Le Ville Medicee a Firenze e dintorni sono complessi architettonici posseduti dalla famiglia Medici dal XV secolo in avanti.

Erano usate come residenze padronali (tipo Palazzo Pitti), residenze di campagna, residenze estive o casini da caccia. Erano un modo molto chic di tenere sotto controllo il territorio. Si trovano, per la maggior parte, nei dintorni di Firenze, ma ve ne sono anche alcune in provincia di Lucca, Carrara, Livorno e Pisa. Insomma, sono in tutta la Toscana.

Oggi, alcune di queste ville (un po’ troppe per i miei gusti) sono private e quindi non visitabili, alcune sono private ma locabili per eventi.
Altre ancora sono sedi di istituzioni amministrative, come Villa Castello, sede dell’accademia della Crusca di cui vi parlo più avanti o quella di Poggio Imperiale a Firenze, che ospita un collegio femminile.

Per fortuna ce ne sono altre come Villa Petraia, quella di Cerreto Guidi o ancora quella di Poggio a Caiano che sono state trasformate in museo e quindi visitabili anche da noi comuni mortali.

Ben 14 di queste splendide dimore – tra cui le quattro di cui vi parlo – sono Patrimonio UNESCO.

Comunque, la visita alle ville medicee è una perfetta gita fuori porta a Firenze e dintorni, che da local vi consiglio caldamente.

Le ville medicee che si trovano a Firenze sono in luoghi abbastanza isolati rispetto al centro storico, ma ci si arriva tranquillamente in auto (con i mezzi pubblici è parecchio complicato).

Se non avete un mezzo proprio, vi suggerisco due tour che includono il trasporto, direttamente dall’hotel in cui vi trovate.

Ma bando alle ciancie, come si dice in Toscana, iniziamo a esplorare le ville medicee, partendo dalle due che si trovano a Firenze.

Lo sapevi che esiste una villa medicea proprio nel centro di Firenze? Si tratta di una vera e propria reggia!

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villa medicea la petraia firenze

Villa Medicea La Petraia

La prima villa medicea che vi consiglio di visitare si trova nelle colline di Firenze ed è la mia preferita in assoluto: Villa Petraia.
È un vero e proprio gioiello di arte e architettura, del quale, purtroppo, la maggior parte dei turisti ignora l’esistenza.

È uno tra i siti Patrimonio UNESCO più belli della Toscana.

La Villa Petraia si trova ai piedi del Monte Morello, subito fuori il centro storico di Firenze. La posizione è in aperta campagna, ma a due passi dalla città. È circondata da un giardino monumentale, nel quale è possibile effettuare visite guidate.

Come arrivare a Villa la Petraia

Villa La Petraia si trova a Firenze, località Castello, Via Petraia numero 40.

Come spiegavo sopra, arrivarci con i mezzi pubblici non è facile, ma neanche impossibile.

  • Mezzi pubblici: Dalla stazione di Santa Maria Novella prendete la Linea 1 della tranvia verso Careggi e scendete alla fermata STROZZI-FALLACI; andare alla fermata FORTEZZA / Strozzi, prendere il bus numero 20 e scendete alla fermata Santo Stefano in Pane. Da qui prendere il bus numero 2 e scendere alla fermata SESTESE. Incamminatevi in salite e dopo circa 300 metri arriverete alla Petraia. A metà strada, sulla sinistra, troverete un bivio che vi porterà a Villa di Castello.

  • Servizio transfer: Se con i mezzi è abbastanza complicato e non avete un’auto vostra, potete considerare di utilizzare un servizio transfer.
  • Tour all inclusive: oppure, come indicato sopra, vale la pena affidarsi a un tour all inclusive, che, oltre alla visita guidata alle due ville, includa anche il trasferimento. Cliccate qui per prenotare un tour con partenza da hotel.

Villa La Petraia: orari

La visita e l’entrata alla Villa Petraia sono gratuite, così come l’ingresso al giardino.

Orari:

  • mesi di ottobre e marzo: giardino -> da martedì a domenica dalle 8.30 alle 17.30. Villa -> da martedì a domenica gli ingressi avvengono alle ore 9.30,  11.30, 15.00, 16;
  • da novembre a febbraio: giardino -> da martedì a domenica dalle 8.30 alle 16.30. Villa -> -> da martedì a domenica gli ingressi avvengono alle ore 9.30, 10.30, 11.30, 15.00;
  • da aprile a settembre: giardino -> da martedì a domenica dalle 8.30 alle 18.30. Villa -> da martedì a domenica gli ingressi avvengono alle ore 9.30,  11.30, 15.00, 16.00, 17.00.

La villa è chiusa tutti i lunedì, il 1° gennaio e il 25 dicembre. Consultate il sito ufficiale per maggiori informazioni.

Villa la Petraia: la storia

A Villa la Petraia si accede dai giardini all’italiana. Deve il suo nome alla natura sassosa del suolo sulla quale fu costruita. È in una posizione strategica rispetto a Firenze e infatti il nucleo originario, la torre di avvistamento, è di epoca medioevale e serviva proprio per controllare il territorio.
Nel cinquecento fu acquistata dai Medici. Cosimo I iniziò la costruzione della Villa come la conosciamo oggi. La donò in seguito al figlio Ferdinando I, che completò l’opera.
Nel ‘700, estinta la dinastia fiorentina, la villa passò ai Lorena.

Nell’Ottocento, con l’Unità d’Italia e con Firenze divenuta la capitale del Regno, questa magnifica struttura passò di proprietà alla Corona. Vittorio Emanuele II ne fece la residenza dell’allora amante, e poi moglie morganatica, la Bella Rosina. Divenne infine di proprietà dello Stato Italiano, dopo la caduta della monarchia.

Visita alla Villa Petraia

La visita è solo accompagnata ed è gratuita.

Si accede all’interno dal salone principale, la parte più scenografica e spettacolare della Villa Petraia. Gli affreschi, originari dell’epoca medicea, rappresentano episodi come la liberazione di Gerusalemme (di Cosimo Daddi) e la storia della famiglia fiorentina Medici.

L’epoca di questi ultimi affreschi è il tardo 1600 e sono di Baldassarre Franceschini, detto il Volterrano.
I Savoia coprirono con una vetrata il tetto del salone principale, trasformandolo da corte aperta in salone per le feste. La vetrata, oltre a dare una bellissima luce a tutto l’ambiente, ha anche protetto gli affreschi dalle intemperie degli ultimi 200 anni, preservandoli come sono oggi.

Purtroppo degli arredi di epoca medicea è rimasto pochissimo. Ma gli arredi sabaudi, non sono da meno. Anzi, c’è una collezione di orologi da tavolo molto particolare.
Come spesso accadeva nell’ottocento, tante stanze sono a tema. C’è la sala egizia, la camera blu, quella verde ecc.

Al piano primo, due logge sovrastano il salone principale. Anche da questa angolazione, quello che era il cortile della Villa, fa una certa figura.
I Savoia fecero costruire anche una sala giochi, all’interno della quale si può ancora vedere con un flipper… d’epoca!
La visita alla Villa Petraia finisce nella Cappellina più antica, con degli affreschi da perdere la testa.

La Petraia Firenze stanza blu
Camera da letto di Rosina

Villa Medicea di Castello

A poche centinaia di metri da Villa Petraia, al numero 44 della stessa via, c’è Villa di Castello, oggi sede dell’Accademia della Crusca.
Fu una delle ville preferite da Cosimo I, che ne fece progettare il giardino monumentale dal Vasari. Anche questa Villa è Patrimonio UNESCO dal 2013.

L’ingresso al Giardino Monumentale è gestito dal Polo Museale Fiorentino, mentre le visite all’edificio sono gestite direttamente dall’Accademia della Crusca. Vi consiglio di visitare il sito per accertarvi delle aperture, che variano spesso, soprattutto in questo periodo.

Villa di Castello: orari

Il Giardino Monumentale di Villa Castello è aperto nei seguenti orari:

. lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.30 (ultimo ingresso alle ore 13.00)
. sabato e domenica dalle 8.30 alle 16.30 (ultimo ingresso alle ore 16.00)

Villa di Castello, la storia

La Villa di Castello è sede dell’Accademia della Crusca, il principale istituto di ricerca della lingua italiana, nata nel 1582.
I Medici comprarono la villa intorno al 1477, per volere del Duca Cosimo I.
La visita si incentra solo sul giardino monumentale, ma credetemi è semplicemente straordinario. Fu progettato, come dicevo, anche dal Vasari.

Centro del giardino è la fontana sovrastata dalla statua di “Ercole che scoppia Anteo”.
La guida ci spiega che è usato il termine “scoppia” perché l’acqua della fontana usciva dalla bocca di Anteo con un getto alto quasi sei metri.
Per cui, sembrava che il semidio strizzasse tanto Anteo da farlo scoppiare.

villa castello giardino monumentale

Villa Medicea di Poggio a Caiano

La Villa Medicea di Poggio a Caiano si trova nei dintorni di Firenze e precisamente in provincia di Prato. Lorenzo il Magnifico in persona commissionò all’architetto Giuliano da Sangallo la costruzione della Villa, intorno al 1480.

È il classico esempio di architettura rinascimentale, per le proporzioni, ma anche per la simmetria che spicca su tutto il resto, grazie alle due scalinate gemelle che accolgono il visitatore.
La Villa di Poggio a Caiano non ha visto solo la famiglia Medici vivere tra le sue stanze, ma anche i Lorena, Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, e il Re d’Italia.

Villa Medicea di Poggio a Caiano: orari e biglietti

L’ingresso alla Villa Medicea di Poggio a Caiano è gratuito.

La villa è aperta nei giorni di martedì, mercoledì, venerdì, sabato e la seconda e terza domenica del mese.
L’ingresso è ogni ora dalle ore 8.30 alle 15.30 (escluse le 13.30, perché la visita non viene effettuata); la visita dura circa 55 minuti e la prenotazione è obbligatoria: si può effettuare telefonando allo 055 877012.

È consentito l’ingresso di un massimo di 10 persone alla volta (per altre informazioni scrivete a drm-tos.poggioacaiano@beniculturali.it).

L’accesso al parco della villa è libero, senza obbligo di prenotazione, nei giorni di martedì, mercoledì, venerdì, sabato e la seconda e terza domenica del mese, dalle 8.15 alle 17.00 (l’ultimo ingresso è alle ore 16.30).
Sia la Villa che il parco sono chiusi il lunedì e il giovedì, la prima, la quarta e l’ultima domenica del mese, il 1° gennaio e il 25 dicembre.

villa medicea poggio a caiano

Villa Medicea di Poggio a Caiano: visite guidate

Purtroppo non sono previste visite guidate per la Villa di Poggio a Caiano: c’è un inserviente dei beni culturali che accompagna il gruppo all’interno delle stanze, ma senza fornire spiegazioni di alcun tipo.
In ogni stanza ci sono delle piccole e discrete paline esplicative che aiutano il visitatore fornendo un’infarinatura generale sulla storia del luogo.

Come arrivare alla Villa

Con l’auto: dall’autostrada A1, prendete il raccordo con la A11, uscite a Prato-Est e seguite le indicazioni per Poggio a Caiano. Da Firenze: prendete la Strada Statale 66 Pistoiese e seguite le indicazioni per Poggio a Caiano.

Arrivare con i mezzi è parecchio complicato; se non avete un’auto vostra, potete considerare anche un servizio transfer.

Villa Medici di Poggio a Caiano: cosa vedere

Il fulcro della Villa è senz’altro il salone principale, la Sala di Leone X (Papa), nato Giovanni de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico.

La Villa di Poggio a Caiano è stata commissionata e scelta da uomini importanti e famosi, ma sono due donne in particolare che vi hanno abitato e i cui spiriti indomiti si percepiscono aleggiare nelle stanze

Le stanze di Bianca Cappello

C’è una parte della villa che ho amato particolarmente. Sono le stanze che furono un tempo di Bianca Cappello, prima amante e poi moglie del Gran Duca Francesco I de’ Medici.

Bianca, veneziana di nobile nascita, andò in sposa alla tenera età di 15 anni al fiorentino Pietro Bonaventuri. Arrivata a Firenze, entrò a far parte della corte del Gran Duca, che si innamorò perdutamente di lei. Francesco I era sposato con Giovanna d’Austria (per le nozze dei due era stato creato il chiostro di Palazzo Vecchio), ma era un matrimonio infelice, che faticava a produrre un erede maschio.

Il marito di Bianca morì assassinato per le strade di Firenze e la moglie di Francesco I mancò qualche anno dopo, in un incidente. I due poterono finalmente sposarsi, ma il matrimonio durò pochissimo

Nel 1587 infatti, dopo una cena in questa Villa, i due si ammalarono gravemente. Le tremende febbri, di cui soffrirono per ben dieci giorni, li uccisero entrambi. La morte dei due destò subito forti dubbi: si sospettò un avvelenamento da arsenico.In effetti, pochi anni fa, furono ritrovate le loro spoglie ed esaminate da alcuni tossicologi dell’Università di Firenze.

Si trovarono tracce di arsenico, ma non in quantità tale da causare una morte immediata. Sarà stata questa la causa della lunga agonia, quindi? O la febbre malarica a cui subito si fece cenno è la vera ragione della morte, quasi contemporanea, dei due?

Probabilmente non lo sapremo mai. Passeggiando però per le stanze di Bianca, non si può far a meno di notare la scaletta pensile che Ferdinando I aveva commissionato al Vasari per collegare le stanze dei due Granduchi, gli affreschi dello stesso Vasari e del Veronese.

scala vasari villa medicea poggio a caiano

Rosa Vercellana a Villa Medici: la favorita del Re

L’altra donna il cui spirito e amore sono evidenti nella Villa di Poggio a Caiano è Rosa Vercellana, detta la bella Rosina: la moglie morganatica (vi spiego più avanti il significato del termine) di Vittorio Emanuele II Re d’Italia.

Figlia di un militare di carriera, Rosa incontrò quello che sarebbe divenuto il Re d’Italia quando aveva solo 14 anni: lui era un ventisettenne già sposato e con quattro figli.

Si innamorano perdutamente e la bela Rosin divenne l’amante ufficiale del principe e poi Re. Quando morì la Regina, Maria Adelaide d’Asburgo Lorena, Rosa prese posto accanto all’amato. Fu solo nel 1869 che il Re, ammalatosi gravemente, la sposò con matrimonio morganatico, cioè senza attribuirle il titolo di Regina e senza che i figli di lei potessero ereditare alcun titolo. Questo perché, al tempo, un nobile non poteva sposare una popolana: Rosa era figlia di un militare. Il matrimonio era possibile solo a certe condizioni.

Quando Firenze divenne capitale d’Italia, il Re fece ristrutturare, tra le altre, anche la Villa di Poggio a Caiano, arredandola secondo i gusti dell’epoca e dotandola di una gigantesca sala biliardo e di un teatro.

salone villa poggio a caiano

Villa Medicea di Cerreto Guidi

La Villa Medicea di Cerreto Guidi si trova nell’omonimo paese in provincia di Firenze, a poco più di 40 chilometri a est dal capoluogo toscano.
È facile da trovare e, se scegliete un giorno infrasettimanale, non troverete nessuno durante la visita.La mattina scelta, eravamo solo noi e la custode. Nessun altro.

Ci siamo goduti la visita senza fretta, leggendo tutto quello che volevamo e ammirando gli affreschi – la vera ricchezza della villa – insieme agli arredi di epoca medicea.

Villa Medicea di Cerreto Guidi: la storia

La villa fu edificata su volere di Cosimo I de’ Medici nel 1564, usando il materiale di risulta della Rocca dei Conti Guidi, oramai ridotta a un rudere. Due anni dopo era completata.

Le quattro rampe di scale esterne furono ideate dall’architetto Bernardo Buontalenti e sono dette anche i “ponti medicei”. Al di sotto delle scale, ci sono le uscite e le entrate per le carrozze.

La Villa di Cerreto Guidi diventò famosa nei secoli scorsi perché vi abitò – per un breve periodo – e vi morì in circostanze misteriose, la figlia di Cosimo I e di Isabella di Toledo: Isabella de’ Medici.

villa medicea di cerreto guidi firenze medici

Isabella de’ Medici: chi era?

Isabella de’ Medici fu una vera star della sua epoca.

Era una donna colta e pare bellissima. Si sposò molto giovane, a 16 anni, con Paolo Giordano Orsini, che poi sarebbe diventato Duca di Bracciano, facendo di lei una duchessa.

Dopo la morte della madre, prese posto accanto al padre in tutte le missioni diplomatiche sia in Italia che in Europa, diventando famosa e molto ricercata.
Isabella fu soprannominata la “stella di casa Medici”; una casata in cui le persone brillanti non mancavano di certo. Insomma, Isabella era un’influencer.

Era così ricercata e famosa, da mettere in ombra il marito che, per mostrarle chi portava i pantaloni in casa, la confinò da Firenze a Cerreto Guidi, in questa splendida tenuta di caccia. E, per assicurarsi che non iniziasse tresche con nessuno, la fece sorvegliare da suo cugino, tale Troilo Orsini.
Se non che… lo sapete quello che successe, vero?

Isabella e Troilo si innamorarono e iniziarono una storia (la famosa “storia con un tipo” di Elio), alla faccia di Paolo Giordano.Che però lo scoprì e il 16 luglio 1576 la fece strangolare da due sicari, che sporcarsi le mani da solo pareva brutto. Isabella aveva 34 anni.

Il fantasma di Isabella de Medici a Cerreto Guidi

Pare che il fantasma di Isabella si aggiri ancora nella Villa di Cerreto Guidi e che sia stata vista anche recentemente (negli anni ’70) da un tizio al quale si era forata una ruota proprio davanti alla villa.
Sembra che il tizio fosse sceso per cambiare la ruota e avesse incontrato una bellissima ragazza abbigliata con strane vesti. Pare che la ragazza avesse declinato il suo invito di bere qualcosa insieme, allondanadosi ed entrando nella villa. Il tizio, vantandosi di questa cosa a un bar poco lontano e scoprì che la villa era in realtà un museo, e che non vi abitava nessuno da secoli.
Fin qui la leggenda.

In realtà recenti studi hanno dimostrato che Isabella è morta, all’improvviso, per un blocco renale.

isabella de medici

La Villa Medicea di Cerreto Guidi e il Museo Storico della Caccia e del Territorio

La Villa di Cerreto Guidi fu acquistata nel 1966 dal Sig. Boldrini che tre anni dopo la donò allo Stato.Fu arredata con oggetti dell’epoca medicea, provenienti dalle Gallerie Fiorentine, e grazie al ritrovamento degli inventari della Villa, le stanze sono state ricreate come erano probabilmente all’epoca di Isabella.
Dal 2002, ai piani superiori, è ospitato il Museo Storico della Caccia e del Territorio.

Per gli amanti del genere, una vera delizia. Alabarde, balestre, spade e coltelli, moschetti e baionette.
Il tutto, ospitato da stanze affrescate come nei sogni, loggiati che grazie a giochi prospettici sembrano affacciare sul paradiso e un giardino – che purtroppo a causa della pioggia non abbiamo potuto visitare – che a primavera deve essere davvero bellissimo.

Le Ville Medicee: cosa penso

Quando abbiamo deciso di fare la prima visita, non mi sarei mai aspettata tutta questa opulenza. La Petraia è splendida, il salone principale toglie il fiato, è tenuta benissimo. Ha una storia che ripercorre quella italiana in maniera speculare. La guida è brava e preparata.

E allora, perché non c’è mai nessuno? Perché la guida era così scoraggiata da temerne la chiusura?
Villa della Petraia è praticamente sconosciuta al turismo di massa. Non è pubblicizzata, non ci sono mezzi per raggiungerla, pochissimi sanno che la visita è possibile. Perché?

Se una meraviglia del genere fosse in un altro paese, in un’altra città, farebbero la fila per vederla e sarebbe valorizzata al massimo. Turisti da tutto il mondo pagherebbero biglietti salatissimi pur di accedervi.

E invece è gratis e non la visita nessuno.
È vero che Firenze offre così tanto che un capolavoro del genere passa per forza in secondo piano?
Non so, giudicate voi, secondo me basterebbe pochissimo. Un biglietto cumulativo, un bus navetta una volta l’ora, un po’ di pubblicità nei posti giusti.
Può la bellezza notevole, eterna e probabilmente senza pari al mondo, di una città come Firenze, giustificare il fatto che le sue Ville Medicee siano praticamente dimenticate?

Giardino monumentale Villa medicea La Petraia

Perché consiglio di visitare le Ville Medicee in generale

In questo orrido periodo in cui si deve a tutti i costi evitare il sovraffollamento, le Ville Medicee sono l’ideale per passare un pomeriggio immersi nella storia, nell’arte e nella cultura: sono sempre in posti bellissimi, nascondono capolavori preziosi, sono circondate da parchi e giardini monumentali e non c’è mai nessuno.
In più sono gratis.

Come direbbero gli americani: win win situation.

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francesca

FRANCESCA

La capa, dalla cui mente è nato Chicks and TripsSenese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l’ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d’arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de “I Cassiopei (biografie non autorizzate) “Storia di Biagio”.

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Francesca

Francesca

La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".