Casablanca si presenta come una città moderna, quasi occidentale che sembra poter offrire poche cose interessanti ai visitatori.
Eppure la sola Moschea di Hassan II è in grado di lasciare strabiliati e di dare un senso ad una sosta in città che di solito è puramente strategica perché da qui si parte per il tour delle città imperiali.
Il sovrano ha fatto edificare questa meraviglia nel 1993. È la più grande moschea del Marocco e la terza nel mondo per dimensioni (dopo quelle di La Mecca e di Medina).
Onestamente vi dico che considerata la sua enormità fatico ad immaginare qualcosa di più grande.
Moschea di Hassan II: un po’ di numeri
La Moschea di Hassan II può ospitare venticinquemila fedeli all’interno e ottantamila nel cortile.
Il suo minareto, di 210m, è il più alto del mondo e sulla sommità è stato collocato un faro laser che punta verso La Mecca.
L’imponente costruzione sorge su una lingua di terra affacciata sull’Atlantico e nella mattinata di marzo in cui noi l’abbiamo visitata, le onde si infrangevano con forza sulle sue fondamenta spargendo schizzi sul piazzale.
Purtroppo delle transenne di sicurezza ci hanno impedito di affacciarci direttamente sull’oceano, ma anche così è stato suggestivo.
L’edifico, progettato dall’architetto francese Michel Pinseau, è stupefacente. Hassan II voleva che questa moschea rappresentasse l’eccellenza del paese e senza ombra di dubbio ha raggiunto l’obiettivo.
Pur nella sua immensità, infatti, il livello di dettagli con cui è stata rifinita lascia senza parole. Le pareti sono così finemente cesellate da sembrare merletti. Gli intarsi in legno sono miracoli. Le vetrate sembrano dipinti.
Sei mila artigiani, l’eccellenza dell’artigianato e della manifattura marocchine, hanno lavorato a questa moschea rendendola un’opera d’arte a tutti gli effetti.
D’estate il soffitto si apre per offrire refrigerio ai fedeli. D’inverno il pavimento riscaldato li conforta con il suo calore.
Anche l’hammam è progettato per incantare e deliziare. Niente è stato lasciato al caso.
La Moschea di Hassan II è una delle poche moschee marocchine aperte ai non musulmani.
Si pagano dieci euro circa per il biglietto e informandosi per tempo si può approfittare di una delle visite guidate che sono disponibili anche in italiano.
Inseritela come tappa del vostro itinerario e non ve ne pentirete!
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FrancescaGi
Romana di nascita, sabina di azione, mamma di cuore. I suoi viaggi sono un mix tra il suo animo cittadino e l’amore incondizionato per la natura della mezza mela con cui condivide la vita. “Alla fine però sono venuti dei bei mix”, assicura lei. Chissà se la pensa così anche Luna, la coniglia nana più viziata del mondo, che li attende con pazienza a casa ogni volta. Anche se di fatto è un avvocato, Francesca dice di non avere ben chiaro cosa vuole fare da grande, ma sarà bene che lo capisca in fretta perché suo figlio di 3 anni le ha chiesto come regalo una Ducati Panigale!
è meravigliosa: io però l’ho vista da fuori perché non ero velata e non mi hanno lasciato entrare.
Ma io non mi ricordo che fosse richiesto il velo (anche perché se fosse stato così, credo proprio che mi sarei rifiutata di visitare gli interni). E nemmeno coprirsi il capo. Anche perché diversamente ti assicuro che me lo ricorderei!
L’unica cosa che forse era richiesta: maniche lunghe e pantaloni lunghi, ma per quello nessun problema. E poi naturalmente bisognava togliersi le scarpe e portarsele in un sacchetto, ma questo valeva sia per le donne che per gli uomini.
Nemmeno a noi hanno richiesto il velo. Mentre confermo le scarpe nella busta di plastica da portare in giro.
Io sono entrata senza velo, è immensamente bella….
È vero, è immensamente bella!
Non sono ancora mai statq in Marocco e non essendomi mai informata non sapevo dell’esistenza di questa splendida moschea. Bellissimo il fatto che affacci sull’oceano! Vedo che comunque intreccia antico e moderno, col faro che punta a La Mecca, il pavimento riscaldato e il resto. Davvero particolare, da vedere per forza!
Decisamente da vedere se si programma un viaggio in Marocco. Merita la visita e anche il prezzo del biglietto!
Non mi piace il fatto di chiudere i luoghi sacri a chi non appartiene alla tua religione. Anche perchè il credere è uno ed uno soltanto, le diverse religioni sono semplicemente declinazioni diverse di uno stesso principio
Eh, anche io la penso come te. Ma in certi luoghi la religione è un affare complicato. Purtroppo.
Davvero maestosa, ma come anche le nostre cattedrali, del resto. Mi aveva un po’ indisposta il fatto di dover pagare (e non poco) per potervi entrare, ma d’altronde anche in alcune delle nostre chiese principali c’è questo antipatico balzello… E poi comunque in Marocco, come giustamente ricordi tu, i non musulmani non possono proprio entrare nelle moschee, nemmeno come semplici visitatori 🙁 quindi la Moschea Hassan II era l’unica possibilità per vederne una all’interno.
Già, pagare non è proprio il massimo 🙁