Se si visita la Bretagna, Saint Malo è una delle tappe obbligatorie, si gode di un panorama tra i più belli di Bretagna.
Scoprirla è un piacere, dalle stradine medioevali ai grandi bastioni sul mare, Saint Malo non è mai banale.
E’ chiamata la città corsara perché vi si rifugiavano i corsari francesi che, per conto del Re, depredavano le navi dell’arcinemica Inghilterra.
Ci sono anche statue dedicate a famosi corsari in diverse piazze della città (ammetto la mia totale ignoranza: non ne conoscevo neanche uno).
Quello che mi ha colpito di più però sono le sue spiagge.
Sono enormi e bellissime e complice la bassa marea, si possono fare delle lunghe passeggiate. Come in tutto il nord della Francia, è sempre meglio dare un’occhiata alle maree prima di avventurarsi lontano dalla terra ferma; in pochissimo tempo il mare arriva e si mangia queste enormi distese di sabbia.
Come dicono da queste parti: il mare arriva con la velocità di un cavallo al galoppo.
Oggi Saint Malo, più che per i corsari, è apprezzata per la vela.
Spiaggia Eventail
La più grande spiaggia di Saint Malo, quella di Eventail, è la spiaggia che dalle mura si estende fino al quartiere di Rothéneuf. Con la bassa marea dalla spiaggia si riesce ad arrivare a piedi fino al Fort National.
Spiaggia Bon Secours
A parte una meravigliosa vista su Dinard, Bon Secour è caratterizzata da questa piscina semi naturale, creata per permettere agli abitanti di Saint Malo di fare il bagno anche con la bassa marea, senza camminare troppo.
Da Bon Seocur si arriva a piedi anche a Gran Bé, quell’isola che vedete sullo sfondo.
Lì si trova la tomba di Chateaubriand.
Le Mura di Saint Malo
Passeggiare lungo le mura di Saint Malo richiederà circa un’ora (per il giro completo).
Ve lo consiglio perché offrono dei panorami stupendi e, sebbene distrutte completamente (come tutta la città) dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, sono state ricostruite interamente.
Sembrano quelle che nel XII proteggevano la città dalle orde dei barbari.
Orgoglio malouino
Gli abitanti di San Malo si chiamano “malouini” e sono molto orgogliosi delle loro origini. Ho scoperto che il loro motto, nei secoli passati, era “Né francese né bretone: malouin sono”.
Che oggi si è tradotto in “Prima malouin e dopo bretone. Francese, se ne resta”.
Che caratterino questi malouini!
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Se siete in partenza per la Francia del Nord forse vi interessa leggere il post “Le spiagge dello sbarco in Normandia“, oppure L’arrivo a Mont St. Michel.
Questo post è stato scritto da:

Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate) e "Storia di Biagio".
Il motto dei malouin è fantastico! A me affascinava molto la parte delle maree, ma grazie al tuo post ho scoperto che anche la stessa cittadina vale un giro
Sìsì, vale la pena andarci, è molto bella!
Che belle spiagge… ci farei volentieri una passeggiata!
Mi affascina moltissimo la storia delle maree e come nascondono, per poi scoprire, la terra! Un posto da visitare!
Sì, vale davvero la pena di andarci!
Che belle queste spiagge, sono poetiche e un po’ sembrano malinconiche. Ma una malinconia positiva, quella che ti fa sognare e rilassare.
In realtà, sono piene di gente in movimento 😉 Però sono bellissime lo stesso
Saint malo mi ha sempre affascinato sai? È una vita che ci vorrei andare!
Adattissima ai bimbi!
Ciao! Ho letto con piacere il tuo articolo. In effetti io non avrei mai pensato di fare un viaggio nel nord della Francia, però dopo il tuo post…potrebbe essere un’idea! Leggerò anche gli altri post dedicati al nord della Francia.
Se ti interessa, tra un po’ ne uscirà un altro su Normandia e Bretagna… 😉
Ho sempre apprezzato questo loro regionalismo, qui addirittura un tantino estremizzato! Direi che è un luogo davvero unico, assistere a questo fenomeno delle maree vale già il viaggio!
Sì, l’arrivo della marea è qualcosa di unico al mondo. Nel nord della Francia ci sono le maree più violente
Non sono mai stata in Bretagna ma è una delle mete dei miei prossimi viaggi. Saint Malo la immagino da quando da ragazzina la leggevo decritta da Simenon e non vedo l’ora di vederla.
Lo avevo già letto (in inglese però!) XD
Leggi il libro consigliato da Roberta.
Molto carino questo post. Le spiagge sono stupende. Ma la cosa che amerei fare di più è il giro sulle Mura. Deve essere un posto magico. Grazie
Sì, è molto bello!
Proprio di ritorno dall’isola del Gran Be “ho scoperto”/ho verificato personalmente come funzionano le maree: all’andata ho fatto una semplice passeggiata, al ritorno ho rifatto lo stesso percorso con le scarpe da ginnastica 🙂
Saint Malo non mi ha entusiasmato: l’ho trovata un po’ troppo turistica!
Consiglio di andare in traghetto fino a Dinan.
Io sono stata particolarmente fortunata perché la sera che ero a Saint Malo a Dinan facevano i fuochi d’artificio e li ho visti in tutta tranquillità abbarbicata sulle mura di Saint Malo
Sì, anche Dinan è molto bella, mi è piaciuta un sacco! Però al contrario di te, Saint Malo mi è piaciuta tantissimo (anche se è vero che è molto turistica)
Ancora una cosa. Se posso permettermi un consiglio letterario collegato a questo post, suggerisco la lettura di “Tutta la luce che non vediamo”, di Anthony Doerr, ambientato in parte a Saint-Malo negli anni del secondo conflitto mondiale.
Che bel consiglio, vado a vedere subito di cosa si tratta. Grazie Roby 😉
Lo avevo già letto (in inglese però!) XD
Bellissima e affascinante la cittadella intra-muros di Saint-Malo, io l’ho adorata. Affascinanti anche tutte le storie legate alla navigazione e ai corsari (nemmeno io ne conoscevo nessuno, ma mi è rimasto impresso il nome di Surcouf). C’è un piccolo museo dedicato proprio alle peripezie dei vari navigatori malouins spintisi fino a Capo Horn, ospitato nella vecchia Tour Solidor affacciata sul mare (si trova poco fuori dalla cittadella vera e propria, è raggiungibile facendo una bella passeggiata a piedi lungo la baia affacciata verso Dinard).
Non sono mai stata a Saint Malo, ma ne ho sentito parlare spesso. Dal tuo racconto mi sembra un luogo davvero affascinante e misterioso, da esplorare assolutamente. Se vado in Bretagna seguirò le tue orme! 🙂
Se hai la possibilità vacci, perché merita davvero una visita!