In questo post, vi darò alcuni utili consigli per un viaggio a Seoul.

La Corea del Sud è una meta sempre più presente negli itinerari di viaggio europei, in particolar modo di noi italiani. E la sua capitale, la ultramoderna Seoul, è la meta principale.

Si tratta di una metropoli proiettata nel futuro, con trasporti pubblici ultra efficienti, ma anche zone in cui il passato è venerato e osservato come qualcosa di prezioso e imprescindibile.

Questo articolo vi parlerà di come comprtarsi, cosa portare in valigia, dove mangiare se avete voglia diuna pizza e dove andare a fare shopping nel caso in cui vi serva qualcosa di indispensabile.

Insomma,, troverete informazioni pratiche e utili per un soggiorno a Seoul assolutamente indimenticabile.

Perché andare a Seul?

La Corea del Sud è una meta praticamente sconosciuta ai turisti europei, durante la nostra settimana a Seul ne abbiamo incontrate poche decine.

Eppure è un paese fantastico che è pronto ad offrire tantissimo ai viaggiatori.

La sua modernità estrema e la tradizione convivono in questa emozionante città.

seoul1

Non esiste una guida turistica completa in italiano (solo una Lonely Planet Pocket), su internet però si reperiscono un bel po’ di informazioni, ma se come me sentite il bisogno fisico di una guida cartacea, il sistema esiste.

Scrivete all’Ambasciata coreana in Italia e loro vi recapiteranno gratuitamente mappe, guide e brochure in quantità.

Fantastico e molto esemplificativo dell’estrema cortesia dei coreani e del loro rispetto nei confronti dei turisti.

A differenza del Giappone, che mi ha sorpresa per il basso livello di inglese, i coreani più giovani lo parlano tutti e bene.

Siccome poi la gentilezza contraddistingue tutti i coreani, ci è capitato in più occasioni che dei ragazzi, vedendoci con la cartina in mano, si avvicinassero per chiederci se avessimo bisogno di aiuto.

Questa disponibilità fa sentire protetti, anche in una megalopoli come Seul.

Bongeunsa Temple

Consigli per un viaggio a Seoul

  • Assicurazione di viaggio: oramai diventata assolutamente indispensabile, anche se l’epidemia di covid-19 è stata quasi interamente debellata. Nel caso in cui succedesse qualcosa oppure se doveste fare una quarantena improvvisa, un’assicurazione di viaggio è assolutamente indispensabile, sempre.
  • SIM CARD: oramai viaggiare iin un paese straniero, vuol dire usare internet per mappe, prenotazioni, social media e messaggi a casa. Appena arrivati in aeroporto, vi troverete già con la vostra SIM CARD prenotata dall’Italia e non dovrete stare sconnessi dal mondo nemmeno per un istante.
  • Trasferimento dall’aeroporto: se come me appena scesi da un lungo volo siete completamente rincosglioniti, e non avete voglia di stare a sbattervi tra trasporti pubblici, file per taxi ecc., date un’occhiata al trasporto privato che dall’aeroporto Internazionale di Incheon, vi porterà direttamente al vostro albergo.
  • Tour con pranzo e ritiro in hotel inclusi: appena arrivati, o il giorno successivo, fatevi un tour della città in completo relaz, con il ritiro direttamente in hotel e il pranzo tipico coreano incluso nel prezzo.

seoul

Mezzi di trasporto di Seul

Dall’aeroporto Incheon fino a Seul c’è un efficiente servizio di pullman che ferma davanti ai principali hotel.

Troverete il botteghino con i biglietti proprio fuori dall’aeroporto (prima di uscire sulla destra c’è l’ufficio per il cambio che vi permetterà subito di rifornirvi di won). Il costo del biglietto è di 16.000 won (circa 15 euro).

La metropolitana di Seul è quella che noi Chicks adoriamo: estesa, efficiente, pulita, silenziosa (è vietato fare baccano), ordinata (i punti di apertura delle porte sono segnalati e tutti si mettono in fila lì davanti).

Io ho scaricato la app sul telefono e così siamo arrivati ovunque senza problemi, anche grazie al wi-fi gratuito disponibile in ogni stazione e anche dentro la stessa metropolitana.

Nei negozi dentro le stazioni potrete comprare la City pass da ricaricare a vostro piacimento nelle macchinette automatiche.

Comodissima!

Se siete tipi da taxi, sappiate che il servizio è più economico rispetto agli standard italiani, ma è fondamentale fermare taxi arancioni o grigi, non quelli neri che sono considerati “di lusso” e costano di più per questo.

metropolitana seoul

Costo della vita a Seul

Se siete shopaholic, Seul è il regno della perdizione.

Il Namdaemun Market vi piacerà di certo. Seul somiglia molto a Tokyo e diventare “poveri” è davvero facile!

Per il resto dipende ovviamente da cosa si vuole fare.

I biglietti di accesso ai palazzi sono davvero bassi, arrivano al massimo ad una decina di euro.

Un pasto costa mediamente dai 6.000 ai 20.000 won (5-18 euro). Il cibo coreano, che merita un post a parte, vi sorprenderà.

Superato l’impatto iniziale con le dosi massicce di aglio e peperoncino utilizzate, si trova la giusta misura che permette di assaggiare di tutto.

Kimbap

DAISO: negozi salva-vita a Seoul

Ho scoperto dell’esistenza di Daiso durante la quarantena coreana, attraverso un video di Seoul Mafia.

Negozi del genere hanno su di me un’attrazione fatale e non ho potuto fare a meno di desiderare ardentemente di andare a vedere di persona.

Una volta liberi di muoverci è stato facile imbatterci in negozi di questa catena, che sono sparsi un po’ ovunque a Seoul.

Il palazzo a otto piani del video che ho citato si trova a Myeong-Dong, ma troverete tanti negozi in giro per la città, tutti più o meno forniti.

daiso corea seoul negozio

Cosa vende un negozio DAISO?

I DAISO vendono più o meno tutto ciò che vi viene in mente (e molto di più!): ci troverete di tutto.

Elettronica, hi-tech, prodotti per la casa, cartoleria, giocattoli, peluche, prodotti da bagno e cosmetici, valigie. E poi cibo già pronto, immancabile nella cultura coreana, snack, bibite.

Chiaramente la qualità dei prodotti non è eccelsa, ma nella maggioranza dei casi è comunque più che buona.

Il packaging è sempre curatissimo e invoglia all’acquisto compulsivo.

Io avrei comprato ogni prodotto per confezionare i pasti (tipo i bento giapponesi), tutta la cartoleria e anche i peluche perché alcuni erano davvero bellissimi.

Cosa abbiamo comprato nei DAISO?

Visto il nostro lungo soggiorno a Seoul, abbiamo avuto bisogno di piccoli oggetti di uso quotidiano che non avevamo in dotazione nel nostro residence: una scodella per l’insalata, una bacinella enorme perché nostro figlio si era stufato della doccia e voleva fare un bagno, penne e quaderni per colorare, peluche e qualche piccolo gioco per i bambini, il vetro temperato per l’iPhone (visto che il mio ha pensato bene di disintegrarsi per l’ennesima botta), lo stampino per fare il riso a forma di panda, le bacchette con l’impugnatura agevolata per bambini da regalare, calzini colorati, un tappetone per far giocare i bimbi, l’immancabile ventilatore da portare in mano per rinfrescarsi nella calda estate coreana.

Insomma, avrete capito che ogni scusa era buona per fare un giro da Daiso!

daiso negozi corea

Ristorante Brera: mangiare (bene) italiano a Seoul

Non siamo di quelli che devono mangiare italiano quando sono all’estero e che poi si lamentano perché “certo che la pasta non la sanno proprio fare”.

Ho sempre preferito mangiare cibo locale che ricercare improbabili sapori familiari.

È anche vero però che ci tratterremo a Seoul un po’ di tempo e nostro figlio, pur mangiando davvero di tutto, manifesta a volte desiderio di cibo italiano.

Non mi sento di fargliene una colpa e quando possiamo lo assecondiamo.

Certo, non sempre ci dice bene.

A volte giusto la sua ingenuità di bambino gli consente di dire “buonissimo!“. Ci sono sempre le eccezioni sorprendenti, per fortuna.

Abbiamo accolto di buon grado l’invito di un’amica a provare un ristorante italiano che ha definito senza esitazione il migliore di Seoul: il Ristorante Brera.

ristorante brera seoul

Dove si trova il Ristorante Brera di Seoul

Il Ristorante Brera di Seoul si trova vicino alla fermata metro Beotigogae, della linea 6. Usciti dalla metro, vedrete un gommista.

Fate cento metri di questa stradina in salita, che si trova sul retro del negozio del gommista, e sarete arrivati.

Vi accoglierà una inconfondibile serranda rossa.

I Ristorante Brera di Seoul è un locale è semplice ma accogliente, con una nota di rosso che impreziosisce l’ambiente.

Un’ampia vetrata che affaccia sulla via sottostante dà luce allo spazio.

Il personale è gentile e attento. Sul loro sito internet troverete il menù completo di prezzi e anche il form per prenotare. La prenotazione è vivamente consigliata, soprattutto a cena.

ristorante brera seoul italiano

Il cibo del Ristorante Brera a Seoul

Tutto quello che abbiamo mangiato era buonissimo.

Mio figlio ha scelto spaghetti alle vongole che gli sono stati serviti direttamente dentro la padella (cosa che lo ha particolarmente entusiasmato). La porzione è decisamente abbondante, tanto che viene consigliata per due persone. Le vongole era fantastiche (dolcissime) e il sughetto perfetto.

Non capita spesso nemmeno in Italia di mangiare pasta così buona.

Mio marito ha invece scelto fettuccine di Gaeta con gamberi, zucchine, bacon e pomodorini. Era un piatto sensazionale. Praticamente nostro figlio gliene ha mangiata metà, perché ha detto che era “troppo buona”.

Io ho invece scelto di provare la pizza margherita. Anche in questo caso la soddisfazione è stata notevole. Pizza croccante, ben condita, mozzarella e basilico fresco.

Promossa a pienissimi voti.

Al tavolo dietro di noi, otto ragazze coreane hanno scelto di condividere diversi primi e tre pizze. Un ottimo sistema per assaggiare molte più cose.

Non è un caso che questo locale sia fortemente consigliato dagli italiani che vivono a Seoul. Anche i prezzi mi sono sembrati perfettamente in linea con la qualità del cibo offerto.

In sottofondo suonano canzoni pop italiane tra le più famose. E mangiare pizza a Seoul ascoltando “Roma Capoccia” vi confesso che fa il suo effetto.

Visto che il nostro soggiorno qui si protrarrà ancora, torneremo di sicuro.

fettuccine gaeta ristorante brera seoul

Seul: note di costume

Noi abbiamo provato, con pessimi risultati, ad imparare qualche parola di coreano.

La verità è che la pronuncia coreana sarà sempre totalmente diversa da quella appresa, perciò lasciate perdere!

Leggi anche: Cosa fare a Seoul

Ad ogni modo vi basterà conoscere un’unica parola per entrare nel cuore dei coreani: kamsamnida.

Vuol dire grazie e, vista la loro attenzione per la cortesia, credo sia in assoluto la parola che usano di più.

seoul

Anche in Corea (come in Giappone) sputare per strada, tirare su con il naso e fare rumore risucchiando i noodle sono considerati comportamenti normali e diffusi.

Siate forti!

Sappiate anche che, al contrario, è maleducazione soffiarsi il naso in pubblico.

Alcune zone di Seul hanno le tubature delle fogne troppo strette per la carta igienica. Questo comporta che la carta vada gettata nei secchi e non nel water.

Spesso le indicazioni nei bagni pubblici sono solo in coreano, ma non sarà difficile capire dove buttare la carta se starete attenti.

Miglior periodo per un viaggio a Seoul

In Corea del Sud, a differenza di quanto alcuni pensano, non è sempre caldo.

In inverno a Seul le temperature scendono anche a meno 17 (!) e ritrovarsi in mezzo ad una piccola bufera di neve non è così raro.

Seul

Seul Gyeongbokgung Palace

Vale la pena di viaggiare a Seoul?

Sì, senza ombra di dubbio!

È una città affascinante, proiettata nel futuro ma ancorata al passato, con zone rimaste esattamente come nel medioevo e altri quartieri in cui sempra che il tempo abbia accelerato improvvisaente.

Le persone sono gentilissime e molto accoglienti, la cucina è saporita ed esotica edè una città nella quale viaggiare è facile e piacevole.

Bongeunsa Temple

Questo post è stato scritto da:

FrancescaGi

FrancescaGi

Romana di nascita, sabina di azione, mamma di cuore. I suoi viaggi sono un mix tra il suo animo cittadino e l’amore incondizionato per la natura della mezza mela con cui condivide la vita. “Alla fine però sono venuti dei bei mix”, assicura lei. Chissà se la pensa così anche Luna, la coniglia nana più viziata del mondo, che li attende con pazienza a casa ogni volta. Anche se di fatto è un avvocato, Francesca dice di non avere ben chiaro cosa vuole fare da grande, ma sarà bene che lo capisca in fretta perché suo figlio di 3 anni le ha chiesto come regalo una Ducati Panigale!