Colgo più che volentieri l’invito fatto sul gruppo Facebook “Travel blogger italiane” da Daniela di The daz box, sullo scrivere un post su com’erano i viaggi negli anni 90.
Già, quelle di noi che in quegli anni già scalpitavano per vedere il mondo, che hanno vissuto il passaggio dall’analogico al digitale, sanno bene che viaggiare negli anni ’90 era immensamente più complicato.
E costoso.
Viaggiare non era per tutti.
Non solo dal punto di vista pratico ma soprattutto da quello economico.
Indice
Viaggiare negli anni ’90: 1) Agenzia VS Internet
No, non c’era internet. Incredibile, eh?
I viaggi si prenotavano in agenzia, almeno quelli con l’aereo. Si andava fisicamente di persona, ci si sedeva, e con l’agente si prenotava il volo, l’hotel e gli spostamenti vari.
Se non si doveva prendere l’aereo, ma solo prenotare un hotel?
Niente booking, niente trip advisor. Si prendeva l’elenco telefonico della città desiderata e si chiamava.
Chiedendo il costo, le condizioni eccetera. Mi ricordo che una volta, per andare sul lago di garda, sono andata direttamente alla Telecom. Perché avevano gli elenchi di tutta Italia.
No, non è fantascienza. E non era nel dopoguerra. Erano gli anno’90.
Viaggiare negli anno ’90: Euro VS dracma (lira, marco, ecc.)
Anche per gli spostamenti in Europa si scambiavano i soldi. Se la valuta del luogo non era disponibile (o non era conveniente) si compravano i dollari americani e si scambiavano sul posto.
Il mio primo viaggio da sola, senza la scuola, in un’isola greca (chiaramente post diploma!), è stato fatto con pochissimi dollari in tasca. Niente carte di credito. Niente bancomat.
A volte si usavano i traveller’s chèque ma non erano accettati da tutti. Erano della specie di buoni pasto che si acquistavano in Banca, della valuta scelta e si scambiavano sul posto negli uffici postali.
Viaggiare negli anno ’90: Cabina telefonica VS cellulare
Come si faceva per chiamare casa, senza il telefonino?
Si usavano le cabine telefoniche, con le schede telefoniche oppure gli spicci. Al mare mi ricordo che si faceva la fila davanti alla cabina. Perché tutti chiamavano dopo cena ma prima di uscire.
Se si era in un paese straniero, spesso si parlava col centralino per chiamare in Italia.
Ricordo ancora il panico di fronte alla centralinista danese che mi chiedeva “Vil du ringe til modtageren?” E io che ripetevo ansiosa: “Italy! Italy!”
Il mio primo viaggio all’estero
Viaggiare negli anno ’90: Rullino VS Scheda SD
C’era chi, come me, in viaggio faceva tante foto. E allora bisognava portarsi dietro tanti rullini fotografici.
Allora le fotocamere erano analogiche, i file digitali erano per pochi professionisti.
I rullini però, se passati ai raggi X del check in si potevano rovinare. Allora dal fotografo del paese mi facevo prestare sempre un sacchetto metallico, fatto apposta per proteggere i rullini dai raggi X.
Una volta a casa, si aspettava anche una settimana per vedere le foto sviluppate. E che emozione, era!
Tornerei indietro? Decisamente no.
Detto così sembra molto romantico. Ma no, tutto sommato non ho nostalgia di quegli anni. E’ vero che viaggiare ha perso il fascino misterioso che aveva un tempo.
Ma vuoi mettere prenotare un volo e hotel in cinque minuti e partire il giorno dopo?
Poter scegliere l’hotel sapendo che è affidabile e pulito.
Sapere esattamente dove sono, grazie alle app dello smartphone. Inviare foto alla mamma mentre sei sotto la Statua della libertà. Videochiamare le amiche mentre si beve una birra in un pub di South Kensington. Cambiare itinerario in corsa perché vuoi tornare a vedere quel paesino della Bretagna dove eri il giorno prima.
No, non ho fatto nostalgia di viaggi anni ’90.
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Viaggiavate già negli anni ’90? che ricordi ne avete?
Questo post è stato scritto da:

Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".
Wow! Articolo davvero interessante!
Adoriamo il passato e tutte le sue sfumature, e spesso ci ritroviamo a voler staccare dalla tecnologia per non farci sommergere troppo.
Cerchiamo di fare il possibile per viverci l’avventura rischiando, però obiettivamente parlando no, come hai detto anche tu, per quanto possa essere affascinante non potremmo tornare indietro.
Troppo bello poter scegliere oggi nei dettagli le soluzioni più adatte a noi, soprattutto per quanto riguarda gli alloggi, crediamo non ci sia invenzione più bella delle recensioni! 😀
Però è bello ricordare, complimenti per l’idea!
Grazie!
Un articolo molto divertente e disarmante nella sua concretezza. Il passaggio in cui mi sono più rivista è stato quello dei dieci giorni di attesa per vedere le foto sviluppate: mamma mi che rabbia quando scoprivi che non c’era nemmeno una foto venuta bene e tu, in quel posto fantastico dove l’avevi scattata, proprio non potevi tornare!
Verissimo, una rabbia!
Quante belle cose che mi hai fatto ricordare. Le compilation casalinghe fatte nelle cassettine, le cabine telefoniche… grazie alle quali non eravamo reperibili a qualunque ore del giorno e della notte 😉
Oh, però certe avventure oggi non sarebbero possibili.
Cioè, con i miei ci siamo fatti oltre 400 km di strada di montagna in Grecia convinti che non potesse essere così distante il posto dove volevamo arrivare… abbiamo dormito una notte (perché il posto dove avevamo prenotato ci aspettava il giorno dopo per un’incomprensione) in una stanza sulla cui porta era disegnato a caratteri cubitali “Dio c’è”… siamo finiti per una notte in un villaggio vacanze per nudisti (!!!) e vi giuro che quest’ultima vale tutta la mancanza di tecnologia dell’epoca 😉
Concordo con te: bello parlare dei nostri ricordi di viaggio vintage, ma meglio ancora internet, voli convenienti e Trip Advisor!
Ma vuoi mettere?!? 😉
Anche per noi la nostalgia è più una questione “teorica”, non torneremmo indietro se non per rivivere un po’ quella sensazione di “chissà cosa ci aspetterà” oggi un po’ rovinato dalla tecnologia che ci permette di organizzare tutto in dettaglio!
Giusto 😉 Ma è il prezzo da pagare per la tecnologia che invece, in altri campi, ci è utilissima!
Aggiungo la lettura del tuo post agli altri su come si viaggiava negli anni 90.Mi piace leggere i particolari ed ognuno di essi ne fa saltare fuori una. Nel tuo si parla di euro e lira, ecco questo è stato un dramma perché i viaggi sono diventati più costosi. Io ho nostalgia invece ma per l’età 😀
E’ vero, quell’età non torna più!
Io un po’ ne ho ‘ma solo per la questione del mistero
Vero…
Come hanno detto anche Raffaella e Anna sarebbe divertente fare questo confronto fra altri 20/30 anni e scoprire cosa è cambiato!
Devo poi ammettere che, se fosse possibile, a me piacerebbe provare almeno una volta l’esperienza di viaggiare all’estero negli anni 80/90 o anche prima. Sicuramente mi perderei mille volte al giorno 😉
Ci rivediamo qui tra trent’anni, che dici? 😉
Avevo dimenticato i tempi in qui non esisteva l’euro!! Anche da questo punto di vista adesso è molto più agevole spostarsi oltre frontiera senza dover pensare al cambio della valuta !
Eh sì, almeno in Europa!
Nostalgia no, fa sorridere a pensare a come viaggiavamo e penso alle condizioni in cui viaggiavano i primi esploratori. Pensa a cosa hanno visto in Africa o in America …comunque è vero, sarei curiosa di esserci fra 100 anni per vedere come viaggieranno i nostri figli! Beh intanto godiamoci i viaggi di oggi 🙂
Giusto 😉
Sono passati meno di 30 anni e sembra davvero un’eternità! Sembra impossibile pensare a come sia cambiato il nostro modo di viaggiare….e tra 20 anni come viaggeremo?
Neanche ce lo possiamo immaginare! Per me l’importante sarebbe avere collegamenti più veloci…