In questo post vi indicherò cosa vedere a Salamanca in un giorno, con un itinerario a piedi (troverete la mappa in fondo).
Salamanca si trova nel bel mezzo del deserto della Meseta e mi ha totalmente conquistata con la sua architettura spettacolare e l’atmosfera studentesca.
Salamanca, la città Patrimonio Unesco fin dal 1988, dista da Madrid poco più di duecento chilometri.
Se mi chiedete qual è la città più bella della Spagna, Salamanca è la mia risposta.
È sede dell’Università più antica di Spagna, fondata addirittura nel XIII secolo da Alfonso IX. E, insieme a Oxford, la Sorbona e Bologna, ospita gli atenei più prestigiosi d’Europa: Universitas Studii Salamantini.
Salamanca, nella sua storia, è stata conquistata da tutti: cartaginesi, romani, vandali e visigoti, mori e infine riconquistata dai cristiani nell’XI secolo. È un incredibile coacervo di culture e, forse, è proprio questo a renderla così speciale.
Di sicuro, ha un clima incredibile: essendo a 800 metri sul livello del mare, proprio sull’altopiano della Meseta Centrale, ha un clima secco e temperato, ventilato e semplicemente perfetto nelle serate estive.
Non fatevi ingannare dalla sua vicinanza con Madrid. Non fatevi tentare da un turismo mordi e fuggi.
Salamanca dà il meglio di sé proprio al tramonto e di notte. Vive in simbiosi con la sua Università.
Non c’è luogo in tutto il centro che non sia collegato alla stessa o alla vita da studente.
Ci arriviamo durante il nostro itinerario in Spagna ed è amore a prima tapas!
Indice
Salamanca: cosa vedere in un giorno
Seguendo questo itinerario a piedi a Salamanca, vi renderete conto di una cosa. Gli edifici del centro sotrico sono degli stili più vari: romanici, moreschi, barocchi, rinascimentali e gotici.
Ma hanno una cosa in comune tra loro: il colore.
Sono tutti costruiti con la stessa pietra arenaria. Si tratta di un materiale ricchissimo di ferro, che proviene da una cava vicina alla città. L’arenaria ha un colore giallo scuro ed emana un bagliore caldo e soffuso che regala scorci bellissimi, sia nel sole accecante dell’estate, che nella luce gelida dell’inverno. Per l’inverno mi devo fidare della guida, per l’estate, lo vedo da sola.
È uno spettacolo per gli occhi. L’omogeneità del colore rende tutto il centro, con i palazzi così diversi tra loro, straordinariamente armonioso.
Si passa da stile a stile senza accorgersene. Niente cozza con niente, tutto è in equilibrio.
Se siete interessati a una visita guidata di Salamanca, date un’occhiata a questo tour privato in italiano, che vi farà scoprire tutti i segreti di questa splendida città.
Catedrales: Catedral Nueva e la Catedral Vieja
Se vi piace l’architettura, avrete pane per i vostri denti. Le cose da vedere a Salamanca sono per lo più architettoniche, di varie epoche.
La Catedral Nueva e la Catedral Vieja vi conquisteranno. La visita dura circa un’ora e mezzo e l’audio guida è compresa nel prezzo del biglietto. E raramente ne ho incontrate di più noiose.
Con la mia guida del Touring, la visita è decisamente più piacevole. Se all’esterno tolgono il fiato, dentro le due cattedrali sono semplicemente meravigliose.
Si trovano in Plaza de Anya. Noterete subito la gigantesca torre campanaria, alla quale si può accedere, a pagamento, per godere di una splendida vista sulla città.
La Catedral Nueva è appariscente e lascia stupefatti.
La luce è incredibile e mi ha conquistata subito. Ci sono elementi barocchi, gotici e rinascimentali. La costruzione iniziò nel 1513 e finì nel 1733.
La sensazione di grandiosità viene data soprattutto all’interno. Di notevole rilievo, oltre al coro quadrato del 1724, nella cappella centrale troverete un crocifisso dell’XI secolo. Secondo la leggenda è quello che il Cid Campeador, il cavaliere protagonista della Reconquista spagnola, portava con sé in battaglia.
Catedral Vieja
Dalla prima cappella a destra della cattedrale nuova, si accede alla seconda.
La Catedral Vieja è romanica, fu iniziata nel XII secolo ed è giunta fino a noi per problemi… finanziari! Infatti quando fu iniziata la Catedral Nuova, agli inizi del ‘500, avrebbe dovuto essere distrutta completamente.
Ma la mancanza di fondi l’ha preservata ed è giunta fino a noi. Per fortuna, perché il contrasto con la nuova impreziosisce entrambe. Quanto la Vieja è scura, priva di luce e raccolta, tanto l’altra è alta, aperta, luminosa.
Nella controfacciata della cattedrale vecchia, si vedono affreschi risalenti a ben tre epoche distinte.
La parte inferiore è quella romanica, la parte dedicata alla leggenda di San Martino è di stile gotico, mentre il tempio di Amiens ha uno stile rinascimentale.
A lato di questi bellissimi affreschi si accede alla capilla de San Martino, affrescata nel 1262. Nello stesso ambiente si può trovare il sarcofago policromo del vescovo Diaz.
Ancora una volta, la parte più affascinante dell’edificio è il chiostro. Risale al XII secolo, ma è stato ricostruito interamente dopo il terremoto del 1755. Dal chiostro, si accede alla cappella di Santa Barbara del 1334. In questo luogo, per secoli, si sono tenute le discussioni delle tesi di laurea. Nella sala capitolare ha ora sede il Museo Diocesano.
Uscendo dalla navata destra della Cattedrale Nuova, si esce in quello che è definito il patio chico (il chiostro piccolo), dove si può cogliere al meglio la particolarità dei due edifici affiancati.
Plaza Mayor
La Plaza Mayor è simile a quella di tante altre città spagnole. Quadrata e circondata da edifici tutti uguali.
Anzi, sembra quadrata solo se la si vede da dentro. In realtà i lati sono tutti di lunghezze diverse – ma davvero, non si nota.
Fu regalata alla città da Filippo V nel 1729, per ringraziare Salamanca dell’appoggio fornito durante la guerra di secessione.
Gli edifici, sebbene di lunghezze differenti, hanno tutti lo stesso stile: sono su tre piani con portici al piano terra e sono decorati con medaglioni ritraenti personaggi illustri.
Sul lato nord troviamo il palazzo del Municipio, l’Ayuntamento e, dalla parte opposta, un arco porta direttamente alla Chiesa di San Martín.
Palacio de la Salina
Questo palazzo, con una facciata rinascimentale tipica della nostra Italia, è anche detto de Fonseca, in ricordo della prima persona che vi abitò. È del 1538 e attualmente ospita l’amministrazione provinciale di Salamanca, la Deputación Provincial.
Il bellissimo patio è stato oggetto di restauro terminato nel 2010. Si trova in Calle de Felipe Espino numero 8. Per orientarvi, cercate la torre del Clavero, alta 28 metri, nell’adiacente Plaza de Colón.
Casa del Lis
In Calle Gibraltar al numer 14, si trova la Casa del Lis.
È un edificio modernista dell’ottocento, che oggi ospita il Museo dell’Arte Nuova e dell’Art Déco, fondato nel 1992.
È un museo molto particolare, perché si visita partendo dal patio del palazzo, intorno al quale si collocano oltre 20 sale che ospitano le opere di artisti esponenti dello stile liberty a livello internazionale.
Anche se non vi interessa l’art déco, vale la pena di vedere Casa del Lis – soprattutto illuminata di notte è semplicemente straordinaria!
Patio de Escuelas
Questa minuscola piazza quadrata è il vero e proprio cuore di Salamanca. Su Patio de Escuelas si affacciano infatti alcuni dei principali monumenti della città: l’Universidad, la Casa Abarca Maldonado (sede del Museo di Salamanca) e le Escuelas Minores.
Al fianco di questi edifici, l’Hospital del Studio, nel quale oggi ha sede il Rettorato.
La piazza è dominata dalla statua di Louis Ponce de León, il monaco agostiniano che nel XVI secolo fu professore ordinario della cattedra di teologia, insistendo per l’uso del castigliano durante il suo insegnamento, al posto del latino, che pochi studenti conoscevano.
Universitad: Escuelas Mayores
La ricchissima facciata dell’Università, non potrete non notarla. Si tratta della sede storica dell’Ateneo salamantino, risalente all’epoca dei re cattolici. È ricchissima di statue e decori, ma tutti i turisti sono lì semplicemente per trovare la rana.
Ecco, quest’ultima ha una curiosità che ho impiegato un giorno intero a trovare. Dovete sapere che la rana è il simbolo dell’università di Salamanca. E la rana, si trova sulla facciata dell’ateneo delle Escuelas Mayores, questa qui sotto. Il problema è che si confonde con le centinaia di bassorilievi, statue e fregi ed è particolarmente arduo individuarla.
Ma io, l’ho trovata per voi! Non avete bisogno di star lì come tanti stambecchi sul prato. Eccola qui. Si trova sulla parte destra, circa a metà altezza, seduta su un teschio.
Leggo dalla guida che la rana simboleggia il tempo che passa e la fugacità dei piaceri. Ricchi, poveri, intelligenti o stupidi, faremo tutti la stessa fine. Una specie di memento mori, insomma.
Ma quello che è bello di questa ranocchietta l’ho detto prima. Volenti o nolenti, per trovarla stiamo lì a fissare questa meraviglia barocca (uno stile che in realtà si chiama plateresco), alla luce gialla del tramonto.
E Salamanca ci entra dento piano piano, come un piacevolissimo virus dal quale non è possibile guarire. Il vento fresco mitiga il calore del sole e il resto lo fa questa città pazzesca.
La visita dentro l’università è altrettanto interessante.
Accedendo dal chiostro, la stanza più curiosa da vedere è la sala dove insegnava Louis Ponce, che conserva ancora l’arredo originario del XVI secolo. La cosa bella è che vi sono perfino banchi per gli studenti. Si tratta di un evento molto raro, poiché nelle altre università, al tempo, ci si sedeva per terra.
La cattedra ha la forma di pulpito, altro retaggio dell’epoca in cui l’insegnamento avveniva principalmente all’interno delle chiese.
Escuelas Minores
Se poi voltate le spalle alle Escuelas Mayores, vedrete le Escuelas Minores. È un edificio più semplice, ma altrettanto interessante.
Nel momento in cui lo visito è in restauro, ma vedete quelle macchie rosse? Sono delle scritte.
Ebbene sì, quei guasconi dei laureati, per festeggiare il completamento degli studi, mischiavano olio, terra rossa e sangue di toro (o vino rosso) e imbrattavano gli edifici della città con frasi di gioia.
Nelle scritte c’è sempre il simbolo Vitor e la mezzaluna, a ricordo di Benedetto XIII, che pose precise regole per l’Università Salamantina, aumentandone il prestigio.
A me piace pensare che il resto delle frasi siano… sconce. E la città ha deciso di mantenere la tradizione e di scrivere con quello stile e quel carattere le indicazioni ufficiali.
All’interno dell’edificio, di particolare interesse, è l’antica biblioteca. Custodisce il cosiddetto Cielo di Salamanca, un affresco quattrocentesco che raffigura lo zodiaco con animali mitologici.
Casa de Las Conchas
La Casa de Las Conchas (delle Conchiglie) ospita oggi la biblioteca pubblica.
L’edificio fu costruito nella seconda metà del ‘400, in stile gotico, edificato per volontà di Rodrigo Arias. Si notano subito le particolari conchiglie appese ai muri.
Sono 365 in tutto e ricordano al visitatore che il primo proprietario dell’edificio fu nominato cancelliere dell’Ordine di Santiago. La cosa più affascinante di questo palazzo è senz’altro il suo patio, che vedete qui sotto.
Puente Romano
Mentre cala la notte, concludiamo l’itinerario a piedi a Salamanca passeggiando per le sue stradine medievali. Arriviamo infine al Puente Romano. Bello e a noi molto familiare. È il tipico ponte romano, costruito nell’89 dall’imperatore Traiano ed è lungo 400 metri.
Ma, una volta arrivati a circa un terzo della lunghezza, voltatevi verso la città vecchia: vedrete la cosa più bella che offre il Puente Romano. Una indimenticabile vista su Salamanca al tramonto.
Altre cose da vedere a Salamanca in un giorno
San Esteban
Si tratta di un convento in Plaza del Concilio de Trento.
La costruzione iniziò nel 1524 e tutt’oggi è abitato da frati domenicani. La facciata della chiesa del convento di San Esteban è semplicemente indimenticabile. Molto scenografica, con al centro la lapidazione di Santo Stefano del 1610. Il percorso della visita a San Esteban si sviluppa intorno al chiostro, arricchito da bassorilievi e capitelli.
Lo stesso termina all’interno della chiesa, splendente, grazie a una tribuna che illumina direttamente l’altare maggiore.
Campo de San Francisco
Il Campo de San Francisco è in realtà una enorme piazza-giardino, circondata da edifici bellissimi.
A nord, trovate la capilla di Vera Cruz, con una chiesa tardo gotica che ospita la tomba del fondatore del convento Don Alfonso de Fonseca del 1531. In fondo alla piazza la Casa de las Muertes, dei primi del ‘500.
Dove dormire a Salamanca
Ecco due consigli su dove alloggiare a Salamanca. Come spesso mi accade durante i viaggi on the road, cerco alberghi economici, comodi e con un parcheggio nei pressi.
A Salamanca ho trovato il classico IBIS: appena fuori dal centro (ci si arriva benissimo a piedi). Pulito, con camere ampie e un team davvero utilissimo. Il ragazzo alla reception ci ha dato un sacco di dritte per visitare la città. Lo consiglio caldamente.
Se invece preferite alloggiare nel centro storico di Salamanca, date un’occhiata all’Ikonik Plaza Mercado, a pochi metri da Plaza Mayor.
Innamorarsi di Salamanca
Di notte, Salamanca si anima. Decine di studenti la affollano, il centro storico è totalmente chiuso al traffico. Camminare è piacevole, interessante.
Tutto quello che cerco quando viaggio è qui.
Spirito autentico, accoglienza e bellezza che riempie gli occhi e l’anima.
Mi ha conquistata in un giorno, Salamanca.
Non so se rinascerò, ma se succederà, un bell’Erasmus di sei mesi a Salamanca, non me li toglierà nessuno!
Mappa di Salamanca: itinerario a piedi di un giorno
Questo post è stato scritto da:
Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".
Qualche anno fa andai in Spagna per un corso di spagnolo, mi serviva per il lavoro. Tra le opzioni c’era anche Salamanca ma alla fine la mia scelta ricadde su Malaga.Non posso dire di non esserne contenta perché amo quella città alla follia e appena posso scappo a fare almeno un weekend. Però mi è sempre rimasto un po’ l’amaro in bocca per non aver visitato Salamanca. Leggendoti ne ho avuto la conferma!
Ha un’atmosfera che mi ha conquistata immediatamente
Qui un week end con Jiu ce lo vedo proprio bene… 🙂
Cbe meraviglia la cattedrale! Non conoscevo questa città. Grazie!
Salamanca è una delle più belle città di Spagna, io l’ho amata tantissimo <3