I Butchart Garden sono una delle attrazioni di Vancouver Island e non è difficile capire il perché. Si trovano a circa mezz’ora d’auto dalla città di Victoria, sul lungomare di Brentwood Bay.
La Storia
I giardini nascono dall’idea della Sig.ra Jennie Butchart, moglie del costruttore Robert Pim Butchart, che decise di sfruttare il terreno di una ex cava usata dal marito.
La cava, esaurita nel 1909, venne trasformata gradualmente in una straordinaria distesa fiorita. Fu completata nel 1921 col nome di Welcome. I coniugi Butchart, da allora, hanno sempre accolto i visitatori desiderosi di ammirare i loro splendidi giardini.
Il giardino si divide in diverse aree tematiche. Il giardino giapponese venne commissionato a Isaburo Kishida di Yokohama.
Nel 1926 i campi da tennis vennero trasformati in un giardino italiano. Nel 1929 l’orto divenne un meraviglioso giardino di rose. Nel 1939, i Butchart Gardens vennero donati a Ian Ross, loro nipote, in occasione del suo ventunesimo compleanno. Mica male come regalo!
Sono così belli che nel 2004 sono stati proclamati “sito storico nazionale del Canada”.
I giardini
Pare che i Butchart Garden occupino più di 22 ettari. Raccolgono arbusti rari ed esotici, alberi e fiori, ma anche uccelli ornamentali provenienti da tutto il mondo.
Sono circa 900 le specie vegetali che danno vita ad un vivace spettacolo della natura, reso possibile anche dal clima mite di questo spicchio di terra sull’Oceano Pacifico e dalla passione incommensurabile di Jennie Burchart per il giardinaggio.
D’estate sono un incanto.
Le fioriture lasciano senza parole. La cura estrema di ogni dettaglio, la pulizia, l’amore che traspare, la pace di cui si gode fanno pensare ad un luogo incantato.
Le vasche e i piccoli corsi d’acqua creano giochi di luce e riflessi piacevoli. Il cinguettio degli uccelli e il ronzio della api fanno da sottofondo perfetto. C’erano delle panchine su cui avrei potuto felicemente invecchiare in compagnia di qualche buon libro.
La struttura
Dopo l’ingresso, si trova il Sunken Garden (giardino infossato), il primo ad essere creato.
Un percorso fiorito conduce poi al roseto, che regala la vista di uno splendido pergolato carico di rose rampicanti. Proseguendo la passeggiata all’interno dei Giardini Butchart, si possono ammirare il Japanese Garden e lo Star Pond.
L’Italian Garden e il Mediterranean Garden racchiudono le specie che si coltivano alle nostre latitudini.
Info pratiche
Il biglietto non è economico, perché nella bella stagione il prezzo varia tra 30 e 32,50 dollari, ma secondo me li vale tutti.
Sono aperti tutto l’anno dalle 9 alle 22 (in estate) e d’inverno il biglietto costa meno.
I Butchart Garden sono animati da una serie di eventi nell’arco delle quattro stagioni, il più seguito dicono sia lo spettacolo dei fuochi d’artificio, ogni sabato sera a luglio ed agosto.
Avrete a vostra disposizione un Centro di accoglienza per i visitatori, un negozio di sementi e articoli da regalo (con tanti curiosi gadget per il giardinaggio), due ristoranti (di cui uno a self service, che però non abbiamo provato) e un caffè.
Il tempo stimato per la visita è di circa un’ora e venti, ma secondo me è impossibile.
La voglia di soffermarvi a fotografare tutti questi colori, a sedere su una delle tante panchine godendo il fresco e la quiete, a voler restare più a lungo possibile in questo paradiso terrestre, vi faranno rimanere sicuramente più a lungo.
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FrancescaGi
Romana di nascita, sabina di azione, mamma di cuore. I suoi viaggi sono un mix tra il suo animo cittadino e l’amore incondizionato per la natura della mezza mela con cui condivide la vita. “Alla fine però sono venuti dei bei mix”, assicura lei. Chissà se la pensa così anche Luna, la coniglia nana più viziata del mondo, che li attende con pazienza a casa ogni volta. Anche se di fatto è un avvocato, Francesca dice di non avere ben chiaro cosa vuole fare da grande, ma sarà bene che lo capisca in fretta perché suo figlio di 3 anni le ha chiesto come regalo una Ducati Panigale!
Li ho visitati anche io qualche anno fa’, sono stupendi meritano il prezzo del biglietto e il lungo viaggio dall’Italia. li rivedrei volentieri…
Ho visitato qualche anno fa iButchart gardens, la descrizione della sign Francesca è pertfetta grazie
Grazie Paola!