Se hai pochi giorni per stare in un posto, sono convinta che la posizione dell’hotel sia importantissima.
Durante il nostro soggiorno a Kyoto abbiamo dormito al Rihga Royal Hotel, dove ci siamo trovati benissimo visto il rapporto qualità-prezzo-posizione. Infatti, dopo aver girato per Kyoto due giorni, abbiamo deciso di dedicare una giornata a due meraviglie che si trovano appena fuori la città: Arashiyama e Inari.
Siamo partiti di buon mattino e con la JR Sagano dalla stazione di Kyoto siamo arrivati ad Arashiyama in una ventina di minuti.
Tenryuji Temple
Per prima cosa ci siamo diretti al Tenryuji Temple, uno dei cinque “grandi templi Zen di Kyoto”, fondato nel 1339 e Patrimonio UNESCO (è il tempio con il bagno bellissimo di cui ho parlato nel mio post sui wc giapponesi).
Gli edifici di questo tempio sono stati ripetutamente distrutti da incendi e guerre nel corso degli anni, la maggior parte delle attuali stanze, inclusa la principale, sono stati ricostruiti intorno ai primi del 900.
A differenza degli edifici, il giardino è invece sopravvissuto nel corso degli anni nella sua forma originale. E’ composto da un laghetto centrale circondato da rocce, pini e sullo sfondo il bellissimo panorama offerto dai monti Arashiyama.
Questa parte è quella che ci ha maggiormente incantati.
Nonostante un leggera ma fastidiosa pioggia, non riuscivamo a smettere di girare per i viottoli del giardino. Tutto curato nei minimi dettagli, con il profumo delle daphne che lasciava incantanti (tanto che al ritorno in Italia ne abbiamo presa una per il nostro terrazzo).
Molto zen, vero?
La pace infinita questi luoghi.
Sono così belli che sembrano finti.
Il Tenryuji è aperto tutti i giorni dalle 08:30 alle 17:30 (fino alle 17:00 da Ottobre a Marzo), l’ingresso costa 500 yen.
Dal Tenryuji si arriva direttamente alla foresta di bambù.
La foresta di bambù
Si percorre una stradina pedonale in mezzo ai bambù, molto suggestiva.
Se, come noi, avete la fortuna di trovare un lieve vento, le canne si muoveranno producendo un suono molto seducente. Cercate di scegliere con cura l’orario di visita, perché chiaramente maggiore è il silenzio e più piacevole risulta la passeggiata.
La foresta di bambù è un luogo davvero incantato.
Nella zona troverete negozi di artigianato che vendono oggetti fatti con il bambù, cartoline, cibo…
Tornando verso la stazione noi abbiamo assaggiato una porzione di Takoyaki (polpette di polpo). Per il pranzo abbiamo atteso di arrivare alla seconda destinazione della giornata: Inari.
Fushimi Inari Taisha
Ripreso il treno per Kyoto, con la Nari Line, abbiamo raggiunto Inari per visitare il Fushimi Inari Taisha.
Il Santuario è famoso non solo per la bellezza degli edifici, ma soprattutto per le migliaia di torii rossi che delimitano i sentieri intorno.
I portali rossi del santuario sono stati tutti donati dai fedeli e i più curiosi possono addirittura scoprire la data della donazione e il nome del donatore, impressi infatti sulla parte posteriore del portale.
I fedeli possono anche acquistare un piccolo torii su cui scrivere una preghiera o un semplice desiderio. Il torii viene poi appeso all’ingresso del santuario con la speranza che il dio Inari esaudisca i desideri.
I sentieri si trovano in collina e permettono di raggiungere la sommità, situata a 233 metri sopra al livello del mare.
Non si tratta di un percorso poco impegnativo: per raggiungere la cima della collina è infatti necessaria una bella camminata che, considerate anche le infinite soste per fare foto, richiede almeno 2 ore. La lunghezza del percorso fa si che in giornate normali, non si crei troppo affollamento, il che è sempre cosa gradita.
Inoltre lungo i sentieri si trovano bar, bancarelle… la visita può richiedere tutto il tempo che sarete disposti a concederle.
Troverete alcune statue che rappresentano la volpe (noi abbiamo comprato per ricordo delle volpotte troppo carine): si tratta di un animale sacro per i giapponesi ed è considerato il messaggero del dio Inari.
In alcune raffigurazioni le volpi tengono tra le loro fauci una chiave: si tratta della chiave del granaio.
Camminare sotto i torii è veramente suggestivo, noi avremo scattato milioni di foto. Sono davvero affascinanti.
È tra questi sentieri che sono state girate alcune scene del film Memorie di una geisha.
Solo il tramonto e la stanchezza per la lunga giornata ci hanno convinti che era ora di tornare verso l’albergo.
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FrancescaGi
Romana di nascita, sabina di azione, mamma di cuore. I suoi viaggi sono un mix tra il suo animo cittadino e l’amore incondizionato per la natura della mezza mela con cui condivide la vita. “Alla fine però sono venuti dei bei mix”, assicura lei. Chissà se la pensa così anche Luna, la coniglia nana più viziata del mondo, che li attende con pazienza a casa ogni volta. Anche se di fatto è un avvocato, Francesca dice di non avere ben chiaro cosa vuole fare da grande, ma sarà bene che lo capisca in fretta perché suo figlio di 3 anni le ha chiesto come regalo una Ducati Panigale!
Il fascino di Kyoto è davvero impagabile. La foresta di bambù è stata una piacevole sorpresa, così come il Fushimi Inari, in cui torno sempre quando vado in Giappone.
Seguo con molto piacere i tuoi post sul Giappone perché è uno dei posti dove devo andare il prima possibile e che dire …. molti spunti interessanti
Anche io ho scattato milioni di foto ai Torii del Fushimi Inari Taisha! Molto belle le tue foto e che fortuna hai avuto di trovare il venticello alla foresta di bambù.
Il Giappone è nella mia testa da tempo! Vedere questi luoghi così ricchi di storia, disciplina e spiritualità.. vorrei partire subito!
Sempre più spesso sto leggendo posts sul Giappone e sempre più spesso questo Paese mi sta incuriosendo!!! Che bella che deve essere l’immagine delle canne al vento che suonano 🙂 Che immagini stupende!!! Complimenti!!
Non sono un’esperta del Giappone quindi non conosco neanche un posto di quelli che hai descritto. però ora finalmente ho capito che cosa è quel sentiero arancione che vedo spesso sui blog e ancora più spesso su instagram! 🙂
Sto progettando di tornare presto in Giappone… la foresta di bambù e il Fushimi Inari Taisha non me li voglio proprio perdere!
Il Giappone mi ha ribatonil cuore, passeggiare attraverso i toori rossi del fushimi inari è stato romantico ed unico! Il suono del bambù bellissimo
Davvero suggestivo, penso sia qualcosa di incredibile passare sotto tutti quei tori rossi; non sapevo della sacralità della volpe
Complimenti per questo post, mi piace molto il tuo modo di raccontare e le foto sono tutte molto coinvolgenti. Non so se riuscirò mai ad organizzare un viaggio così…ti confesso che mi spaventa un pò..
Queste sono le location del celebre film Memorie di una Geisha, a cui sono particolarmente legata. Bellissima Kyoto e i suoi dintorni, storia che si palpa con mano!
Io ho adorato il libro, il film non mi fece una grandissima impressione, dico la verità.
Sono piaciuti anche a me tantissimi sia Arashiyama che il Fushimi Inari. L’unica pecca è stata la fiumana di gente al Fushimi Inari che ci ha molto limitati. Una scusa in più per tornarci 🙂
Come hai fatto a trovare così poca gente alla foresta di Arashiyama? ahahah quando sono andata io (di mattina prestissimo) c’era un fiume di gente!!!
PS: Il fushimi inari è il mio luogo preferito al mondo.
Per me è senza dubbio il pezzetto di Kyoto che ho amato di più!
CHe bello che mi hai riportato là con queste splendide foto <3
Questi luoghi sono come un sogno per me, soprattutto la foresta di bambù, credo sia qualcosa di emozionante.
Spero un giorno di esaudire questo desiderio, intanto ho viaggiato con i tuoi racconti!
Grazie :*
Ciao, quanto fascino quello asiatico. Unico davvero! Peró ammetto che la cosa che mi ha colpito di piú sono quelle straordinarie foreste di Bambú! Sembrano un sogno
Mi sono emozionata vedendo le tue foto! Sono luoghi che per il momento rientrano soltanto nei miei sogni. Io rimarrei senza parole di fronte alla foresta di bambù…
Anche io mi sono emozionata rivedendo le foto. In attesa di un viaggio in Giappone, però, sappi che anche in Italia ci sono foreste di bambù (una è in Veneto), potresti cominciare da lì 😉
Un paese affascinante…chissa se riuscirò mai ad andarci! Complimenti per il blog!
Ti auguro proprio di sì!
Mamma mia che ricordi che mi hai portato alla mente! La prefetture di Kyoto è meravigliosa ed ha molto da offrire, e poi la foresta di bambu lho percorsa in bici ed è stato un sogno!
Confermo: Kyoto è fantastica!
No vabbè, una meraviglia! Le foto sono stupende! Sono anni che punto il Giappone… te quanto ci sei stata? Itinerario? Dovevo farlo quando eravamo in due, ora che siamo in quattro è un bagno di sangue.
Ciao! Noi siamo stati a marzo, una settimana e abbiamo fatto 3 giorni a Tokyo e 3 a Kyoto. Discreto bagno di sangue anche in due. Per il costo molto dipende dal periodo scelto, però per esempio tutti sconsigliano luglio e agosto perché sembra che il caldo sommato a smog e umidità renda la visita davvero faticosa. Noi avevamo scelto marzo con la speranza di vedere l’hanami, ma l’abbiamo presa solo in parte (trovi un post sul blog). D’altra parte se prenoti prima l’aereo per risparmiare, non puoi prevedere benissimo la fioritura dei ciliegi 😉
Se ti servono consigli, sono a tua disposizione!
Che meraviglia, secondo te si riescono a fare entrambi in un giorno? O meglio prendersela comoda?
Noi abbiamo fatto tutto agevolmente in un giorno perché i collegamenti sono ottimi. E ci siamo anche concessi una pausa pranzo ad Inari (dove ti consiglio di mangiare perché c’è un’intera strada davanti al tempio dove puoi fermarti).
Ho avuto anch’io la fortuna di visitare questi luoghi e confermo, sono indimenticabili. Mi piacciono molto anche le foto che hai scattato, i miei complimenti! ^^
Ciao! No, non abbiamo fatto il Japan Rail pass perché avevamo una sola settimana a disposizione e l’unico grande spostamento in treno è stato Tokyo/Kyoto e alla fine non ne valeva la pena…ahimè!
Ciao! Ottimo articolo, sto organizzando il mio viaggio in Giappone per l’estate. Mi hai dato un ottimo spunto. HO visto che avete usato il treno. Tu avevi il Japan rail pass?