In questo post vi parlo di cosa vedere a Mérida, Spagna, una cittadina dell’Extremadura chiamata la “Roma di Spagna”, grazie ai numerosi edifici e reperti romani presenti in città. Anche se non è esattamente in strada, a mio parere non può mancare se fate un itinerario on the road in Andalusia. 

Vi capita mai di vedere un luogo in tv o di leggere di una città in un libro e di volerci andare a tutti i costi? A me capita spessissimo.

Una volta, a Passaggio a Nord Ovest, parlavano di una cittadina soprannominata la “Roma di Spagna” per i tanti monumenti di epoca romana presenti nella pianta della città. È talmente bella da essere Patrimonio UNESCO. 

Durante il nostro itinerario in Andalusìa, prendo la palla al balzo e ci dirigiamo verso il centro della penisola iberica a Mérida, capitale della regione dell’Extremadura. Il nome della regione è tutto un programma ed è ben meritato.

Di cose da vedere a Mérida ce ne sono tantissime. Nonostante la città sia tutto sommato piccola, ha numerosissimi siti romani da apprezzare. Noi abbiamo dormito qui solo una notte, visitando Mérida in un giorno. Se avete più tempo, prendetevela con più calma.

L’Emerita Augusta merita molto di più! E scusate il gioco di parole.

Mérida Extremadura Spagna

Visitare Mérida, Spagna.

Arriviamo a Mérida da Cordoba, in un pomeriggio caldissimo, e iniziamo a esplorare la città. Mai errore fu più clamoroso. Ci saranno 45 gradi all’ombra, i bar spagnoli sono chiusi per la siesta fino alle 6 del pomeriggio, praticamente in giro ci siamo solo noi. La trasmissione di Alberto Angela aveva ben reso l’idea della romanità di quella che gli emeriti, i soldati di Augusto, fondarono nel 25 a.C..

Armati di borraccia d’acqua fresca, sandali, cappellini, Nikon e guida ci incamminiamo per le strade bollenti e deserte.

Cosa vedere a Mérida in Spagna, città Patrimonio UNESCO

Anfiteatro Romano

Il principale tra tutti i monumenti di Merida è senz’altro l’Anfiteatro Romano. É conservato benissimo e nella luce del tramonto ha un’atmosfera pazzesca.

Edifici di questo tipo erano costruiti solo per ragioni politiche. Il grande pubblico, il popolo, infatti raramente andava a teatro. I romani edificarono questo grande e bellissimo anfiteatro solo per scopi propagandistici. Fu infatti il console Marco Agrippa che inaugurò il teatro tra il 16 e il 15 a.C., come si evince dalle iscrizioni che sovrastano le due porte di entrata dell’orchestra.

Fu però soltanto nell’anno 105 d.C. che la facciata oggi presente fu edificata, anche se subì successive alterazioni tra il 333 e il 335 d.C..

Durante l’epoca di dominazione cristiana, essendo gli spettacoli teatrali considerati impuri, il teatro cadde in disuso. Alcune strutture collassarono su se stesse, mentre altre furono depredate dei materiali, usati per edificare nuove costruzioni.

L’Anfiteatro si trova nella prossimità delle mura di cinta della città. Fu costruito all’interno di una cavea naturale, come molti altri anfiteatri romani di questo tipo, e poteva ospitare fino a 6000 spettatori. Le sedute sono divise in tre settori che riflettono le divisioni sociali del periodo.

Nella parte bassa si trova l’orchestra, dove sedeva il coro, pavimentato di marmo. Nella prossimità del coro, c’erano le sedute riservate alle autorità.

Il palco, detto pulpitum, era originariamente ricoperto di legno. Ma quello che ruba la scena, in questo caso non ci sono parole più appropriate, è senz’altro la facciata. Si appoggia su una base di marmo rosso e a due ordini di colonne corinzie riccamente decorate sulle sommità.

Tra le colonne si trovavano una serie di statue scolpite a grandezza naturale, i cui originali adesso si trovano al Museo Nazionale dell’arte Romana: si trattava di statue riproducenti dèi romani e alcuni ritratti imperiali.

Sul retro del palco una grande area che includeva anche i giardini, circondata da colonne, serviva come area di riposo per tutti gli artisti.Anfiteatro Romano Merida Spagna

Teatro Romano

Contemporaneamente all’edificazione dell’anfiteatro romano, fu costruito anche il teatro, riservato agli spettacoli per il grande pubblico. Era usato per gli spettacoli del circo, ed è molto meno spettacolare dell’anfiteatro. Sono particolarmente belli i pochi mosaici rimanenti.

Acquedotto Los Milagros

Tra le infrastrutture civili più importanti e spettacolari che i romani hanno lasciato a Merida, ci sono senz’altro gli acquedotti. In particolare quello di Los Milagros, poco fuori dal centro cittadino è uno dei più spettacolari che mi sia mai capitato di vedere in vita mia. Le sommità degli archi sono oggi usate da decine e decine di gru per nidificare. 

Questo acquedotto portava l’acqua dalla riserva di Proserpina fino alla città. È lungo 830 metri e raggiunge un’altezza massima di 25. Fu costruito durante l’impero di Augusto, tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C..

Mérida acquedotto Los Milagros

Tempio di Diana

Si tratta di uno degli edifici romani più antichi della città, l’edificio religioso che si è meglio conservato nel tempo. Il Tempio di Diana fu costruito circa alla fine del I secolo a.C., anche questo, come l’acquedotto, durante l’imperatore Augusto.

Aveva una pianta rettangolare ed era circondato da colonne di marmo, come esattamente si vedono oggi.

Mérida tempio di diana

I ponti

Merida fu costruita sulle rive del fiume Guadiana. I romani, per andare e venire dalla città, costruirono numerosi ponti: quello che è giunto fino ad oggi è il Puente Romano, completamente restaurato all’inizio del XIX secolo.

Alcazaba

Infine, da non perdere anche se non si tratta di edifici di origine romana, è la fortezza costruita dai mori nell’835 d.C., chiamata Alcazaba.

Merida fu infatti occupata fin dal 713 dai mori. La cittadella è l’unica costruzione musulmana rimasta in città. Si tratta di edifici in gran parte ancora da scavare e restaurare, che furono costruiti sfruttando materiali provenienti da edifici romani e Visigoti.

Dove dormire a Mérida

Essendo arrivati in auto, abbiamo scelto il b&b La Flor de Al Andalus, che ci ha permesso di parcheggiare praticamente di fronte alla nostra camera. È abbastanza spartano, ma molto pulito.

Se invece volete qualcosa di meno semplice, date un’occhiata all’Hotel Rambla Emérita, nel pieno centro storico, a pochissimi metri dall’Anfiteatro Romano. Oppure cliccate qui per altri hotel su Merida. 

 

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merida

 

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Francesca

Francesca

La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".