Metti un pomeriggio di pioggia, un programma che va a monte, ma la voglia di vedere comunque qualcosa di nuovo.
Con queste premesse siamo arrivati ad Ascoli Piceno, quarta provincia delle Marche, dopo un violento temporale che ha poi lasciato spazio alla nostra passeggiata.
Il centro storico di Ascoli Piceno
Il centro storico di Ascoli Piceno è fitto di edifici civili e religiosi di età medievale. Magnifica la Piazza del Popolo su cui si affacciano alcuni dei luoghi più importanti tra i quali Palazzo dei Capitani del Popolo (sec. XIII), lo storico Caffè Meletti, la Chiesa di San Francesco (sec. XIII-XVI) e la Loggia dei Mercanti.
Il Caffè Meletti dentro è bellissimo, prendetevi almeno un caffè per godervelo.
Dopo la pioggia, la piazza bagnata sembrava tirata a lucido.
Da vedere anche Piazza Arringo, la più antica di Ascoli, dove si trovano il Battistero di San Giovanni, la Cattedrale di Sant’Emidio – duomo della città, dedicato al santo patrono – il Palazzo Vescovile e il Palazzo dell’Arengo, sede della pinacoteca civica.
Non è molto grande, il che la rende perfetta per una gita. Il centro è tranquillo e piacevole, come si desidera quando “si scappa” da una grande città.
Abbiamo passeggiato beatamente tra strade e stradine, curiosato qua e là, mangiato un gelato… finché l’attenzione del piccolo di casa non è stata catturata dall’Ascoli Explorer.
Ascoli Explorer
Ascoli Explorer è un trenino turistico con audio guida in 8 lingue. Ogni 30/60 minuti parte da piazza Arringo e offre un piacevole giro per la città. Ideale per i bambini perché si divertono e allo stesso tempo hanno modo di ascoltare quello che dice l’audioguida (con più o meno interesse, ma ci sta).
Ideale anche quando il tempo è incerto come lo abbiamo trovato noi. Ho visto che ci sono trenini simili anche in altre città (Urbino, Viterbo, L’Aquila e Senigallia), se capiterà li proveremo di sicuro.
Curiosità su Ascoli Piceno
Chi va ad Ascoli Piceno nella prima domenica di Agosto può assistere al famoso torneo cavalleresco della Quintana: una lunga sfilata in costume quattrocentesco degli abitanti dei sestieri in cui è divisa la città.
Sembra che sia una manifestazione fantastica, prima o poi faremo in modo di vederla.
Cosa mangiare ad Ascoli Piceno?
Serve davvero che io vi dica cosa mangiare a Ascoli? Olive all’ascolana e crema fritta, ovviamente!!!
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Questo post è stato scritto da:

FrancescaGi
Romana di nascita, sabina di azione, mamma di cuore. I suoi viaggi sono un mix tra il suo animo cittadino e l’amore incondizionato per la natura della mezza mela con cui condivide la vita. “Alla fine però sono venuti dei bei mix”, assicura lei. Chissà se la pensa così anche Luna, la coniglia nana più viziata del mondo, che li attende con pazienza a casa ogni volta. Anche se di fatto è un avvocato, Francesca dice di non avere ben chiaro cosa vuole fare da grande, ma sarà bene che lo capisca in fretta perché suo figlio di 5 anni le ha chiesto come regalo una Ducati Panigale!
Non ho mai visitato Ascoli Piceno ma la scoperta che è proprio lì che si trova Migliori ha un peso notevole (ogni due anni vengono in trasferta nella mia città in Piemonte per un evento e in quell’occasione mangio tonnellate di olive e cremini).
Le città sotto la pioggia mi piacciono tantissimo perché sono un po’ malinconiche e non c’è gente. Tra l’altro certi angoli che hai mostrato nelle fotografie mi hanno ricordato tantissimo Avignone.
Non ho mai visitato Ascoli Piceno, è davvero molto carina.
La pioggia poi aggiunge un tocco in più alle foto, un po’ per gli effetti di bagnato un po’ per la mancanza di persone in giro.
Ascoli PIceno è sempre una garanzia! Sono bellissimi questi scatti di una giornata di pioggia, senza persone in giro e con la città tutta per te!
Ogni volta che ci vado non posso fare a meno di mangiare le mitiche olive all’ascolana! Non ne ho mai assaggiate più buone di così!