C’è una cosa che devo premettere: odio il Capodanno e, quando posso, preferisco partire e approfittare dei pochi giorni di festa per vedere un posto nuovo. Qualche capodanno fa decidiamo, con una coppia di amici, di partire per Monaco di Baviera e trascorrere il capodanno “in piazza”.
Il 31 dicembre (sì, il 31!) ci troviamo a Firenze subito dopo pranzo e partiamo per il viaggio che ci porterà in Germania.
Capodanno a Monaco di Baviera
Il tempo ci assiste, freddo e neve non mancano ma la strada è perfetta, in poco più di sei ore di guida (soste incluse) siamo a Monaco.
Il tempo di parcheggiare, lasciare i bagagli in hotel e, vestiti come quattro inuit, prendiamo la metro (bellissima!) che ci porterà a Marienplatz, la piazza principale di Monaco di Baviera dove si terrà la festa di Capodanno.
Usciamo dalla metro e notiamo che con noi scendono tantissime persone con enormi zaini, dai quali spuntano quelli che somigliano pericolosamente a piccoli missili o razzi, chiamateli come volete.
Ce li hanno proprio tanti! Praticamente tutti… Mah.
Con la nostra bottiglia di spumante (da bravi italiani ce la siamo portata da casa) ci mettiamo da una parte e aspettiamo il countdown che ci traghetterà nel nuovo anno.
Come dire… non facciamo in tempo ad aspettare! Alle 11.50 da Marienplatz iniziano a partire missili terra aria, a scoppiare bombe, un frastuono allucinante, botti ovunque.
Ci rifugiamo sotto i portici del Municipio mentre esplosioni, girandole, petardi e bombe a mano detonano ovunque.
Se pensate che a Capodanno a Napoli succeda il finimondo è perché non siete mai stati a Monaco di Baviera.
Mentre la guerra infuria in piazza, riusciamo ad aprire la nostra bottiglietta all’una passata e piuttosto storditi dai botti e dal freddo, rientriamo in hotel.
La mattina dopo ci svegliamo sotto una spessa coltre di neve. Del marasma della notte precedente non c’è traccia, tutto è silenzioso, bellissimo e… aperto!
Con nostra grande sorpresa (e al contrario che in Italia) sia il 1° gennaio che i giorni successivi riusciremo a vedere tutto quello che ci eravamo prefissati prima della partenza.
Facciamo una bella passeggiata fino allo Stadio Olimpico che ospitò le famigerate Olimpiadi del ’72.
Visitiamo anche il villaggio olimpico (adesso ci sono degli appartamenti) dove i terroristi di Settembre Nero uccisero gli atleti israeliani – spazzando via per sempre l’ingenuità del mondo riguardo ai giochi olimpici.
La struttura dello stadio è davvero avveneristica, forse la neve non fa risaltare quanto, se si pensa che è stata progettata e costruita sul finire degli anni ’60.
Il freddo è davvero intenso, la neve cade leggera ma si fa sentire – un ottima scusa per fermarsi di continuo a berci una birra o un thè caldo (io).
Nell’Englischer Garten, il parco cittadino progettato come un giardino all’inglese che pare sia più grande di Central Park, il lago è ghiacciato e c’è addirittura chi ci pattina sopra (e chi finge).
L’atmosfera è quasi surreale, nuvole e nebbia creano un eterno crepuscolo; non sarà l’ideale per camminare senza sosta per ore e ore, ma è decisamente suggestivo.
Il giorno seguente visitiamo il Schloss Nymphenburg, il Castello delle Ninfe, uno splendore barocco residenza estiva dei re di Baviera, il cui parco ospita questo piccolo edificio (che a me parve una torta nuziale, tutto rosa in questo modo) chiamato l’Amelianburg.
Era un padiglione da caccia in stile rococò, dono dell’imperatore Carlo VII alla moglie Maria Amelia, appassionata cacciatrice.
Se siete curiosi, questo è un assaggio dell’interno del Schloss Nymphenburg:
Rientriamo in Italia ben prima della Befana, un Capodanno mordi e fuggi. Visitare una città con un tale freddo non è piacevole come farlo in primavera, ma Monaco di Baviera ci ha regalato atmosfere e paesaggi incredibili e un’ospitalità davvero inaspettata: tutti i punti di interesse aperti, mezzi pubblici operativi e locali sempre pronti a offrire ristoro.
Se non sapete che fare a Capodanno, passarlo a Monaco di Baviera è un’esperienza decisamente da fare.
Ecco alcune delle meraviglie che potreste vedere:
La Galleria dell’Antiquarium nella Residenz, la residenza dei Re di Baviera.
Il parco del Schloss Nymphenburg:
BMW Welt
La Asamkirke, un altro capolavoro rococò
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Questo post è stato scritto da:

Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate) e "Storia di Biagio".
Bellissima Monaco! Ci abbiamo passato una sola giornata ma è una città amichevole che ci è piaciuta molto! A proposito del English Garten….noi ad aprile abbiamo incontrato diversi nudisti!
Davvero?!?!? XDDD
La Residenz mi piacque moltissimo, noi non trovammo neve e ghiaccio nonostante andammo per natale di molti anni fa!
Che fortuna!
Ci credi se quest’anno stavo giustappunto per fare la stessa cosa?
Alla fine però ho optato per la più mite Malaga, ma la partenza è comunque il 31
Una destinazione decisamente diversa! Poi fammi sapere com’è Malaga a Capodanno, la tengo in considerazione 😉
Wie schön! Mi hai fatto tornare in mente i ricordi dell’unica volta che ci sono stata, durante la gita di quinta superiore, tantissimi anni fa… Era marzo (quasi primavera), ma ti assicuro che faceva un freddo assassino, c’erano vento e nevischio, e le atmosfere che ci circondavano non erano troppo dissimili da quelle che avete visto voi in pieno inverno 🙂
Comunque la città è bellissima, in effetti sarebbe opportuno tornarci per vedere com’è cambiata nel tempo.
DA tornarci, assolutamente! A me è piaciuta tanto e ci sono tantissime cose da vedere (ancora).