In questo post vi parlerò di cosa fare a Seoul con i bambini.
Seoul è una città incredbile, sospesa tra un futuro nell’ipoer galassia e un passato amatissimo e venerato dalla società moderna.
Viaggiare a Seoul con i bambini è facilissimo, ci sono numerose attrazioni previste per i più piccoli, che divertiranno anche i più grandi.
In nessun’altra città che ho visto al mondo mi è capitato di trovare un livello di attenzione per i bambini alto come quello che abbiamo trovato a Seoul.
Ogni museo per adulti ha anche un’area interamente dedicata ai bambini (Children’s museum) e niente è lasciato al caso.
Dopo avervi indicato 7 cose da non perdere a Seoul, inoltriamoci nel fantastico mondo che la capitale della Corea ha in serbo per i bambini.
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Indice
Seoul Children’s Museum
A causa delle restrizioni per il covid, al momento in cui siamo andati noi l’ingresso era consentito solo su prenotazione.
Indicato per bambini piccolissimi e fino ai primi anni di elementari.
Tantissime attività di manipolazione, tessere di legno, pannelli illuminati, ombre, lavagne touch per disegnare, video interattivi e molto altro.
Era chiusa purtroppo la parte relativa ai vestiti per i travestimenti, a causa del contagio pandemico.
C’è un’area interamente dedicata a questa attività, con tanto di mini palcoscenico e finta video camera. Ma di sicuro è stata aperta di nuovo.
C’è la zona del cantiere edile dove i bambini possono collaborare per costruire una casa, con tanto di gru per portare i mattoni al piano superiore.
L’area con i giochi da fare con l’acqua aveva accesso calmierato, per consentire ai bambini di giocare in sicurezza.
Ad ogni bambino viene fornita una scamiciata impermeabile e tra un turno e l’altro vengono tutte lavate in lavatrice. L’efficienza coreana a volte è sconcertante!
Quest’area e quella dedicata al suono sono state quelle che hanno maggiormente catturato l’attenzione di nostro figlio.

Gwacheon National Science Museum
Questo museo è bello per i bambini, ma anche per i grandi.
La scienza viene sviscerata in ogni suo aspetto e ai bambini vengono offerte centinaia di macchine che simulano tutto ciò che possa venirvi in mente: campi magnetici, fonti di energia, robotica, terremoti (con tanto di simulatore), tornado, dinosauri, animali, insetti, come nasce un’onda e chi più ne ha più ne metta.
Per i terremoti c’era un’attività tanto semplice quanto disarmante: su quattro postazioni diverse erano a disposizione dei bambini delle costruzioni rigide e altre flessibili (con molle) che dovevano utilizzare per costruire una qualsiasi struttura.
Azionando il tavolo questo vibrava simulando una scossa di terremoto e mostrare ai bambini quale fosse la struttura più resistente in caso di sisma.
Nota di costume: capita che i bambini coreani abbiano un insetto in casa (una cavalletta, un cervo volante…).
Nell’area dedicata agli insetti c’erano cervi volanti e camole vivi a disposizione dei bambini. Nessun bambino si allontanava schifato ma, anzi, giocavano con loro come fossero criceti.
Il museo è davvero grande, c’è anche una bellissima zona esterna, consiglio di arrivare all’apertura per avere il tempo di godere di ogni area del museo con le giuste energie.
All’interno è presente anche un ristorante ben attrezzato per le famiglie e con molta offerta di cibo a costi contenutissimi.
Noi siamo stati dentro dalla mattina alle 10 fino a pomeriggio inoltrato.
per bambini: 3 luoghi imperdibili
Insadong è una zona di Seoul che amo molto, piena di negozietti, ristoranti carini e viuzze in cui curiosare.
È il quartiere perfetto per iniziare a esplorare Seoul e avere un assaggio concreto di quella che è la cultura coreana.
Con nostro figlio abbiamo visitato tre posti davvero insoliti per noi italiani.
#Colorpool Museum
Il #colorpool Museum è un posto super colorato e super instagrammabile.
Noi lo abbiamo visitato subito dopo pranzo ed eravamo completamente da soli, quindi ci siamo sbizzarriti con foto e giochi scemi.
Di cosa si tratta? Onestamente è difficile da spiegare.
I colori fanno da filo conduttore tra le varie sale di questo museo, in cui divertirsi e scattare foto.
Si inizia con una mega vasca di palline rosa con tanto di scivolo e trampolino per fare i tuffi! Diciamo che questa è stata la motivazione che ci ha indotto a entrare, perché una cosa così figa non l’avevamo mai vista.
Seguono stanze con vasche più piccole, un unicorno, una fetta di cocomero appesa al soffitto…
Proprio nella stanza dell’anguria, un dipendente gentilissimo si è offerto di farci delle foto. Decisamente una delle foto più instagrammabili che io possieda.
Un posto piacevole in cui trascorrere il proprio tempo in serenità. Certo non so quanto possa essere divertente se pieno di gente, noi in questo siamo stati molto fortunati.
- Dove si trova il #colorpool Museum: 6F Ahnyoung Insadong 49 (se arrivate in metro: Anguk Station Exit 6, Jonggak Station Exit 3-1).
- Orario del #colorpool Museum: aperto tutti i giorni dalle 10 alle 21 (ultima entrata 20.20).
Poopoo Land
Durante la nostra quarantena a Seoul, la sera, a volte, vedevamo la tv coreana, pur non capendo nulla; certi programmi attiravano sempre la nostra curiosità e quella di nostro figlio.
Siamo così capitati in una versione coreana di S.o.s. Tata e nella puntata ci è sembrato di capire che il bambino avesse difficoltà a fare… la cacca.
Tra le soluzioni proposte, ci fu quella in cui al bambino fu fatto visitare il Museo della Cacca: Poopoo Land.
Mentre mio figlio si sbellicava dalle risate, io mi sono chiesta se potesse realmente esistere un luogo del genere e… esiste davvero!!!
Per la precisione in Corea del Sud ce ne sono due: uno a Seoul e uno a Busan.
Potevamo perdercelo?
Si trova al piano -1 del duty free SM, usate questo come riferimento per trovarlo, perché diversamente non è facile da individuare.
Il museo è super kawaii, ci sono molti sfondi per realizzare foto decisamente inusuali (tipo con la testa in un water o in un tombino). Un modo originale di smitizzare la cacca e renderla friendly e non disgustosa.
C’è anche un percorso carino attraverso il quale si entra nella bocca di un cagnolino e si fa un percorso che simula la digestione.
La parte dell’intestino è creata con dei mega gonfiabili lungo i quali bisogna passare. È davvero divertente.
Alla fine del percorso, inutile dirlo, si esce dal sedere del cagnolino (la cacca siamo noi!).
Alla fine ci sarebbe anche una finalità educativa, perché non è cosa usuale poter vivere la simulazione, per quanto approssimativa, della digestione.
Di solito però i bambini sono troppo impegnati a ridere a crepapelle.
- Dove si trova: B1, Hana Building numero 41.
- Orari: aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20.
RunningMen
Attaccato al Poopoo Land c’era questo strano posto preso d’assalto da bambini coreani.
Come rinunciare? Ci hanno dato un bracciale a testa e un’ora di tempo in cui avremmo dovuto collezionare più punti possibili.
La parte bella è che i punti si collezionano con prove, per lo più fisiche, a tempo.
Correre velocissimi per 30 secondi, simulare il salto della corda, fare percorsi al buio… tutto ovviamente all’insegna della tecnologia.
Faticoso ma divertente! Perfetto per passare del tempo a Seoul con i bambini.
Al termine dell’ora, il punteggio ottenuto (che viene memorizzato dai bracciali con cui si attiva anche ogni singolo gioco) viene conteggiato all’uscita e dà diritto a un piccolo premio.
Noi abbiamo vinto una spilletta per uno (che credo sia il premio base).
- Dove si trova: B1, Hana Building numero 41.
- Orari: aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20.
Lotte World
Il Lotte World è un grande complesso ricreativo di Seoul.
Comprende quello che credo sia il più grande parco a tema al chiuso del mondo: il Lotte World Adventure; un parco all’aperto chiamato Magic Island (un’isola artificiale in un lago); un centro commerciale (anche se definirlo così mi sembra davvero limitativo, visto che al suo interno ha anche un acquario, il Lotte Aquarium); un hotel di lusso; un museo di cultura tradizionale coreano; strutture sportive e cinema.
Noi ci siamo stati ini numerose occasioni: è perfetto come attività da fare a Seoul con i bambini.
Ma anche i grandi si sono parecchio divertiti!
Lotte World Adventure
La prima volta che ho visto il Lotte World Adventure è stato quando, 4 anni e mezzo fa, ci siamo affacciati al suo interno per entrare nel Pororo Park, del quale vi parlo più avanti.
Da allora non mi sono mai tolta dalla testa la sensazione di stupore provata quando ho visto delle mongolfiere muoversi sul soffitto di questo mega parco al chiuso. Il parco si sviluppa su 4 piani.
Nel più basso la fa da padrona una gigantesca pista di pattinaggio su ghiaccio.
Gli altri piani si sviluppano intorno, lasciando sempre aperta la visuale sulla pista sottostante. Sul soffitto, al quarto piano, vi attendono le mongolfiere per mostrarvi dall’alto tutta la magnificenza di questo parco.
Magic Island è ormai ufficialmente collegata al Lotte World Adventure e un percorso pedonale vi conduce facilmente in questa estensione del parco (dall’alto della Lotte Tower si vede benissimo).
Cos’è il Lotte Adventure World
Nonostante sia un parco al chiuso non mancano le montagne russe, con tanto di giro della morte. I giochi di questo tipo si sviluppano poi anche nella parte esterna.
L’offerta di cibo e gadget è pressoché infinita e i prezzi non sono proibitivi come temevamo.
Non tutti i giochi sono visibili finché non si entra dentro. Sono un po’ a sorpresa. In alcuni casi questo è positivo, ma in altri ci avrebbe fatto comodo capire meglio prima di cosa si trattasse.
Magari era indicato nei cartelli in coreano, ma l’assenza di traduzione in inglese non aiuta. C’è un’area interamente attrezzata con set fotografici per consentire a chi vuole di scattarsi foto con il cellulare e selfie.
I ragazzi coreani adorano questo tipo di intrattenimento, anche fuori abbiamo visto tantissimi locali adibiti a set per i selfie, e anche noi ci siamo fatti coinvolgere da questa attività.
Devo dire che ci siamo divertiti molto.
Info pratiche per il Lotte Adventure World
Al momento del nostro accesso al parco, il biglietto prevedeva uno sconto del 20%, poiché a causa del covid alcune attrazioni sono state chiuse e in altre i tempi di attesa sono un po’ più lunghi, visto che tra un giro e l’altro gli operatori sanificano le postazioni.
Complessivamente abbiamo speso circa 90 Euro per due adulti e un bambino sotto i sei anni, direi in linea con il costo dei parchi a tema di tutto il mondo. Noi siamo andati in mezzo alla settimana, in un periodo in cui i turisti a Seoul sono davvero pochi, quindi le file non sono state un problema.
Pro e contro del LOTTE ADVENTURE WORLD di Seoul
Pro è senza ombra di dubbio il fatto che trattandosi di un parco (prevalentemente) al chiuso il meteo non è un problema, anzi.
Noi abbiamo scelto di andare proprio in una giornata piovosa per fare qualcosa di diverso.
Considerato anche che a Seoul d’inverno può fare molto freddo, di sicuro la scelta di questo parco al chiuso è ottimale.
L’unico grande contro, per me, però è proprio che essendo al chiuso, pur nella quasi immensità della struttura, ad un certo punto ho sentito proprio il desiderio di aria vera.
Anche i suoni, seppure noi siamo andati in una giornata di calma, rimbombano rendendo un po’ fastidioso trascorrere tanto tempo dentro.
Nel complesso, abbiamo trascorso una giornata davvero piacevole, siamo tornati bambini e io ho potuto finalmente fare quel giro in mongolfiera che sognavo da anni.
Lotte World Aquarium
Il biglietto per il Lotte Aquarium costa 20.000 won per gli adulti e 18.000 per i bambini (circa 42 euro in totale). Ma c’è anche la possibilità di acquistare il biglietto combinato per l’acquario e il parco Lotte World.
So che gli acquari, al pari degli zoo, sono considerati da molti dei luoghi di prigionia per gli animali.
Io non sono totalmente d’accordo.
In alcuni posti la finalità scientifica è evidente (penso agli acquari di Genova e Valencia ad esempio).
D’altra parte che ci siano ormai tanti animali nati in cattività e altrettanti in pericolo per la distruzione del loro habitat naturale temo sia una cosa nota a tutti.
L’uomo è il problema.
Inoltre, questi posti, fanno delle ricerca scientifica e dei progetti di salvaguardia dell’ambiente un vanto e i progetti promossi sono spesso importanti.
So che in un mondo perfetto gli animali vivrebbero liberi e al sicuro nello spazio che madre natura ha assegnato loro, ma non serve certo che sia io a dirvi che lì fuori la perfezione è immensamente lontana dalla realtà.
Tutto questo per dire che secondo me acquari e bioparchi di ottima qualità non sono da condannare a prescindere. Ma è una mia idea personalissima.
Ora però veniamo al Lotte World Aquarium.
Lotte World Aquarium a Seoul: perché non mi è piaciuto
Il percorso dentro il Lotte World Aquarium inizia con una parte dedicata ai pesci di questa zona asiatica del mondo.
Poi si passa alle grandi vasche percorrendo un tunnel sotto l’acqua e si accede alla vasca con il beluga.
Più che un acquario mi è sembrato una attrazione da centro commerciale. Un posto che non fatico a definire kitchs.
Le piante dentro le vasche sono spesso finte.
E non finte-simili a quelle reali, ma finte-finte: fiori fucsia, mazzetti di fioriture colorate, foglie messe lì così, tanto per fare verde. Non a caso il commento di nostro figlio (6 anni) è stato “Ma dai! Queste piante sono tutte finte!”
Che senso ha un posto del genere se non fa nemmeno lo sforzo di ricreare habitat il più possibile simili a quelli reali?
Una zona non troppo piccola è destinata a far mangiare i pesci.
Avete letto bene.
Con 2.000 won in più (1,50 euro) i bambini possono prendere dei mini biberon con cui dar da mangiare alle carpe, oppure comprare delle palline contenenti cibo da mettere nelle vasche dei pesci.
Sfugge il senso (se non strettamente economico) di una offerta del genere che nulla insegna ai bambini. Anzi.
Nella sala delle meduse un tavolo con touch screen offre un gioco la cui finalità è schiacciare le meduse. Ma fate sul serio???
Poi c’è la vasca con il beluga che si può vedere da due piani differenti.
E non ci posso fare nulla, ma i beluga sono in assoluto gli animali che mi mettono maggior tristezza in un acquario.
A chiudere con la mercificazione degli animali, nello shop a fine percorso si possono acquistare mini vaschette con il pesciolino (vivo) dentro.
Più horror di così…
Cosa si salva del Lotte World Aquarium
Grazie al cielo qualcosa si salva e fossi io a gestire l’acquario punterei tutto su questo.
Ci sono una serie di “vasche-gioco” molto carine per i bambini.
Un sottomarino in cui i bambini di possono infilare per vedere i pesci dagli oblò. Un piccolo tunnel da fare a quattro zampe.
Uno scivolo senza pesci, ma in cui si entra in un tubo con l’acqua tutto intorno che scorre.
Giochi di specchi e luci, angoli dove i bambini possono confrontare la loro altezza con quella degli animali. C’è anche un’ampia area gioco davanti alla vasca dei pinguini a tema artico che è davvero carina (quando siamo andati noi la stavano sanificando).
Ecco, alla fine questa è la parte che mio figlio, ma anche gli altri bambini apprezzavano di più ed questo forse l’aspetto che prediligerei.
Una dimensione ludica, visto che quella scientifica mi sembra troppo distante, ma rispettosa degli animali che vengono coinvolti.
Lotte Tower
La Lotte World Tower a Seoul è, con i suoi 555 metri e i 123 piani, il quinto edificio più alto al mondo, il più alto dell’intera Corea del Sud e il terzo più alto dell’Asia.
È uno dei simboli di Seoul e, vista da sotto, sembra davvero toccare il cielo.
Una mattina finalmente priva di pioggia, abbiamo deciso di salirci e vedere che effetto facesse il mondo da lassù.
Entrati nella hall della Lotte World Tower, bisogna scendere al piano inferiore alla ricerca della biglietteria per la Seoul Sky.
La troverete facilmente perché è tutto ben segnalato.
Seoul Sky
Il biglietto per salire in cima al grattacielo più alto di Seoul non è economico: 27.000 won gli adulti e 23.000 i bambini, per un totale di circa 60 euro.
Al momento della nostra visita, complice la vita a Seoul durante la pandemia di covid, non c’era fila.
Ci sono controlli con termoscanner e richiesta di sanificazione delle mani e anche controlli di sicurezza per gli zaini.
Prima di arrivare all’ascensore, si scende ancora e si attraversa una bella area dove vengono proiettate immagini della costruzione della torre e delle bellezze naturali della Corea. Le istallazioni sono molto bene realizzate e l’effetto degli schermi molto suggestivo. Si attraversa quindi un lungo corridoio sul cui soffitto degli schermi riproducono i soffitti dei più importanti monumenti di Seoul. Davvero bello.
Poi, finalmente si arriva all’ascensore!
Durante la salita in ascensore vengono proiettate immagini della nascita di Seoul.
La salita però è talmente veloce (ci metterà appena un minuto a portarvi al 117 piano) che io ho appena realizzato. Si attappano le orecchie, si sente uno sfarfallio allo stomaco e si è già su.
Appena usciti verrete accolti da una giungla di piante finte (non fatemi domande) e da un panorama mozzafiato.
Tutta Seoul ai vostri piedi… e tutta minuscola!
Persino nostro figlio è rimasto senza parole (cosa non usuale, ve lo assicuro!).
Da qui in poi si sale in una alternanza di scale mobili e scale fisiche. Al 118 piano c’è l’area denominata Sky Deck, con una parte di pavimento trasparente che permette di vedere giù e di rendervi conto dell’altezza.
È il terzo osservatorio più alto al mondo. Sconsigliato a chi soffre di vertigini, ma per gli altri è decisamente suggestivo.
Al 120mo piano si potrà uscire sulla terrazza (aperta solo sopra e tutta in sicurezza per il resto).
Al 121mo piano troverete i bar e le caffetterie e al 123mo l’esclusivo lounge bar.
Qui un cappuccino costa 18.000 won (circa 15 euro), ma volete mettere l’effetto di berlo tra le nuvole?
Noi abbiamo lasciato stare per questa volta, più che altro perché non ci sembrava il posto giusto per un seienne ipercarico di energia e chiacchiere.
Noi ci siamo davvero goduti la visita.
Abbiamo guardato fuori con occhi increduli, abbiamo cercato i luoghi di Seoul già visitati, abbiamo cercato quelli che vogliamo ancora vedere, abbiamo aguzzato la vista alla ricerca dei tetti dei templi che sembrano minuscoli da lassù.
Chiaramente abbiamo scattato un miliardo di foto e ci siamo goduti un po’ di tempo con la testa tra le nuvole, approfittando delle pochissime persone presenti.
Sky Bridge sulla Lotte World Tower
Da pochissimo è stata inaugurata questa nuova attrazione che però non abbiamo provato: un ponte sospeso tra le punte della torre sul quale è possibile uscire dopo l’opportuna messa in sicurezza.
Non è consentito ai bambini (ovviamente) e il costo si aggira, se non ho letto male, sui 100.000 won (85 euro), comprensivo di foto ricordo. Decisamente suggestivo se piace il genere.
Pororo Park
A Seul, per far divertire nostro figlio nonostante il gelido inverno, siamo stati in un posto che supera qualsiasi immaginazione: il Pororo Park al Lotte World Adventure.
Il Lotte World Adventure è comodamente raggiungibile con la metropolitana, come difficilmente riuscirete ad immaginarne. Si divide in una parte “adventure” interna e una “magic island” all’esterno, sulle rive di un lago.
La parte al chiuso, quella da noi visitata, è immensa, sviluppata su tre piani, con una pista di pattinaggio aperta tutto l’anno, mongolfiere che transitano su binari appesi ai soffitti (se ne vede una nella foto sotto la vetrata a destra), giochi di ogni tipo, sale cinematografiche, un museo del folclore, la possibilità di assistere a parate e show con i laser.
Potrete mangiare nei ristoranti che hanno cucina proveniente da tutto il mondo e non mancano i negozi… Io vi garantisco che si tratta di un luogo fuori dal comune.
Il biglietto d’ingresso non è economico, si tratta di circa 50.000 won a persona (45 euro), ma dà accesso davvero ad un universo parallelo!
L’aspetto non trascurabile, secondo me, è che viene offerta la possibilità di comprare anche biglietti d’ingresso solo per determinate zone.
Noi, avendo al tempo un bambino di 16 mesi che non avrebbe apprezzato un luogo tanto complesso, abbiamo scelto questa opzione e con circa 45 euro complessivi siamo entrati al Pororo Park.
Chi è Pororo
Pororo – The little penguin (che si pronuncia in lingua originale Po-ro-rò) è un cartone animato per bambini di età prescolare realizzato dal coreano Cho Jong e che è stato trasmesso in Italia da Rai Yo-Yo.
Racconta la vita di Pororo e dei suoi amici in un innevato paese. I personaggi hanno personalità forti e delineate che li fanno entrare in contrasto tra loro e li mettono nei guai.
Alla fine però prevale sempre l’amicizia e la comprensione dell’altro, come in ogni cartone educativo che si rispetti.
Pororo in Corea è un vero must e un parco a tema dedicato a lui non poteva mancare.
Com’è il Pororo Park?
Bellissimo!
Io credo che sia il parco che ogni bambino piccolo sogna e che ogni genitore desidera per il proprio figlio.
All’ingresso si lasciano le scarpe in appositi, gratuiti, armadietti e si entra rigorosamente in calzini, come la cultura coreana prevede nei luoghi che non sono quelli di puro passaggio.
Tutto è realizzato in soffice gommapiuma che consente di camminare spediti, ma di non temere cadute.
Ogni angolo è da scoprire e realizzato con una maniacale cura dei dettagli.
Cosa si trova al Pororo Park
Ci sono le auto a scontro dove andare accompagnati dai genitori, una mini ruota panoramica, la giostra con i cavalli, una sala con le palline colorate a dir poco immensa, la stanza con la sabbia (i bambini vengono muniti di salopette in gomma e i grandi di stivali di plastica), gli scivoli, razzi, astronavi e strani oggetti su cui arrampicarsi, un mega televisore touch.
Chiaramente non poteva mancare una deliziosa ricostruzione della casa di Pororo, sennò che parco a tema sarebbe? Ristorante e negozio con gadget STUPENDI sono a vostra disposizione.
Tutto a misura di bambino e tutto pulito e tenuto in ottimo stato.
Vostro figlio sarà libero di fare tutto, toccare tutto, provare tutto. Senza il minimo pericolo per lui, per gli altri e per gli oggetti che colpiranno la sua curiosità.
Semplicemente fantastico.
Non è il primo parco a tema che mi capita di visitare, ma vi garantisco che io una cosa così non l’avevo mai vista.
Questo post è stato scritto da:

FrancescaGi
Romana di nascita, sabina di azione, mamma di cuore. I suoi viaggi sono un mix tra il suo animo cittadino e l'amore incondizionato per la natura della mezza mela con cui condivide la vita. “Alla fine però sono venuti dei bei mix”, assicura lei. Chissà se la pensa così anche Luna, la coniglia nana più viziata del mondo, che li attende con pazienza a casa ogni volta. Anche se di fatto è un avvocato, Francesca dice di non avere ben chiaro cosa vuole fare da grande, ma sarà bene che lo capisca in fretta perché suo figlio di 5 anni le ha chiesto come regalo una Ducati Panigale!
Veramente disarmante l’efficienza coreana, da prendere a modello!
Sono solo un po’ schifata, lo ammetto, dagli insetti a disposizione per giocare…