La medina di Marrakech vi stordirà.
Non mi ha sorpreso leggere il commento di Federica al post su piazza Djemaa El-Fna, perché il suk marrocchino è un tale tripudio di suoni, colori, odori e sapori che spingono all’acquisto pazzo e scriteriato. Ma è anche un’esperienza unica!
A marzo a Marrakech il clima è fantastico. Soleggiato, ma non caldo. Primaverile a modo suo.
Nella Medina non mancano numerosi monumenti imponenti come la Kasbah fortificata originaria del 1185, il Palazzo Reale, il quartiere arabo, i grandi palazzi reali, oggi trasformati in musei o eleganti alberghi, le Tome Saadiane.
Anche la Medina di Marrakech è iscritta nella Lista del patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco.
Un vero e proprio museo a cielo aperto che si estende per 700 ettari e che ha mantenuto nel corso dei secoli la sua unicità urbanistica e architettonica.
Potrete fare acquisti e curiosare, ma allo stesso tempo godere del ricco patrimonio marocchino.
Noi abbiamo deciso di girare nella medina senza punti di riferimento, di camminare, guardarci intorno, smangiucchiare datteri giganti. Riempirci gli occhi di colori e curiosità.
Qui, a differenza di Fès, girare per la medina da soli non è un’impresa impossibile. Non si rischia nemmeno di essere investiti da un asino!
La medina di Marrakech si può visitare tranquillamente e con calma, prendendosela comoda.
Girare senza meta in questi vicoli è stata una bellissima esperienza, secondo me.
La cosa che amo di più dei suk sono i prodotti particolari e gli accostamenti cromatici. Mi ritrovo ad essere incantata da sciarpe di colori che non metterei mai, a toccare strane pietre, a chiedere i nomi di quello che non conosco.
Insomma, sono una curiosa con una pericolosa inclinazione allo shopping e ogni bravo venditore se ne accorge lontano un miglio.
Il mio consiglio spassionato è quello di prendervela comoda. Noi, girovagando, abbiamo fatto una sosta in un locale fantastico: Le Jardin. Un tripudio di verde nel cuore della medina.
Silenzio, fresco, una fantastica insalata marocchina, wifi gratuito. Un luogo fantastico dove ricaricarsi prima di tornare di nuovo nel caos del suk. Da non perdere!
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Andrò a Marrakesh una settimana dal 20 aprile. Con le tue foto mi viene già voglia di partire! Ora mi vado a leggere gli altri articoli. Ciao!
io di marrakech ricordo anche le cicogne! mi avevano colpito un sacco, tanto che una delle poche parole in arabo che ho imparato in quel viaggio è laclac=cicogna