Viaggiare è un’attività rilassante, emozionante e piena di sorprese. Ma se per lo spirito è un toccasana, per la pelle può essere devastante.

Secchezza, arrossamenti, impurità e brufoli spuntano da ogni poro, proprio quando la voglia di farsi fotografare è al massimo. Ecco tre consigli utili di skincare in viaggio!

SKINCARE IN VIAGGIO

L’epidermide è il più grande organo del nostro corpo, lo sapevate?

E gli agenti esterni che hanno effetti negativi sulla pelle sono tantissimi. Viaggiare, per esempio.

Pensiamo al cambio di clima, al cambio di alimentazione, alla diversa idratazione che assumiamo quando si viaggia.
Tutto questo può avere un impatto dannoso sull’epidermide.

Ma c’è una cosa, sopra le altre, che influenza il nostro aspetto, sin dal primo minuto di viaggio.

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Viaggi in aereo e cura della pelle: come e perché

Non c’è modo di negarlo, appena ci si siede sull’agognato sedile dell’aereo, appena allacciata la cintura di sicurezza, diciamo addio al nostro viso luminoso e felice.

L’aria condizionata degli aeromobili, così secca e artificiale, prosciuga l’epidermide dalla naturale idratazione, lasciandola spenta e secca.

Cosa fare?

Una skincare accurata è l’unica soluzione per apparire fresche come rose all’atterraggio.

Le regole per avere una pelle sana anche in viaggio:

1) non truccarsi

È dura, lo so.

Ma per i lunghi voli è meglio lasciare da parte la vanità e pensare alla salute. Il viso ci ringrazierà alla fine del volo!
L’aria secca e condizionata chiude i pori e se è presente del trucco, questi si occludono, formando le odiate impurità con punti neri annessi.

Un po’ di mascara sarà sufficiente per non sembrare proprio delle tossicodipendenti.

2) Parola d’ordine: idratazione interna!

Qui si apre il capitolo principale.

L’acqua è fonte di vita, l’acqua è la nostra salvezza.

Non solo perché ci fa fare tanta plin! plin!, ma perché l’idratazione interna è fondamentale per riuscire a mantenere tonica l’epidermide. Quindi bevete durante il volo (e non mi riferisco agli shottini!): acqua, tisane, acqua, ma soprattutto tanta acqua.

Questo, se non soffrite di cinetosi – come me. Se soffrite di cinetosi, lasciate stare questo punto e passate al prossimo.

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3) Pelle idratata durante un volo: la maschera idratante 48H di Nuxe

skincare viaggio idratazione maschera nuxe 48 ore

Una volta ben idratate all’interno, passiamo all’azione e idratiamoci all’esterno.

Lasciamo perdere le normali creme idratanti, nulla possono contro 5 ore di aria condizionata.
Occorre pensare come pensano le assistenti di volo.

Ci vuole una maschera idratante super efficace, che sia in un contenitore abbastanza piccolo da poter essere portata a bordo, che costi il giusto e soprattutto che garantisca un’idratazione lunga ma senza ungere la pelle.

Esiste un prodotto così? Esiste! È la Crème Fraïsche de beauté Masque SOS Hydratant 48H di Nuxe. 

Io sono un’amante della skincare e di maschere idratanti ne ho provate tante, ma questa, credetemi, è favolosa.
Ha una consistenza leggerissima, un profumo delicato e idrata come non avrei mai creduto, se non l’avessi provata.

Non so se duri per 48 ore come dice il nome, ma per 12 siete assolutamente tranquille.

Costituisce una barriera contro l’inquinamento e addolcisce le pelli irritate.
Il formato è di 50ml, quindi si può portare in cabina e ha un costo decisamente abbordabile.
In inverno, la metto a volte al posto della crema notte, così la mia pelle secca e arrossata ha un po’ di sollievo.

4) Idratazione in volo, fase 2: l’acqua termale.

Dopo la maschera idratante 48 ore di Nuxe, ogni due ore (o anche ogni ora, così staccate gli occhi dal video), procedete a idratare la pelle con una spruzzata di acqua termale.
Io uso il formato da viaggio di Eau Thermale di Avène (in regalo con il formato standard) che è di solo 50ml e quindi, anche questa, si può portare in cabina.

Spruzzate l’acqua termale sul viso, con gli occhi chiusi, e lasciatela asciugare senza toccare il volto. Ci vorranno pochi secondi.

L’acqua termale, oltre a idratare, riattiva i principi attivi della maschera – di qualunque maschera, in realtà – senza seccare la pelle perché sì, è acqua, ma totalmente priva di calcare.

Ripetete l’operazione e arriverete all’atterraggio con la pelle di pesca. Polposa, liscia e priva di imperfezioni.

A quel punto, andate in albergo e truccatevi pure 😉

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