di andare e tornare da lavoro in tempi rapidissimi, senza sosta e saltando ogni fila. Sfreccio per le viuzze strette del centro storico e, nelle mattine in cui il traffico è assente, faccio anche tempi da record.

Avete presente quando il 24 dicembre vi pare di essere gli unici svegli alle 8 e trenta del mattino? Zero auto in giro, solo qualche rarissimo autobus. 16 minuti dal garage di casa mia al portone dello studio.

In totale autonomia, in totale sicurezza. Sì, perché la sicurezza è fondamentale in bici.

Può essere molto pericoloso, soprattuto se chi guida di mezzi più grandi si distrae. E, per esempio, si ferma all’improvviso e apre lo sportello dell’auto (storia vera) senza controllare chi sta arrivando o si ferma all’improvviso perché ha visto un parcheggio libero e innesca la retromarcia, senza guardare chi c’è dietro (altra storia vera).

Ecco, in tutte queste occasioni è sempre un’ottima idea avere una copertura assicurativa coi contro fiocchi.

bike sharing assicurazione

È vero che utilizzare un mezzo in più, significa pagare un’assicurazione in più.

Non sempre però. Adesso le soluzioni per risparmiare ci sono.

Per esempio, Immagina Strade Nuove di Generali ti copre anche quando utilizzi mezzi alternativi come il bike sharing o l’overboard (o la canoa) e ti permette di cambiare mezzo senza cambiare la copertura assicurativa.

Oppure estende la copertura ad altri 5 compagni di viaggio, o ancora, tramite il geofencing, ti avverte se entri in una ZTL (quando non dovresti). E ti evita una bella multa.

Figo eh? Insomma, i mezzi per evitare di prendere l’auto ci sono e adesso c’è anche la copertura assicurativa che copre qualsiasi aggeggio decidiate di utilizzare. Non ci sono più scuse.

Auto in garage e andiamo di bici!

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Francesca

Francesca

La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".