La Mezquita di Cordoba, conosciuta anche come la Grande Moschea di Cordoba, è uno degli esempi europei più belli e noti dello stile architettonico mudejar. È un esempio incredibile di arte sacra, architettura moresca e decorazioni ricchissime: uno degli edifici più sorprendenti mai visti in vita mia.
È patrimonio UNESCO dal 1984 e nel 2014 è stata dichiarata Sito di Valore Universale.
Uno dei monumenti da non perdere nel tour dell’Andalusia.
Oggi, visitare la Mezquita di Cordoba è un come fare salto indietro in un tempo lontano e in un luogo esotico e affascinante. Un sito in cui l’architettura medioevale, quella moresca e araba e infine quella ebraica si fondono in un luogo unico e incredibile.
La Mezquita di Cordoba ha oltre 1 milione di visitatori l’anno, è uno dei siti più frequentati dai turisti di tutta l’Andalusia e programmare la visita prenotando i biglietti, a mio parere, è fondamentale.
In questo post troverete informazioni su cosa vedere nella Mezquita, come acquistare i biglietti e un consiglio su come vederla gratis, se volete. Comunque la pensiate, è una delle cose da vedere a Cordoba.
Indice
Visitare la Mezquita di Cordoba: orari, biglietti, info
La Mezquita di Cordoba si trova nel pieno centro storico della città andalusa.
Indirizzo: Calle del Cardenal Herrero, 1.
Telefono: 0034 957 470 512
Orari di apertura:
- da novembre a febbraio: da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 18:00; domenica e durante le feste religiose dalla 8:30 alle 11:30 e dalle 15:00 alle 18:00.
- da marzo a ottobre: da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 19:00; domenica e durante le feste religiose dalla 8:30 alle 11:30 e dalle 15:00 alle 19:00.
Biglietti per la Grande Moschea di Cordoba
Biglietti: Si possono acquistare i biglietti per visitare la Mezquita di Cordoba direttamente all’ingresso (si trova all’indirizzo che ho scritto sopra).
Costo del biglietto:
- intero 11 euro;
- ridotto 9 euro (adulti sopra I 65 anni, studenti tra I 15 e I 26 anni e chi ha la European Youth Card);
- ridotto 6 euro (bambini tra i 10 e i 14 anni, disabili oltre il 64%);
- ridotto 4 euro (bambini tra i 10 e i 14 anni che fanno parte di famiglie numerose).
Attenzione però: l’affluenza alla Mezquita in alta stagione è davvero molto grande, il rischio di fare ore di fila alla biglietteria e poi di nuovo fila per entrare, è molto alto.
Direi quasi certo.
Il mio consiglio è di acquistare online un biglietto salta fila, in modo da entrare direttamente senza aspettare.
→ Biglietto ingresso prioritario: acquistandolo direttamente online, il biglietto vi darà l’opportunità di passare in maniera prioritaria all’ingresso, senza neanche passare dalla biglietteria.
L’architettura e la storia della Grande Moschea di Cordoba è molto complessa. Per essere apprezzata in pieno il mio consiglio è di fare un tour guidato.
Se siete interessati a tour guidati della Mezquita, in italiano, ecco due opzioni, che includono anche il biglietto salta fila:
→ Tour guidato della Mezquita con biglietto incluso;
→ Tour guidato in italiano moschea e Real Alcazar con biglietti inclusi.
Biglietti per salire sulla torre: acquistabili solo in loco, a 2 euro. La salita alla torre è consentita a gruppi di 20/30 persone alla volta ogni 30 minuti.
È possibile anche visitare la Mezquita gratis: leggete fino in fondo per sapere come fare!
Regole per visitare la Grande Moschea di Cordoba
La moschea-cattedrale di Cordoba è un sito turistico, ma anche religioso e alcune regole devono necessariamente essere osservate:
- indossare dei vestiti appropriati,
- parlare sottovoce,
- non correre,
- non fare foto durante i servizi religiosi.
All’ingresso troverete tutte le regole da seguire, in varie lingue.
Grande Moschea di Cordoba: un po’ di storia
Non si può visitare la Mezquita senza avere anche una minima infarinatura della sua millenaria storia.
Circa 2000 anni fa, nel sito dove si trova ora la Grande Moschea, si crede esistesse un tempio romano, dedicato al Dio Giano.
I visigoti, tra il IV e il VI secolo, trasformarono il tempio in una basilica, dedicata a San Vincenzo Martire.
Intorno alla metà del 700, quando i musulmani occuparono la città, la chiesa fu inizialmente usata per entrambe le confessioni. Nel 785, tuttavia, fu rasa al suolo per far posto alla costruzione della Grande Moschea. Fu modificata, ampliata e ingrandita più volte fino agli inizi del 1200.
Nel 1236, Cordova fu riconquistata dai cristiani e la moschea assunse il ruolo di cattedrale, dedicata a Maria Assunta.
Nel XVI secolo, parte dell’interno fu distrutto per far posto a una navata centrale in stile plataresco e a una cupola. Il risultato di tutte queste vicissitudini è il grandioso edificio che vediamo oggi.
Cosa vedere nella Mezquita di Cordoba
Come previsto dalla tradizione islamica, la Grande Moschea di Cordoba è cinta da alte mura che la proteggono. Alla fine della visita, vale la pena di fare un giro delle mura esterne, lungo Calle Torrijos, per ammirare i fregi arabi e moreschi della struttura.
Le porte.
L’accesso è garantito da numerose e gigantesche porte, riccamente decorate.
Alcune delle porte di accesso alla moschea, sono della struttura originale, altre create in seguito.
Sono 5 in totale: Puerta de las Palmas, Puerta de San Sebastián (quella più antica, dell’855) e Puerta del Sabat, che danno accesso diretto all’edificio; mentre la Puerta de Santa Catalina e la Puerta del Perdón (l’entrata principale) fanno accedere al Patio de los Naranjos. La Puerta de San Miguel, più defilata, la trovate nel tratto più antico delle mura e risale – pare – all’epoca visigota dell’edificio.
Patio de las Naranjas.
Il chiostro degli aranci è una sezione particolarmente bella della Mezquita.
Lo si incontra non appena varcata la soglia di accesso. Si tratta del classico cortile islamico, punteggiato di file ordinate di alberi di arancio.
Vedrete numerose fontane che, quando il sito era usato come moschea, servivano per le abluzioni purificatrici prima di entrare a pregare. Purtroppo non sono quelle originali, ma copie sostituite da tempo.
Quando la Mezquita era una moschea, tutte le porte che si affacciavano sul cortile degli aranci erano lasciate aperte. In questo modo, le file di colonne interne sembravano un naturale proseguimento delle file create dagli alberi di arancio. Purtroppo, oggi, le porte sono state tutte chiuse, tranne una.
La Torre del Alminar
All’interno del chiostro si trova anche la torre campanaria, che ha inglobato quello che una volta era il minareto. È alta 54 metri e può essere vista da ogni parte della città.
Fu creata al momento della trasformazione della moschea in chiesa.
Le colonne interne
Una volta entrati, verrete accolti da una selva di colonne bianche e rosse, che sembra non finire mai.
È stata definita una “foresta di colonne” e non trovo locuzione più azzeccata di quella. L’idea era quella di far somigliare l’interno a una grande tenda del deserto, sorretta da pilastri leggeri. Una cosa assolutamente spettacolare, io non riuscivo a smettere di far scattare la macchina fotografica.
Le colonne sono 856 in tutto e sorreggono gli iconici doppi archi. La prospettiva è lunghissima, l’illusione è che gli archi durino all’infinito. Immaginate file e file di persone in preghiera, ogni fila all’interno di una navata delimitata dalle colonne.
Il mihrab, il maqsurah.
Il mirabolante mihrab (la nicchia dedicata alla preghiera all’interno di ogni moschea, orientato verso la Mecca) è riccamente decorato con mosaici d’oro e recanti sure del Corano. Fu creato nel X secolo.
Una cosa curiosissima da sapere della Mezquita di Cordoba, è che il mihrāb, la nicchia all’interno di ogni moschea che indica dove è situata la Ka’ba (costruzione che si trova al centro esatto della Mecca), per pregare in quella direzione, non è affatto orientata verso la Mecca!
La leggenda narra che l’emiro Abd al-Raḥmān (che iniziò l’ingrandimento della moschea dopo la distruzione della parte cristiana) avesse in realtà voluto orientare le sue preghiere verso la moschea di Damasco, dalla quale lui proveniva e dalla quale era stato cacciato.
Sarà una bugia per rimediare a un errore grossolano?
La prima fila di fronte al mihrab è chiamata maqsurah ed era riservata al califfo e alla sua corte. Oggi è la parte adiacente alla cattedrale cattolica.
La Cattedrale
Non appena messo piede nella parte cattolica della Mezquita, ci si rende conto della grande diversità architettonica di questa sezione. Di particolare interesse sono la Capilla Real e la Capilla del Cardinal.
La cattedrale ha elementi rinascimentali, barocchi e gotici. Non voglio fare paragoni tra l’una e l’altra parte ma, personalmente, l’ho trovata particolarmente stridente con il resto della costruzione.
Entrare nella Mezquita GRATIS
Da lunedì a sabato, dalle 8.30 alle 9.30, l’accesso alla moschea è completamente gratuito.
Vale la pena alzarsi presto non solo per risparmiare, ma per evitare l’affollamento del resto del giorno, come abbiamo fatto noi.


Questo post è stato scritto da:

Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".
Meravigliosa Mezquita è meravigliosa paella che ho mangiato nei pressi 🙂
Con la passione per la fotografia che mi ritrovo, trovarmi davanti a 19 navate con più di 800 colonne .. sì, vorrebbe dire che mi sarei fermata lì l’intera giornata!
In effetti…. solo che poi iniziò ad arrivar la masnada di turisti… e noi via a corsa! 😛
bellissime foto ,commentate benissimo …..vorrei avere la tua passione e la tua cultura ….
Ognuno di noi è bravo in qualcosa… io sono brava a leggere! 😉