Quando penso a Barcellona, la prima cosa che mi viene in mente è Antoni Gaudì. L’architetto catalano ha impresso il suo segno in modo talmente potente nello skyline della città, che non è possibile visitarla senza ammirare almeno una delle sue opere, anche solo da lontano.
È difficile non rimanere affascinati dal suo stile, dalle sue forme e dalle sue creazioni.
Se cercate on line cosa vedere nella capitale della Catalogna, le opere di Gaudì salteranno fuori da ogni parte.
Case private, cattedrali, parchi pubblici.
In questo post vi indico quali sono le 5 opere di Gaudì a Barcellona che non dovete assolutamente perdere secondo me.
Sono tutte a distanza abbastanza ravvicinata tra loro; se avete voglia di camminare, è possibile anche fare dei tour a piedi a caccia del modernismo catalano.
Iniziamo con la mia opera preferita in assoluto.

1. La Sagrada Familia
La cattedrale di Barcellona è l’opera più famosa, la più ambiziosa e quella che Gaudì non vide mai completa. Morì infatti ben prima di completarne la costruzione.
La Sagrada Familia è una creazione non solo gigantesca dal punto di vista del volume, ma anche dal punto di vista delle allegorie e dei significati. Non c’è un solo centimetro quadrato della cattedrale che non sia dedicato a Dio, a suo Figlio e alle creature della Terra.
È un autentico trionfo.
La Sagrada Familia sarà completata nel 2026, esattamente 100 anni dopo la morte del suo architetto. Attenzione però perché è sempre molto affollata; il consiglio è di acquistare un biglietto saltalafila o fare un tour per piccoli gruppi.
Dove si trova: Carrer de Mallorca, 401.

2. Casa Batlló
La casa più famosa che Gaudì rimodellò, secondo i suoi canoni estetici, è stata dichiarata Patrimonio UNESCO nel 2005.
Deve il suo nome al proprietario, che incaricò l’architetto di creare un edificio del tutto unico tra le facciate del Paseo de Gracia. Si chiamava Josep Batllò i Casanovas e chiaramente ottenne quello che voleva.
La casa con il drago sul tetto è davvero unica al mondo. Dopo anni di restauro si può finalmente ammirarla in tutto il suo coloratissimo splendore.
Dove si trova e orari: Casa Battlò è aperta tutti i giorni dalle 9 del mattino alle 9 di sera. Si trova al numero 43 del Passeo de Gràcia. Sul sito ufficiale trovate tutte le informazioni sui biglietti.

3. Casa Milà (La Pedrera)
Subito dopo aver completato Casa Battlò, Gaudì si mise a lavoro su un altro edificio che si affaccia sul Paseo de Gracia: Casa Milà, detta la Pedrera.
Anche in questo caso, l’incarico arrivò direttamente dal proprietario, Pere Milà i Camps. Anche lui ottenne esattamente ciò per cui aveva pagato; la Pedrera è Patrimonio UNESCO.
Ho parlato qui della mia visita alla Pedrera (che vuol dire la cava di pietra – un nome dispregiativo dato dagli abitanti di Barcellona non appena fu mostrata la facciata al pubblico), per cui non mi dilungo oltre.
Dove si trova e orari: Paseo de Gracia numero 92; è aperta tutti i giorni dalle 9 del mattino alle 8.30 di sera. Andate sul sito ufficiale per ulteriori informazioni e prenotazioni (consigliate!).

4. Parc Güell
Parc Güell è il parco pubblico più spettacolare che vedrete mai, non è possibile non visitarlo mentre si è a Barcellona. Prende il nome da Eusebio Güell, l’imprenditore che finanziò il progetto.
Questo parco è la perfetta integrazione tra costruzioni e natura, con le sue forme sinuose, colorate, le cave costruite che sembrano di roccia naturale. È patrimonio UNESCO dal 1984.
L’accesso al parco è gratuito, ma per visitare la parte monumentale bisogna pagare il biglietto. È possibile anche acquistare i biglietti salta-fila.
Dove si trova: Barrio Gràcia

5. Casa Vinces
Casa Vinces è la prima casa privata a essere stata progettata e realizzata da Gaudì, ma curiosamente è stata una delle ultime ad aprire ai visitatori.
È stata successivamente rimaneggiata da un altro architetto, il quale, prima di effettuare qualsiasi modifica, fece approvare il progetto a Gaudì.
Si trova nel Barrio Gràcia, come Parc Güell e in questo post vi ho parlato di tutto quello che c’è da sapere di Casa Vinces.
Dove si Trova: Barrìo Gracia, Calle de les Carolines numero 20.

Gaudì: morte di un genio.
Se c’è una cosa di Gaudì che mi ha sempre colpito, più di altre, è la sua morte.
Infatti una sera, mentre stava uscendo da una lunga giornata di lavoro alla Sagrada Familia, fu investito da un mezzo (pare fosse un tram, ma le voci sono incerte). Essendo vestito con abiti poveri e non avendo documenti con sé, nessuno lo aiutò. Fu portato in ospedale con grave ritardo e internato nel reparto dei poveri. Gli furono prestate poche cure, proprio perché tutti credevano si trattasse di un senzatetto (come se un senzatetto meritasse quel genere di trattamento).
Quando fu riconosciuto per chi realmente era, fu troppo tardi.
Antoni Gaudì, genio e architetto, morì a Barcellona il 10 giugno del 1926, dopo tre giorni di agonia. Fu sepolto all’interno della Sagrada Familia, con il permesso del papa. Questo il suo epitaffio:
Antoni Gaudí Cornet. Da Reus. All’età di 74, uomo dalla vita esemplare, e straordinario artigiano, autore di quest’opera meravigliosa, la chiesa, perì religiosamente a Barcellona nel decimo giorno del giugno 1926: da questo momento innanzi le ceneri di un così grandioso uomo attendono la resurrezione dei morti. R.I.P.
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Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l’ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d’arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de “I Cassiopei (biografie non autorizzate) e “Storia di Biagio”.
Meravigliosa Barcellona, è stata la meta di uno dei primi viaggi che io e Luca abbiamo fatto insieme e ovviamente le opere di Gaudì mi affascinarono tremendamente! Purtroppo però non ho visitato nè Casa Milà, nè Casa Vinces… Quindi penso proprio che non mi dispiacerebbe tornare a fare un giro da quelle parti. Ma d’altro canto, ora come ora, non mi dispiacerebbe un giro a prescindere dalla destinazione! 😛
Non conoscevo le circostanze della morte. Che tristezza davvero. Con l’eccezione di Casa Vinces, ho visitato tutte le creazioni di Gaudì di cui parli. Trovo straordinaria la Sagrada Familia, ma credo che l’edificio più bello in assoluto sia Casa Batllò.
Le ho potute ammirare tutte, tranne Casa Vinces. Le trovo stupende e assolutamente uniche! Mentre non avevo assolutamente idea di come Gaudí fosse morto. Che storia triste. Fa pensare…
Fece davvero una brutta fine per un’artista che aveva consacrato il suo genio a Barcellona. Non conoscevo i dettagli della sua morte. Sicuramente però continua a vivere grazie alle sue grandiosi opere. Casa Vinces è forse quella meno nota, infatti non ne avevo ancora sentito parlare.
Adoro così tanto Barcellona che ci tornerei mille volte!
Casa batlò all’interno mi ha fatto innamorare…
La sagrada familia mi ha lasciato senza parole:è qualcosa di unico
Volutamente non sono mai stata al Parc Guell. Ogni volta mi lascio qualcosa da fare la prossima volta che tornerò perché so sempre che ci sarà un’altra volta
Allora ti manca da vedere anche Casa Vinces!
Davvero incredibile come un tale genio sia stato praticamente abbandonato in punto di morte. Come dici anche tu, non che un senzatetto lo meritasse. A riprova che l’aiuto, e soprattutto le cure mediche, non si dovrebbero negare mai a nessuno e in nessun caso!