La città di Fès, in Marocco, è famosa per le sue concerie, dove vengono lavorate pelli di animali per produrre borse, scarpe, giacche e altri prodotti in pelle di alta qualità.
Una visita alle concerie di Fès è un’esperienza unica che ti permetterà di conoscere i segreti della lavorazione della pelle, e di ammirare i colori vivaci e i design unici dei prodotti finiti.
Le concerie di Fès sono situate nella Medina, il centro storico della città, e sono state in attività per secoli.
Se non ve la sentite di visitare la medina e le concerie da soli, cliccate qui per un tour con una guida che parla italiano, che vi farà fare una visita indimenticabile.
Quando si visita una conceria, ci si accorge immediatamente dell’odore forte e pungente delle sostanze chimiche utilizzate per preparare le pelli, ma ci si abitua presto.
Leggete più avanti per capire come i locali ci hanno aiutato a superare questo ostacolo.
Indice
Come funzionano le concerie di Fès
La prima fase del processo è la rimozione della pelle dagli animali.
La pelle viene quindi bagnata in acqua calda e trattata con una soluzione di calce per rimuovere i peli e il grasso.
Dopo questa fase, la pelle viene lasciata in ammollo in grandi vasche di colore intenso. Qui la trattano con sostanze chimiche naturali come il vino rosso, la cenere e la polvere di corteccia per conferirle colori vivaci e resistenti.
Una volta colorata, la pelle viene lavata e lasciata ad asciugare al sole. Infine, dai maestri artigiani la tagliano e cuciono per creare i prodotti finiti.
Durante la visita alle concerie di Fes, avrai l’opportunità di vedere da vicino le diverse fasi del processo di lavorazione della pelle e di osservare i lavoratori al lavoro. Potrai anche acquistare prodotti in pelle di alta qualità, come ho fatto io: borse, giacche, scarpe e cinture, direttamente dalla fabbrica a prezzi convenienti.
In conclusione, la visita alle concerie di Fès è un’esperienza unica.
Ti permetterà di conoscere la cultura artigianale del Marocco e di apprezzare il duro lavoro e la maestria degli artigiani locali.
Se stai pianificando un viaggio a Fes, non perdere l’opportunità di visitare le concerie e di acquistare alcuni dei prodotti in pelle di alta qualità prodotti localmente.
Continua a leggere per conoscere la mia esperienza.
Le concerie di Fès: la mia esperienza
Può sembrare strano a dirsi, ma quando ripenso alle Concerie di Fès, o Chouara, il primo senso che si risveglia non è la vista, ma l’olfatto.
Visitando le concerie di Fès, che sono talmente belle e importanti da essersi meritate la protezione UNESCO, ricordo nitidamente due odori contrapposti.
Penso prima al profumo fresco e aromatico dei rametti di menta che vengono offerti ai visitatori da tenere sotto il naso per allontanare il secondo odore, quello forte, nauseante, avvolgente delle pelli di mucca, pecora, cammello e capra stese ad asciugare.
Il quartiere dove si trovano le concerie medievali di Fès è da non perdere, per l’impatto visivo che regala.
Lo spettacolo delle cisterne ad alveolo è perfettamente godibile dai tetti a terrazzo dei numerosi negozi di pelletteria della Medina.
Anche noi siamo saliti per le rapide scale di un negozio e quando ci siamo affacciati al terrazzo la vista è stata affascinante e suggestiva.
I lavoratori si aggirano agili intorno e dentro le vasche piene dei pigmenti multicolori.
Basterà uno sguardo e i vostri occhi si riempiranno di giallo curcuma, blu indaco, verde menta, bianco calce. Le pelli vengono pulite, ammorbidite, colorate ed infine stese ad asciugare.
In Marocco esistono diverse industrie che conciano il cuoio marocchino ma le concerie di Fès sono le più antiche del mondo e sono così preziose da essere state classificate come Patrimonio Mondiale dall’Unesco.
Quattro ettari di storie e colori, circondate da centinaia di case bianche, divise in quattro zone e dotate di un numero di bacini che, detto così, fa davvero impressione: 1200.
A guardare queste vasche sembra di fare un viaggio nel tempo indietro di secoli, poi basta alzare lo sguardo per tornare ai nostri tempi con la moltitudine di parabole che si affolla sui tetti delle case.
Cosa comprare nelle concerie di Fès?
Uscire a mani vuote dalla pelletteria credo sia umanamente impossibile.
Come resistere a tanto meraviglioso colore?
Io mi sono regalata un paio di ballerine blu petrolio che sono una gioia per gli occhi e per i miei piedi. Mai ho trovato ballerine tanto morbide e comode. Mi sono state utilissime per il nostro tour delle città imperiali del Marocco.
Un ultimo sguardo dall’alto prima di scendere di nuovo i ripidi scalini che riportano nel cuore dei vicoli della Medina.
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Questo post è stato scritto da:

FrancescaGi
Romana di nascita, sabina di azione, mamma di cuore. I suoi viaggi sono un mix tra il suo animo cittadino e l’amore incondizionato per la natura della mezza mela con cui condivide la vita. “Alla fine però sono venuti dei bei mix”, assicura lei. Chissà se la pensa così anche Luna, la coniglia nana più viziata del mondo, che li attende con pazienza a casa ogni volta. Anche se di fatto è un avvocato, Francesca dice di non avere ben chiaro cosa vuole fare da grande, ma sarà bene che lo capisca in fretta perché suo figlio di 3 anni le ha chiesto come regalo una Ducati Panigale!
Le tue foto e il tuo racconto mi hanno fatto letteralmente sentire gli odori delle concerie. Meno male che hai parlato anche del rametto di menta che viene offerto, giustamente, all’ingresso! 😉 Scherzi a parte, le concerie sono un must sia per l’impatto visivo che per il lavoro in sè che viene fatto proprio lì. Il Marocco è talmente vicino che finisco sempre per rimandarlo ma resta un pallino fisso che prima o poi visiterò! Le concerie saranno sicuramente una tappa e spero di arrivare preparata grazie anche al tuo racconto. Grazie 🙂
Se l’Unesco le ha scelte, un motivo ci sarà 😉
Io ho provato solo una pena infinita gli uomini che ci lavorano