In questo post vi parlo della visita al Museo di Storia Naturale di Londra, il Natural History Museum, probabilmente il mio museo preferito in assoluto (e non parlo solo della capitale britannica).

C’è un posto che vado a visitare tutte le volte che sono a Londra: il Museo di Storia Naturale, il glorioso Natural History Museum.

Si tratta di un luogo incredibile, con decine di reperti da osservare, scheletri di dinosauri, meteoriti, sassi provenienti dalla Luna e diamanti preziosi.

Il Museo di Storia Naturale di Londra è un luogo i cui portare i bambini, ma non solo.

Si tratta di un vero e proprio polo scientifico, in cui sono esposti oggetti che non si possono trovare altrove e curiosità da tutto lì’universo conosciuto.

In questo post, vi parlo di tutto quello che si può vedere al Museo di Storia Naturale di Londra, di dove si trova, di come arrivarci e del modo in cui si possono strutturare le visite.

Sì, perché essendo uno dei musei gratuiti di Londra, è possibile visitarlo più e più volte, come faccio io.

Scoprendo ogni volta una parte nuova e tornando a vedere le cose che vi sono piaciute di più le volte precedenti.

È il mio museo preferito di Londra e, se avete qualche domanda in proposito, scrivetela nei commenti e vi risponderò secondo la mia esperienza personale.

Non hai tempo di leggere? Prenota una visita con audioguida o una visita guidata privata!

Natural History Museum

Museo di Storia Naturale di Londra: info utili per la visita

Iniziamo dalle basi: qui di seguito trovate tutte le informazioni utili per arrivare al Natural History Museum e per visitarlo senza sbattimenti.

Visitare il Museo di Storia Naturale di Londra

  • Dove si trova il Museo di Storia Naturale di Londra: Cromwell Road, South Kensington (Londra SW7 5BD).
  • Come arrivarci: personalmente mi muovo sempre con la metro di Londra, il mezzo più bello del mondo. La fermata della tube è quella di South Kensington, servita dalle District, Piccadilly e Circle Line (è collegato davvero benissimo e ci si arriva facilmente da qualsiasi parte della città).
  • Orari di apertura e ingresso: Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:50 (chiuso dal 24 al 26 dicembre).
  • Biglietti di ingresso: l’ingresso è gratuito, ma a causa del forte afflusso, soprattutto in determinati periodi dell’anno, è sempre meglio prenotare una fascia oraria per la visita. Eviterete la fila all’entrata. Se siete interessati, potete anche prenotare un’audioguida che vi farà scoprire gli oggetti più interessanti del Museo (ve la consiglio caldamente, è un’esperienza fantastica).
  • Quanto tempo occorre per visitare il Natural History Museum? Questo dipende da voi. Personalmente, non riesco a starci meno di 3 ore, nonostante lo abbia visitato numerose volte. Considerate che, all’interno, ci sono tavole calde e caffetterie (vedi il prossimo punto), quindi spuntini, colazioni e pranzi possono essere tranquillamente consumati all’interno.

Altre info terra terra

  • Cibo: il museo dispone di tre bar e due ristoranti (tra cui il T. Rex Grill nella Zona Verde, che serve hamburger, bistecche e pizza e The Kichen nella Zona Rossa, che serve principalmente panini, piadine e insalate; i caffè sono nelle zone Blu, Arancione e Rossa e servono tutti torte e pasticcini – me la sento di consigliarvi i muffin ai frutti di bosco).
  • Souvenir: ci sono due negozi di souvenir di cui uno all’uscita, al quale non dedicherò neanche un accenno (avendogli dedicato parecchi scontrini della carta di credito).
  • Sicurezza: all’ingresso, borse e zaini sono controllati dalla sicurezza, non portate niente di strano!Guardaroba: c’è un guardaroba all’ingresso in cui lasciare (a pagamento) le borse più grandi, passeggini ecc.
  • Fotografia: si possono fare fotografie per uso personale, ma non sono ammessi treppiedi!
  • Bagni: non so voi, ma per me sono indispensabili. I bagni all’interno del museo sono numerosi e puliti regolarmente. Ci sono zone in cui cambiare bambini, allattare e bagni per disabili.
  • Ascensore: ci sono numerosi ascensori che portano ai piani superiori e inferiori.

Natural History Museum

Natural History Museum: l’edificio

La mia parte preferita, prima addirittura delle incredibili collezioni che contiene, è l’edificio che ospita il Natural History Museum.

Si tratta di una costruzione vittoriana che domina Cromwell Road, per il cui progetto fu tenuta una competizione vinta da Alfred Waterhouse.

L’attuale sede del Museo aprì nel 1881 e noterete le particolarità dell’edificio se guarderete da vicino i mattoni di terracotta che riproducono flora e fauna di specie, sia estinte che viventi.

Una curiosità da sapere sull’edificio è che le specie estinte adornano l’ala est, mentre quelle esistenti l’ala ovest.

Pare che questa separazione sia stata voluta dal soprintendente dell’epoca che rifiutava le teorie evoluzionistiche del suo contemporaneo Charles Darwin, del quale però è presente, all’interno della sala principale del museo, una bellissima statua di marmo – mentre del soprintendente, nessuno si ricorda il nome (Charles 1 – Sovrintendente 0).

Diamante Natural History Museum Londra

The Star of South Africa (83 carati): uno degli oggetti da non perdere al Museo di Storia Naturale di Londra

Museo di Storia Naturale di Londra: cosa vedere

All’interno del Natural History Museum ci sono tantissime curiosità tra le quali perdersi, come la sezione della sequoia gigante vecchia di duemila anni, la parte dedicata alle meteoriti e alle pietre preziose, la parte darwiniana relativa all’evoluzione dell’uomo e quella prettamente “animale” nella quale la taxidermia (un modo elegante per chiamare gli animali impagliati) la fa da padrona, dandoci però la possibilità di vedere animali che non vedremmo mai, alcuni dei quali anche estinti.

Le sale sono interessantissime, non stancano mai, ogni volta c’è qualcosa di nuovo da scoprire e una parte saltata in precedenza da vedere.

Sì, perché il fatto che sia gratis e che si possa vederlo ogni volta che si vuole, dà la possibilità di vedere un poco alla volta, senza che venga mai a noia.

Natural History Museum

Visita al Museo di Storia Naturale: le zone e il percorso

Il Museo di Storia Naturale è suddiviso nelle Zone Blu, Verde, Rossa e Arancione.

La Zona Blu ha esposizioni relative alla diversità della vita sulla Terra; la Zona Verde espone mostre relative all’evoluzione del pianeta; la Zona Rossa si concentra su geologia, vulcani e terremoti e la Zona Arancione è incentrata sul Darwin Center e sui giardini del museo.

Qual è la cosa più preziosa esposta nel Museo di Storia Naturale?

È una domanda complessa, sicuramente la mia risposta cadrebbe nel diamante Star of South Africa (lo vedete nella foto sopra).

Secondo il museo, invece, il reperto più prezioso è probabilmente lo scheletro dell’archaeopteryx, un piccolo dinosauro fossile piumato, di circa 50 centimetri, proveniente da Solnhofen in Baviera.

Era tra gli oltre 1.900 fossili acquistati dal dottor Karl Haberlein nel 1862 per la cifra di 700 sterline.

Il suo valore nella comprensione del processo di evoluzione della specie è incalcolabile.

È uno dei pochi fossili che mostrano effettivamente l’evoluzione in azione e la transizione tra due gruppi di animali completamente diversi tra loro: rettili e uccelli.

Natural History Museum

Sala d’Entrata: lo scheletro di balenottera azzurra

Le meraviglie iniziano non appena mettete piede all’interno della sala principale, la Hintze Hall.

Sopra la vostra testa c’è lo scheletro dell’animale più grande che sia mai esistito sul pianeta Terra: la balenottera azzurra.

È lungo 25 metri ed è composto da 221 ossa.

È chiamato “Hope”, Speranza, come simbolo della capacità dell’umanità di creare un futuro sostenibile.

Fu trovata spiaggiata nelle coste irlandesi nel 1891 e lo scheletro venduto al museo.

Per ripulire tutte le ossa, ci vollero ben dieci mesi!

Prima di Hope, la sala d’ingresso era occupata da Dippy, un esemplare di diplodocus lungo ventisei metri, donato al museo nel 1905 da un magnate americano.

Lo scheletro di Dippy è formato da 292 ossa che venivano pulite ogni due anni dagli specialisti del Museo.

Natural History Museum

Zona blu: dinosauri e mammiferi

Le collezioni nella Zona Blu mostrano la diversità della vita sulla Terra.

Questa parte comprende reperti che riguardano tutti gli esseri che siano mai vissuti sulla Terra: dai dinosauri, agli invertebrati marini, dai pesci agli anfibi, dai rettili ai mammiferi.

Zona Blu in breve:

  • Galleria dei dinosauri, che è la galleria più famosa del museo, con nidi di triceratopo, iguanodonte e la deliziosa maiasaura.
  • Galleria dei mammiferi comprende un po’ di tutto: dal pagolino alla tigre dai denti a sciabola, ai cani da caccia africani.
  • Sala delle Balene: presenta un modello di balenottera azzurra (l’animale più grande della Terra), oltre a mucche di mare e un iracoterio.
  • Galleria acquatica con mostre su serpenti e squali.

Galleria dei dinosauri

La maggior attrattiva del Natural History Museum sono, naturalmente, gli scheletri di dinosauri.

Non pensiate che sia una cosa da bambini, perché è davvero impressionante vedersi davanti T-Rex o triceratopi morti milioni di anni fa.

Non ci sono solo i dinosauri, ma anche una serie di fossili di piante antiche, insetti e rettili marini.

La collezione di dinosauri è stata messa insieme nel corso di molti decenni, con esemplari raccolti da tutto il mondo.

Sono stati trovati in siti famosi come la Formazione Morrison negli Stati Uniti occidentali, il bacino di Nemegt in Mongolia e l’Isola di Wight in Inghilterra.

C’è anche un T-Rex animato (gettonatissimo!) e un gigantesco teschio di triceratopo (il mio preferito!).

L’unica nota negativa della Galleria dei Dinosauri al Natural History Museum sono le decine di scolaresche urlanti che ogni giorno la affollano.

Non lasciatevi scoraggiare, basta che vi allontaniate dalla sala dei dinosauri perché la cacofonia diminuisca.

Natural History Museum

Galleria dei Mammiferi

Il museo ospita un’impressionante collezione di mammiferi impagliati, che offre uno sguardo sul variegato mondo della vita animale.

Dal gigantesco elefante al minuscolo toporagno, la collezione mette in mostra gli incredibili adattamenti e i processi evolutivi che hanno plasmato queste creature nel corso della loro evoluzione.

I mammiferi esposti al museo sono arrivati ​​​​attraverso vari mezzi, comprese spedizioni scientifiche o donazioni private.

Natural History Museum

Zona verde: Minerali e pietre preziose

Un altro punto forte delle mostre permanenti del museo è la Galleria dei Minerali, che mette in mostra un’incredibile varietà di minerali e pietre preziose provenienti da tutto il mondo.

Si possono vedere gemme rare e preziose (diamanti, smeraldi e zaffiri), oltre a minerali unici e insoliti, come geodi di ametista e meteoriti.

Zona Verde in breve:

  • Galleria Creepy Crawlies, che presenta una colonia di formiche tagliafoglie vive, un modello di termitaio e mostre su insetti, ragni e crostacei.
  • Galleria dei rettili marini fossili, che include coccodrilli del Giurassico e un ittiosauro. Questa galleria ha anche il calco dello scheletro del gigantesco bradipo terrestre.
  • Galleria Fossili dalla Gran Bretagna che contiene testimonianze della vita più antica in Gran Bretagna, inclusi fossili dell’inizio dell’era Paleozoica e mammiferi che vagavano per tutta la Gran Bretagna 65 milioni di anni fa.
  • Galleria Investigate, per bambini dai 5 ai 14 anni, con esposizioni interattive ed esemplari che i bambini possono toccare.
  • Galleria degli Uccelli, con presenta due piccioni migratori estinti.
  • The Treasures in the Cadogan Gallery, con alcuni dei reperti più apprezzati del museo, tra cui Guy il gorilla, che visse allo Zoo di Londra fino al 1978; uno scheletro del dodo estinto (anche questo tutte le volte lo devo vedere!); un teschio di Neanderthal; una rara prima edizione di On the Origin of Species di Charles Darwin e la conchiglia Nautilus scolpita di Sir Hans Sloane.
  • The Vault, che contiene minerali preziosi e unici tra cui un meteorite proveniente da Marte, una pepita d’oro cristallizzata, ametista e smeraldi.

Natural History Museum

Zona Rossa: la Sala della Terra

La Zona Rossa si concentra sulle scienze della terra: geologia, vulcani e terremoti, ma riesce comunque ad avere alcuni reperti che sarebbero più adatti alle altre zone, come uno scheletro di stegosauro che ti aspetteresti di trovare nella galleria dei dinosauri.

Zona Rossa in breve:

  • Sala della Terra con minerali e, cosa interessante, uno scheletro di stegosauro.
  • Galleria dei Vulcani e Terremoti con un simulatore di terremoti, una tuta resistente al calore e un localizzatore di vulcani e terremoti.
  • Galleria Restless Surface, dove puoi imparare come si formano i fiumi e vedere anche una stalagmite gigante e un fulmine ghiacciato.
  • Galleria From the Beginning, che raffigura le origini dell’universo e la prima vita sulla Terra.
  • Galleria Lasting Impressions che presenta un frammento di 3,5 tonnellate del meteorite di Cranbourne (frammenti più piccoli dello stesso meteorite sono esposti al Museo di Melbourne in Australia), oltre a campioni di bambù che possono crescere di 1 m (3⅓ piedi) al giorno e licheni che crescono può vivere fino a 10.000 anni.

Natural History Museum

Terremoti e Vulcani

La Earth Hall del Museo di Storia Naturale è una collezione che mostra i processi dinamici e complessi che modellano il nostro pianeta. Ci si arriva attraverso una scala mobile che attraversa il centro della Terra!

Si possono vedere i meccanismi interni della nostro pianeta, le forze che causano i terremoti e la furia dei vulcani.

Con queste collezioni, la scienza che studia i terremoti, le forze che li provocano, come vengono misurati e il loro impatto sulle comunità è molto più chiara.

Sono in mostra anche i diversi tipi di vulcani: da quelli “a scudo” ai coni di cenere, è affascinante scoprire il ruolo che svolgono nel modellare la superficie terrestre.

La Sala della Terra offre un’opportunità unica, che abbiamo noi non scienziati, di approfondire il funzionamento interno del nostro pianeta e comprendere le forze dinamiche che modellano il nostro mondo.Natural History Museum

Roccia lunare

Questa roccia è un pezzo della superficie lunare, raccolto durante la missione Apollo 17 nel 1972.

È una testimonianza dei risultati dell’esplorazione umana e delle incredibili scoperte scientifiche che sono state fatte sul nostro vicino più vicino nello spazio.

La roccia lunare conservata al Museo di Storia Naturale è solo uno dei tanti campioni riportati sulla Terra dalle missioni Apollo.Natural History Museum

Zona arancione Piano terra

Darwin Center

Il Darwin Center è la sede del museo in cui lavora gran parte del personale scientifico.

È un’istituzione straordinaria, dedicata allo studio e alla conservazione della natura.

Prende il nome dal famoso naturalista Charles Darwin, la cui statua si trova sulla sommità di una delle scalinate del Museo.

Il Darwin Center è diviso in due sezioni: una che ospita milioni di esemplari conservati nella formaldeide (tra cui un polipo, un pipistrello vampiro e un rospo gigante); la seconda che ospita esemplari “secchi” tra cui farfalle, ragni e scarafaggi.

Una delle cose che preferisco osservare in questa parte, riguarda il funzionamento interno del museo stesso. Si può vedere il processo di preparazione e catalogazione degli esemplari.

Nature Discovery Garden

Il Nature Discovery Garden comprende esemplari viventi come uccelli, api, insetti e pecore. È aperto solo da aprile a inizio novembre.

È stato inaugurato recentemente, nel luglio 2024, e ospita parte della fauna selvatica presente nel centro di Londra.

Dei giardini fa parte anche l‘Evolution Garden, che ripercorre anche la storia della vita sulla Terra, dai dinosauri a oggi.

I giardini ospitano anche un Diplodocus in bronzo e offrono visite guidate ed eventi gratuiti durante i quali interagire con la natura nel cuore di South Kensington.

Mostre temporanee del Natural History Museum

Il museo ospita anche un programma di mostre temporanee. Alcune di queste mostre comportano un costo di ammissione aggiuntivo.

Il Natural History Museum si finanzia infatti o grazie alle mance dei visitatori (all’ingresso si trova una teca di vetro nella quale inserire i soldi) o attraverso le temporary exibitions, le mostre temporanee a pagamento, di altissima qualità.

Qualche anno fa vidi una mostra sui Mostri degli Abissi e vi assicuro che le sette sterline furono spese bene.

Altre cose da vedere al Museo di Storia Naturale di Londra

  • Sezione del tronco di una sequoia gigante sopra la galleria degli uccelli
  • Un uovo di pinguino imperatore riportato dal viaggio in Antartide di Scott
  • Simulatore di terremoto che replica il terrificante terremoto del 1995 in Giappone
  • Calamari giganti nella collezione “dietro le quinte” del Darwin Center

Cosa vedere nei dintorni del Museo di Storia Naturale di Londra

Nei dintorni del Museo, potete vedere:

Il museo è a South Kensington, una delle zone di Londra che preferisco. Leggete il mio itinerario di 4 giorni a Londra o cosa fare a Londra quando piove.

Dove dormire nei dintorni del Natural History Museum

In alternativa, date un’occhiata agli altri hotel a South Kensington o leggete il mio post su Dove dormire a Londra.

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Siete mai stati al Natural History Museum? Qual è il vostro museo preferito di Londra?

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Questo post è stato scritto da:

Francesca

Francesca

La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".