Ho un marito acquariofilo, confesso.
Così quando abbiamo progettato il nostro viaggio in Giappone lui ha messo come condizione quella di visitare il Sumida Aquarium.
Perché un acquario può essere così importante? Ora ve lo spiego.
Il Sumida Aquarium si trova all’interno del maestoso Tokyo Sky Tree.
È un acquario pubblico, nel quale troneggiano alcuni degli acquari di acqua dolce più grandi al mondo.
La loro realizzazione è stata chiesta, non a caso, ad una vera e propria leggenda in materia, Takashi Amano, uno dei più influenti aquascaper al mondo, nonché fondatore e mente pensante della ADA (Aquarium Design Amano), colosso mondiale di tutto ciò che ruota attorno agli acquari di acqua dolce.
Takashi Amano è morto ad agosto 2015, qualche mese dopo la nostra visita al Sumida Aquarium. Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere dal vivo le sue opere, che sono vera e propria arte.
Quello che contraddistingue un acquario di acqua dolce (“freshwater aquarium” come dicono gli anglosassoni, o ancora meglio “acquario naturale” come professava da sempre Amano) è che la parte del leone spetta sicuramente alle piante.
Un allestimento ben fatto di un acquario naturale dovrebbe infatti rispecchiare il più possibile la porzione di fiume, lago o specchio d’acqua che vorremmo provare a racchiudere tra cinque fredde lastre di vetro.
Ciò che fa la differenza è la saggezza con cui certe scelte nel ricreare l’habitat acquatico vengono operate.
In questo, sicuramente, la perizia e la disciplina meticolosa e sapiente con cui Amano disponeva anche la più piccola roccia o radice all’interno delle sue creazioni, lo stile accurato con cui coltivava e guidava la crescita delle piante, le proporzioni e la profondità delle sue vasche non hanno eguali al mondo.
In una qualsiasi vasca di Takashi Amano troverete di certo le piante più esigenti e difficili da coltivare in acquario ed i pesci più delicati, belli e ricercati.
Entrambi sempre splendenti e in ottima salute.
È di questo, in buona sostanza, che si parla quando si ha a che fare con Takashi Amano: di perfezione.
Per questo gli acquariofili lo venerano come un maestro. Solo un vero giapponese, del resto, poteva coltivare e sviluppare un’arte così antica con una dedizione e un’attenzione tali da sfiorare la religiosità.
Nelle imponenti vasche di acqua dolce del Sumida Aquarium sono disposti enormi legni e rocce a dir poco mastodontiche, contorniati e ricoperti da piante che crescono vivide e coloratissime.
Amano, dopo la realizzazione, ha redatto dei documenti dettagliatissimi sulla manutenzione e sulla potatura richiesta.
Una squadra di addetti si reca quotidianamente al Sumida Aquarium per effettuare la manutenzione e la fertilizzazione programmata. Il risultato? Vasche enormi, vetri immacolati, piante rigogliose e potate minuziosamente, assenza di qualsiasi alga o sporcizia, vivacità e colori splendenti dei fortunati pesci ospitati (segno inequivocabile di ottima salute).
Una cosa così bella che persino una profana come me è in grado di apprezzare.
Gli acquari di Amano sono la prima cosa che si vede entrando nel Sumida Aquarium.
Si sale una rampa di scale in penombra e raggiunta quasi la sommità appaiono all’improvviso maestosi e sfolgoranti ed anche se si sono già visti in foto non si può non restare stupiti dalle loro dimensioni, dai colori e dall’armonia delle composizioni.
Sono una gioia per gli occhi, un antidoto allo stress, uno stupore ed una meraviglia continua.

Le felci coltivate direttamente sulle radici, oltre ad uno spettacolare effetto scenico, offrono un riparo ai pesci che nuotano nella parte alta della vasca.
Il Sumida Aquarium ha anche una sezione marina con, tra le altre, una divertentissima vasca con una folta colonia di pinguini, ma gran parte della sua notorietà è dovuta ai capolavori di acqua dolce di cui abbiamo parlato.
Se l’articolo vi ha incuriosito fate un giro sul sito ufficiale del Sumida Aquarium
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FrancescaGi
Romana di nascita, sabina di azione, mamma di cuore. I suoi viaggi sono un mix tra il suo animo cittadino e l’amore incondizionato per la natura della mezza mela con cui condivide la vita. “Alla fine però sono venuti dei bei mix”, assicura lei. Chissà se la pensa così anche Luna, la coniglia nana più viziata del mondo, che li attende con pazienza a casa ogni volta. Anche se di fatto è un avvocato, Francesca dice di non avere ben chiaro cosa vuole fare da grande, ma sarà bene che lo capisca in fretta perché suo figlio di 3 anni le ha chiesto come regalo una Ducati Panigale!
Gli Altum sono incredibili!
Vero? Mio marito non voleva più smettere di contemplarli 😉
Gli acquari di Amano riescono a trasmettere un senso di pace ed armonia che non è possibile spiegare a parole
Tuo marito ha ragione: gli acquari giapponesi si devono vedere. Senza se e senza ma
confesso che in effetti ne valeva la pena 🙂
mi hai aperto un mondo!!