L’architettura non è altro che l’organizzazione della luce.

Antoni Gaudì

Durante un weekend a Barcellona, visitare le opere di Antoni Gaudì è non solo obbligatorio, ma anche impossibile da non fare. Il genio catalano ha infatti trasformato per sempre la città, aprendola al modernismo e alla sua visione dell’architettura.

Casa Vicens a Barcellona è una delle ultime case private, progettate da Gaudì, ad aver aperto al pubblico.

Ma quali sono le cose da sapere prima di visitare Casa Vicens?

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Dove si trova Casa Vicens e come arrivare

Casa Vincens si trova in uno dei quartieri più autentici di Barcellona, Gracia, in Carrer de les Carolines numero 20-26.

Il modo più veloce per arrivare a Casa Vinces è con la metro. Ecco gli stop più prossimi:
-> fermata Fontana, servita dalla linea L3;
-> fermata Lesseps, servita dalla linea L3;
-> fermata Joanic, servita dalla linea L4.

Casa Vicens a Barcellona: Biglietti e Orari

Biglietti

I biglietti per Casa Vicens possono essere acquistati in loco, alla biglietteria oppure online.

Noi abbiamo preferito questo secondo modo. Anche se è ancora poco conosciuta dal turismo di massa, è sempre più inclusa nei tour a tema Gaudì a Barcellona, e non abbiamo voluto rischiare di non entrare.

Biglietto salta-fila: include anche un’audioguida, utilissima e molto dettagliata.
Se invece vi interessa approfondire, date un’occhiata a questo tour guidato, che include anche il biglietto d’accesso.

Orari di apertura

Casa Vicens è aperta:
– da aprile a ottobre tutti i giorno dalle 10:00 alle 20:00;
– da novembre a marzo: lunedì dalle 10:00 alle 15:00; da martedì a domenica dalle 10:00 alle 19:00.

Ci sono dei giorni in cui, però, può essere chiusa per manutenzione. È sempre meglio controllare sul sito ufficiale, prima di programmare qualcosa.

Visitare Casa Vicens a Barcellona: 5 cose da sapere

1: La storia della prima casa di Gaudì

Casa Vicens è stata la prima commissionata ad Antoni Gaudì: inizia tutto da lei.

Manuel Vicens, un intermediario di borsa, la commissionò all’architetto catalano, allora 31enne, nel 1883. È stato il primo edificio di Gaudì a Barcellona. Era stata progettata per essere una residenza di campagna. Quello che infatti è adesso il Barrio Gracia, era allora in piena campagna, a circa 20 minuti dal centro di Barcellona.

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Nel 1899 Casa Vicens fu acquistata da un’altra famiglia, che la trasformò grazie all’architetto Serra de Martinez. Il quale però, prima di presentare il progetto alla famiglia, lo fece approvare da Gaudì stesso.

Nel 2014 fu acquistata da MoraBanc che l’ha trasformata nella casa-museo che vediamo oggi (rendiamo grazie a MoraBanc!)

Dal 2005 è Patrimonio UNESCO.

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2: Architettura modernista

L’architetto modernista catalano la costruì con questo misto di stile mudejar (moresco), con tecniche catalane, islamiche e giapponesi. Il giardino era stato progettato da Gaudì molto più grande e prevedeva una cascata, una fontana circolare e un gazebo. Il terreno intorno alla casa però è stato progressivamente ridotto e venduto per la costruzione degli edifici (orribili) che si vedono ora.

Qualcuno, ha fatto un sacco di soldi, povero Gaudì!

3: Foglie di palma nana everywhere!

L’inferriata esterna riproduce le foglie di palma nana, un elemento decorativo che si trova anche all’interno della casa. Fu spostata nel corso del tempo fino a recintare l’intera proprietà, ma oggi è stata posizionata di nuovo di fronte all’entrata principale.

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Sporge dalla casa la famosissima “tribuna”, una specie di patio coperto con panchine in legno, il cui soffitto è ricoperto ancora una volta da trompe d’oeil che riproduce le foglie di palma nana.

Durante la visita, si può sostare comodamente in tutti i terrazzi e patii coperti, per respirare la vera atmosfera di Casa Vinces.

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4: La sala fumatori

La sala fumatori è il vero gioiello della casa. È stata sottoposta a un lungo processo di restauro, per renderle di nuovo giustizia e far riapparire i colori e gli intarsi originali.

Tutti questi “nidi” che si vedono, sono di cartapesta! Le lampade sono in stile islamico e le finestre si aprono sul giardino sul retro.

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La luce è davvero stupenda!

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5: Rivoluzione in architettura con soluzioni nuove

Casa Vicens è stata una delle prime ad avere l’acqua corrente in tutta Barcellona!

Si vede dai bagni (che vorrei anche a casa mia!).

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Con una scelta rivoluzionaria per l’epoca, Gaudì eliminò i corridoi che sprecavano spazio e creò invece dei vestiboli esagonali che si aprivano sulle varie stanze del piano terra e del primo piano.

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Il tetto è il primo che Gaudì creò e che fosse accessibile a tutti.

Una specie di enorme terrazzo solare dal quale godersi la vista su Barcellona. Le varie torri e cupole sono ancora una volta di evidente influenza islamica.

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Casa Vicens: dove si trova e come ci si arriva

Si trova in quello che adesso è il centro di Barcellona, nel Barrìo Gracia, Calle de les Carolines numero 20. Si tratta di un quartiere popolare, molto carino, nel quale si respira autentico catalano.

Pieno di abitazioni e piazzette assolate dove la domenica si mangia all’aperto. È fuori dalle rotte turistiche, ma vi consiglio caldamente di visitarlo.

Si arriva comodamente con la metro L3, la fermata più vicina è Fontana.

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Casa Vicens: biglietti e durata della visita

Casa Vicens è aperta da pochi anni ai visitatori, per cui non troverete tanta file come, ad esempio, a casa Battlò o alla Sagrada Familia. Il mio consiglio è comunque di acquistare i biglietti via internet anche poche ore prima della visita. Eviterete brutte sorprese!

La durata della visita è di circa un’ora. Ci impiegherete qualche cosa in più se usufruirete di una visita guidata. Altrimenti fatevi dare all’ingresso uno dei volantini in italiano e il gioco è fatto.

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Francesca

Francesca

La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".