Quando decido di fare un viaggio mi informo sempre sui posti da visitare; già nei mesi precedenti, quando l’idea si fa spazio nella mente e la logistica inizia a incastrarsi con i fondi a disposizione, studio i possibili percorsi da fare, gli orari di visita e quello che vale o ne la pena di vedere.
Per cui, quando si è trattato di andare nelle Highlands scozzesi, l’Isola di Skye è stata messa al primo posto.
Dalla guida vedo che uno dei percorsi più interessanti da fare a piedi, è quello che porta al famoso “Old Man of Storr” una enorme roccia verticale, nel massiccio del Trotternish.
Guidando per arrivarci, quello che si vede dalla strada è questo.
E’ spettacolare e imponente, le nuvole basse scozzesi fanno sembrare di essere in un altro tempo, lontano dal nostro.
La salita verso l’Old Man O’ Storr
Lasciamo la macchina e iniziamo la salita che ci porterà all’Old Man of Storr.
Non siamo assolutamente attrezzati, il terreno è bagnato e si scivola, è pure caldo e l’umidità è fastidiosissima.
Ma più che altro sono fastidiosi i midgets scozzesi.
Se credete che i moscerini tropicali si trovino solo ai tropici, vi sbagliate. Arrivano a nuvole nere, si infilano dappertutto e “mordono”. Evitarli è impossibile, mi tocco il viso con le mani e scopro di averni uccisi a decine.
Il risultato è che nel tempo che occorre per arrivare lassù, siamo completamente ricoperti di minipunture rosse, i midgets bites, che per fortuna non prudono e se ne vanno da soli nel giro di mezz’ora.
Come mi dirà nei giorni successivi una signora scozzese, there’s nothing you can really do about midgets.
Non c’è niente che si possa fare contro i moscerini!
Moscerini a parte, la salita è impervia e faticosa, la Scozia sembra sfidarci e ridere di noi: umidità, foschia, terreno impervio scosceso e scivoloso, ci scaglia contro di tutto. Ma noi proseguiamo e alla fine, arriviamo all’Old Man O’ Storr.
Only the brave!
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Questo post è stato scritto da:

Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate) e "Storia di Biagio".
Sembra di intravedere Braveheart che incita alla rivolta
Aspetta a leggere del post sul Castello di Stirling allora (che prima o poi scriverò…) ;-D
Che tempaccio che hai trovato! Ma comunque complimenti per aver programmato (e fatto) l’escursione sull’Old Man. Noi ci siamo bellamente limitati a guardarlo e fotografarlo dalla strada 🙂
Confermo che i moscerini bastardi si trovano anche nei paesi nordici: in un’isoletta della Norvegia ce n’erano miliardi!
Davvero?! Ma che è ‘sta storia dei moscerini???
ho letto un libro (bruttino) ambientato sull’isola di Skye in inverno e me ne son innamorata.
Ps. il libro è A guardar le stelle
Vedessi quant’è bella, Federica!