Quello che mi piace della Val di Fassa, regina del Trentino e Patrimonio UNESCO insieme a tutte le Dolomiti, è il fatto che ci sono attività per tutti.
Dagli alpinisti più esperti, ai cittadini più pigri (io), chiunque può trovare un’attività adatta a sé e alla vacanza che desidera fare.
La montagna d’estate vuol dire soprattutto due cose: passeggiate e cibo – non necessariamente in quest’ordine.
Sia che siate delle buone forchette che dei vegani convinti, per guadagnarvi la cena, dovrete comunque camminare.
Ecco quindi cinque passeggiate da fare in Val di Fassa per chi non è allenato o, perché no, per chi ha con sé bambini piccoli. I bambini in montagna si divertono come matti, ma bisogna affrontare percorsi adatti a loro.
Queste sono camminate di fondovalle, senza grandi pendenze da affrontare e, quindi, possono davvero farle tutti.
Leggi anche: Dove dormire in Val di Fassa, paese per paese.
Indice
Passeggiate facili (anche per bamibini) in Val di FAssa
Da Moena a Prato di Sorte e ritorno
Iniziamo con una passeggiata che parte dalla Fata delle Dolomiti: Moena, il primo paese che si trova risalendo la valle da sud.
La prima escursione facile che vi propongo parte da Piaz de Sotegravia per andare verso la Chiesa di San Vigilio e percorrere la strada (asfaltata) che è chiamata il Prato di Sorte (Prà de Sorte).
Dopo averlo attraversato (è un tratto pianeggiante, molto comodo), si scende verso un incrocio, si gira a destra e si arriva al campo sportivo “Benatti”.
Da qui, si prende la pista ciclabile Val di Fassa in direzione Predazzo e si segue fino alla fine della zona artigianale, al termine della quale si svolta a sinistra e si prende, superando il torrente Avisio, la pista sterrata che in inverno è usata per la marcialonga.
Rientrando verso Moena, si mantiene sempre la destra fino a raggiungere la Strada de le Pegne. Si prosegue attraversando il parco giochi per tornare al punto di partenza.
Durata 2 ore; lunghezza 7 chilometri; dislivello 30 metri.
Da Passo San Pellegrino al Rifugio Fuciade e ritorno
La seconda escursione che vi propongo, è una passeggiata facile facile, ma di una bellezza incredibile.
È la mia preferita, ve lo dico subito. Riconnette con il mondo e con la vita e non si può rientrare in albergo senza avere il sorriso sulle labbra!
Dal parcheggio dell’Hotel Miralgo, al Passo San Pellegrino, si prende l’unica strada carrabile della zona.
Si tratta del sentiero 607 che porta al rifugio Fuciade. Non potete davvero sbagliare, c’è solo quello. Si prosegue lungo lo sterrato, ammirando i prati verdissimi e la cima del Sas de Valfreida (Val Fredda).
Arrivati al Fuciade, potete sedervi e riposare. Sappiate che il rifugio ha un ristorante molto rinomato e, se volete mangiare qui, prenotate in anticipo perché non troverete posto. Una volta pranzato, vi siete guadagnati il diritto di rientrare.
Durata 2 ore; lunghezza 5 chilometri; dislivello 50 metri.
Da Pozza alla Malga Crocifisso e ritorno
Questa è un’escursione leggermente più impegnativa delle prime due, ma comunque molto affascinante, soprattutto per il contorno boscoso che la accompagna.
Partiamo da Pozza di Fassa, dalla Strada Ruf de Ruacia per poi girare sulla destra, prima di attraversare il ruscello Ruf de Sèn Nicolò.
La strada, sterrata, sale rapidamente in una serie di tornanti, per poi tornare pianeggiante quando si ricongiunge con la strada asfaltata della Val San Nicolò, proprio nei pressi della Malga Crocifisso.
Camminando lungo la strada asfaltata, che d’inverno è una pista da sci, si rientra a Pozza, questa volta in discesa.
Durata 2 ore; lunghezza 5 chilometri; dislivello 200 metri.
Da Campitello a Canazei e ritorno
Se la numero 2 è la mia passeggiata preferita, questa è quella che faccio più spesso, soggiornando a Campitello di Fassa.
Si parte dalla Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo e precisamente dalla sua sinistra, dove si trova la prima stazione della Via Crucis.
Si salgono i ripidi gradoni raggiungendo la piccolissima frazione di Pian.
Si scende quindi lungo la Strèda de Pian (passando anche sotto la funivia che porta al Col Rodella) e, dopo il tornante, si imbocca il sentiero sulla sinistra e che porta fino alla strada statale. Una volta attraversata, si entra a Canazei.
Si imbocca quindi Strèda Dentone e poi Strèda del Ciuch che porta alla strada a sterro la quale, fiancheggiando il torrente Avisio, ci riconduce a Campitello.
Durata 2 ore; lunghezza 3 chilometri e mezzo; dislivello 30 metri.
Da Canazei a Penìa e ritorno
Eccoci arrivati all’ultima delle passeggiate facili da fare in Val di Fassa. Siamo a Canazei, il centro più famoso della valle e anche l’ultimo comune a nord.
In ladino, si dice Cianacei! Oltrepassando il Pènt de Roa (Ponte di Roa), si attraversa la statale e, sulla sinistra, si prende la piccola Strèda dò Veisc, lungo l’Avisio.
La strada è bellissima e si alternano panchine, parchi giochi e boschetti, fino ad arrivare a Pènia, dopo Alba di Canazei. Arrivati a Penìa, si attraversa il ponte di legno all’altezza dello Stadio del ghiaccio e si fa il percorso inverso fino a tornare a Canazei.
Durata 1 ora; lunghezza 3 chilometri; dislivello 10 metri.
Per scoprire ulteriori passeggiate, sia facili che più impegnative, in Val di Fassa, vi consiglio Baby trekking in Val di Fassa.
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Questo post è stato scritto da:
Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".
Queste sarebbero decisamente adatte a me che non sono esattamente un’escursionista provetta. Partirei sicuramente dalla tua preferita, grazie!
Conoscendoti passeresti subito a cose ben più complicate 😉