Mea culpa: non ero mai stata in Puglia. Mi vanto di aver girato tanto per l’Italia, perché prima di guardare altrove, bisogna sempre conoscere quello che si ha intorno, per apprezzare tutto il resto, ecc.
Ma in Puglia, ero stata solo una volta, a Brindisi, tra l’altro per prendere un traghetto per la Grecia. Il classico viaggio post-diploma.
Quindi appena una mia carissima amica mi ha invitata al suo matrimonio pugliese, non c’ho pensato due volte. Oltre ad essere praticamente la prima vota che andavo in Puglia, era anche il mio primo matrimonio del sud.
E si sa, ci sono esperienze che meritano di essere fatte, almeno una volta nella vita.
Matrimonio a Martina Franca
Il matrimonio era a Martina Franca e quindi al mattino, prima che iniziasse la cerimonia, inforco la mia Nikon ed esploro il piccolissimo centro di Martina. Praticamente la giro tutta in due ore; a passo svelto, vedo tutto quello che c’è da vedere. Diciamo che lo assaggio, il tempo è poco ma vorrei farmi un’idea generale.
Entriamo dalla Porta di Santo Stefano. Quello che mi colpisce prima di tutto è il bianco accecante del pavimento. Lucido e lindo, sembra che abbiano appena passato la cera.
Tutto è molto pulito.
Le stradine piccole, tortuose e a loro modo piene di punti luce e di colore. Sembra quasi di essere in… Grecia! Attraverso un piccolo labirinto di viuzze arriviamo in Piazza del Plebiscito, il centro-centro, dove si trova la Basilica di San Martino. Nel pomeriggio torneremo qui per il matrimonio.
A dire la verità, di spose ne abbiamo già incontrate due per strada. Ma nessuna delle due era la nostra. Il caldo è tanto, siamo a fine giugno e già al mattino saranno 40 gradi.
Si sentono tutti. La pressione va giù giù giù! E allora non resta che fermarsi sotto un portico a mangiare qualcosa. Non ve lo dico neanche che con una spesa veramente misera, mangiamo tantissimo. Buoni prodotti locali e un oste simpatico che ci intrattiene.
A cerimonia finita, con il corteo nuziale, ci spostiamo in una tenuta a mezz’ora di distanza dalla cittadina. Si chiama Tenuta Monacelle e vi assicuro che è strepitosa. Sembra di essere in una fiaba. Tralascio la quantità immorale di roba che abbiamo trangugiato tra le 7 della sera e le due del mattino, quando siamo riusciti a trascinarci a letto.
Tappa ad Alberello: capitale mondiale dei trulli
Il giorno dopo i bagordi, partiamo di buon’ora. Abbiamo solo un giorno e mezzo a disposizione e di cose da vedere ce ne sono tantissime!
Diciamo addio a Martina France e facciamo quindi, tappa ad Alberobello, capitale mondiale dei trulli. Chiaramente, Patrimonio UNESCO!
Ad Alberello di va per vedere i trulli, non si scappa.
I trulli in origine erano delle case di contadini. La loro particolare forma è dovuta al fatto che erano costruiti “a secco” per evitare di pagare le tasse di edificazione. Quando furono “pensati” i trulli erano infatti costruiti senza calce. In questo modo, potevano essere distrutti in un tempo velocissimo e quindi non erano considerati veri e propri “edifici”. E non c’era forma migliore, per il tetto senza calce, di un cono.
Il colpo d’occhio è bellissimo.
Tutti i trulli del centro storico di Alberobello (quartiere Monti) sono restaurati alla perfezione e tenuti benissimo. Come fossero fatti il giorno prima. Alcuni hanno sul tetto simboli religiosi, altri pagani, altri esoterici.
Sembra un villaggio dei Puffi. E’ davvero tutto molto bello, anche se la quantità di negozietti turistici è forse troppa. Praticamente un negozio di souvenir per trullo. Fa molto San Marino a dire la verità. Il fatto che però molti di loro vendano prodotti locali, fatti a mano e che ci sia davvero poco “ciarpame”, salva il tutto.
Alberobello si gira velocemente. E’ piccola e se avete voglia di camminare, mezza giornata è sufficiente per girare tutto il centro storico.
Altro giro, altra tappa! Partiamo alla volta di Matera. Ma questa, è un’altra storia… 😉




Questo post è stato scritto da:

Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".
Sono sempre curiosa di sapere cosa ne pensano e come vedono gli altri che visitano Martina Franca dove io sono di casa. Ho capito dalle foto che sei stata a fine giugno con gli inizi di luglio dalle luminarie perché la prima domenica di luglio si festeggia San Martino, il patrono di Martina Franca. Troppo poco tempo hai avuto ma sicuramente recupererai.
Pochissimo tempo davvero, con il matrimonio e tutto. Ma ci voglio tornare, sono posti davvero stupendi.
Io sono pessima e ancora non ho visitato questa meravigliosa parte di italia! Spesso concentro le ferie per i viaggi in destinazioni lontane dimenticando la bella italia che ho a due passi! Ma prometto che recupererò!