Villa Carlotta è una meravigliosa villa situata sulla riva occidentale del lago di Como, in Lombardia.

La villa è stata costruita nel 1690 per la famiglia Sommariva, e dal 1843 è di proprietà di una famiglia aristocratica, i Clerici.

La villa è stata arricchita con numerosi oggetti d’arte e oggetti decorativi, tra cui sculture, dipinti, mobili e giardini. Villa Carlotta è una delle più grandi ville sul Lago di Como, e la sua architettura è di tipo neoclassico.

Se Villa Carlotta è bellissima, il suo giardino botanico lo è di più.

Il giardino è infatti uno dei suoi maggiori punti di forza, e comprende numerosi alberi, cespugli, laghetti, fontane e sculture.

La villa si estende su una superficie di circa 80.000 metri quadrati, ed è circondata da un parco di circa 60.000 metri quadrati. La villa è aperta al pubblico, e i visitatori possono ammirare la sua bellezza. Si possono ammirare le numerose sculture, dipinti e mobili presenti nella villa, oltre ai giardini e alla vista panoramica del lago di Como. 

Visita al giardino botanico di Villa Carlotta a Como

Villa Carlotta a Como è uno dei luoghi più belli e suggestivi d’Italia.

Ma è soprattutto il suo grande giardino botanico a renderla unica.

Il giardino botanico di Villa Carlotta si estende su una superficie di circa 3 ettari ed è uno dei più grandi e meglio conservati giardini botanici della Lombardia.

Il giardino è stato progettato nel 1843 dall’architetto Giuseppe Balzaretti e comprende molte varietà di piante rare e interessanti, come alberi da frutto, arbusti, piante acquatiche, fiori di montagna e piante esotiche.

Si possono fare delle piacevoli passeggiate tra le varie specie di fiori e di alberi, ammirare le sculture e le opere d’arte sparse per il giardino e godere di una vista mozzafiato del Lago di Como. 

Villa Carlotta: la mia esperienza

Il bello di avere amici con interessi diversi dai tuoi è che a volte finisci per scoprire che hanno ragione loro e che quella cosa che affascina tanto loro (in questo caso i giardini botanici) in realtà affascina pure te.

La cosa più difficile dello scrivere questo post è stato scegliere le fotografie, e arrivati in fondo scoprirete che non mi è riuscito benissimo. 🙂

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Vi immaginate cosa vorrebbe dire avere la possibilità di munirsi di un bel libro, magari in un pomeriggio di primavera quando stare al sole significa avvertire quel piacevole formicolio in tutto il corpo?

Borges – scrittore, saggista, poeta e traduttore argentino del XX secolo – diceva che il Paradiso doveva assomigliare a una specie di biblioteca; non so voi, ma questa panchina con vista sul lago di Como secondo me ci si avvicina parecchio.

Valle delle felci australi

Il caldo-umido registrato nella valle delle felci australi, invece, assomigliava molto di più al Purgatorio:

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Il giardino di bambù

Se volete sentirvi piccoli e insignificanti, il giardino di bambù fa al caso vostro, visto che possono raggiungere i 40 m di altezza e i 30 cm di diametro.

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Il giardino zen

Nella parte alta del giardino botanico di Villa Carlotta, infine, c’è quello che viene chiamato il giardino zen.

In Giappone c’è una vera e propria arte nella cura e nell’allestimento dei giardini, che in tutte le loro forme e i loro stili hanno un compito ben preciso: evocare immobilità e serenità in chi passeggia e catturare l’essenza della natura, con cui l’uomo deve vivere in consonanza.

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Il passaggio sotto la porta Torii è considerato una forma di purificazione o, nelle credenze popolari, più semplicemente un simbolo di fortuna e prosperità.

 

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Giardino Botanico di Villa Carlotta: info utili

Villa Carlotta è aperta al pubblico tutti i giorni dell’anno, dalle 9 alle 17.30.

Il biglietto d’ingresso al giardino botanico costa 8 euro per gli adulti e 4 euro per i bambini.

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Questo post è stato scritto da:

Stefania

Stefania

Ha una trentina d'anni, una lunga vita da pendolare e un'altrettanto lunga vita da lettrice incallita. Ha una collezione di cartoline che da anni incrementa guardando con espressione angelica chiunque sia in partenza prima di chiedergli: “Mi mandi una cartolina?”. Ha un astio profondo per il caffè, e una dipendenza da cappuccino e Pocket Coffee. Ha anche due lauree, una in Editoria e una magistrale in Traduzione; quello che le manca è una casa tutta sua in cui usarle come complemento d'arredo, ma ci sta lavorando. Quando leggete le parole su Facebook, in genere sono sue.