Prima di andare in Galles, ne ho letto tantissimo, ho spulciato varie guide e pensavo di essermi fatta un’idea abbastanza precisa.

Ci sono cose delle quali però ti rendi conto solo quando in un posto ci metti fisicamente piede.
Innanzitutto ho scoperto che il Galles è bellissimo.

Che le strade sono strette, infossate, protette da siepi altissime che non fanno vedere assolutamente niente.

Che i gallesi guidano come pazzi.

Che ci sono spiagge immense, piene di surfisti e cani e che alla sera sono mangiate totalmente dalle maree. Che nonostante la temperatura dell’acqua, tutti (anche i bambini) fanno il bagno, basta una muta da sub.

Che i gallesi amano tantissimo gli animali (come in tutto il Regno).

E che nonostante le giornate calde e di sole, alla sera preferiscono rinchiudersi nei pub che fare una passeggiata in centro.

Poi ho scoperto ben altre cose, che mi hanno sorpresa, stupita e fatta innamorare di questa nazione.

galles new quay

Cose che non sapevo del Galles:

1) Wales Coast Path

Per gli amanti del trekking, delle passeggiate all’aperto e della natura, il Wales Coast Path sarà una rivelazione. Non so neanche come definirlo, perché chiamarlo sentiero è riduttivo.
Insomma, con l’aiuto dei finanziamenti europei (e ora? Cu-cu l’Europa non c’è più…) hanno organizzato un sentiero lungo tutta la costa del Galles, da nord a sud. Sentiero sul quale è possibile camminare a piedi, ma, in certi punti, anche in bicicletta e perfino a cavallo.

galles freshwater bay
E’ manutenuto benissimo, ci sono scorci pazzeschi. In tanti punti si può addirittura addentrarsi all’interno del Galles per esplorare altre parti, oltre che la costa.

Si sviluppa lungo proprietà private alle quali si accede tramite i così detti “kissing gates”. Cancelli che si possono aprire per passare e subito richiudere, per impedire che le mandrie scappino!

Sì, perché nel 99% del tragitto, lungo il path troverete mucche, pecore e cavalli al pascolo. Noi ne abbiamo fatti dei piccoli tratti, ma vi assicuro che è spettacolare.
Ci sono tantissime persone che camminano lungo il sentiero, anche famiglie con bambini. Ci si può fermare per i pic nic e altre attività a contatto con la natura.

La parte più bella è quella del Pembrokeshire Coast Path National Trail, dal quale il Wales Coast Path ha preso spunto.
L’accesso è gratutito e ci sono zone organizzate anche per disabili in sedia a rotelle.

2) I Castelli del Galles

Il Galles è pieno di castelli. Ah-ah bella scoperta.

No, dico davvero. Anche io avevo letto che ce n’erano tanti, ma non avevo capito quanti. Per darvi un’idea, in Galles ci sono oltre 500 castelli.

500.

Alcuni veri e propri ruderi, comunque visitabili e tenuti benissimo, altri più organizzati. Ne abbiamo ho visitati solo 8, ma solo perché a un certo punto, iniziavano a confondersi nella mente.

Lasteffan Castle Galles
Chiaramente, per quelli tenuti meglio, l’ingresso è a pagamento. Il biglietto è carissimo.

Il modo per risparmiare si trova comunque (leggete qui sotto).

3) CADW: il National Trust gallese

Il CADW è una specie di National Trust Gallese. Hanno in gestione tantissimi siti storici e archeologici. E, così come per Stonehenge, se diventate membri del CADW, l’accesso ai siti gestiti da questo organismo sarà gratis.

Non solo, avrete uno sconto del 50% anche sui siti gestiti dal National Trust inglese.
Il tutto per una cifra che, se paragonata al biglietto d’ingresso a un castello qualunque, fa veramente ridere (18 sterline a testa all’anno, ma per le famiglie ci sono sconti ulteriori).

galles cadw

Non solo, la membership dura un anno, per cui potete prendervela comoda! Anche di questa possibilità mi ha parlato una ragazza all’ufficio del turismo proprio l’ultimo giorno di permanenza in Galles…
Un’alternativa (ma più costosa) è comprare un Explorer Pass di tre o sette giorni. Con questa carta entrate, GRATIS, in tutti i castelli che volete (in tre o sette giorni, anche non consecutivi).

CAerphilly CAstle Galles

E vi conviene, perché i prezzi sono alti, come dicevo sopra. Ma dei castelli del Galles, parleremo un’altra volta.
L’Explorer Pass è quello che abbiamo comprato noi e vi assicuro che lo abbiamo sfruttato tutto! Come ha commentato il bigliettaio al Castello di Caerphilly.

4) Il Gallese: la lingua nazionale

Il gallese è una lingua a sé stante. Con l’inglese non c’entra niente. E’ la lingua, parlata ancora oggi, più antica del mondo.
Vi accorgerete di essere entrati nel Galles perché tutti i cartelli stradali sono in doppia lingua.

E non pensate che sia una cosa turistica!

galles

Il proprietario di un b&b dove dormimmo a Llanarth, ci spiegò che lui non aveva mai parlato inglese fino all’età di 11 anni, quando iniziò a studiarlo a scuola.
A scuola, parlano gallese e studiano l’inglese come seconda lingua. Addirittura questo signore mi disse “Per me l’inglese è una seconda lingua, come per te.”

galles cardigan bay
Parla in gallese con la moglie e le figlie e con tutti i suoi amici. E si mise a cantare l’inno gallese la mattina a colazione. Ma questa è un’altra storia.

5) Spiagge e mare tropicale

Avevo trovato in Scozia una spiaggia che avrebbe potuto tranquillamente essere ai tropici. In Galles ho trovato un mare altrettanto trasparente e pulito, ma quello che mi ha stupita sono state le spiagge.

Enormi, infinite e vuote.

galles rhossili bay

Non mi fraintendete, c’era gente. Per vuote, intendo senza strutture, senza stabilimenti. Danno una sensazione di libertà pazzesca.

galles rhossili

Per noi è una visione strana, ma riescono a fruire della spiaggia a 360 gradi. Si organizzano con piccole tende (il vento porterebbe via gli ombrelloni), si mettono la muta al posto del costume e passano la giornata al mare.

Bimbi, cani, surfisti.
In queste immense distese di spiaggia trovate tutto, anche relitti di navi. Una delle più belle è Rhossili, a sud, ma anche Freshwater Bay, con le sue dune erbose, mi è piaciuta da morire.

galles

Si sente solo il fragore del mare.

Nel pomeriggio, la marea prende il sopravvento e la spiaggia sparisce, lasciando il posto all’acqua e alle correnti oceaniche.
Attenzione però: ci sono cartelli che avvertono che in caso di bandiera rossa, non è il proprio caso di fare il bagno o mettersi in acqua con qualsiasi mezzo.

galles

E’ meglio non sfidare la sorte. Le correnti sono molto forti e uccidono decine di persone l’anno. In alcuni punti, fare il bagno è addirittura proibito.

6) Ardesia e villaggi colorati

Il colore predominante dei villaggi gallesi è il grigio. Ma questo vale soprattutto a nord. Le case sono costruite in ardesia, di cui il Galles è ricchissimo. Nel XIX secolo era addirittura il primo esportatore al mondo.

Al sud e sulla costa però le cose cambiano. Ho trovato dei villaggi coloratissimi, proprio come ai caraibi.
New Quay, Fishgard e soprattutto Tenby sono veri e propri gioiellini sul mare.

galles new quay

Spiagge grandi e case colorate.

Luoghi di villeggiatura estiva veri e propri, a un passo dai boschi verdi e con il mare che rumoreggia. Ci siamo fermati a dormire sia a New Quay (in un b&b terrificante all’interno*) che a Tenby (in un b&b ancora più terrificante*).

Se vuoi leggere il resoconto di tutto il viaggio in Galles, clicca qui.

La rilassatezza del tramonto sul mare in questi paesini, mentre scende il fresco della sera, non è commentabile.
Come ho detto sopra però mi stupisce sempre la poca gente che si trova a passeggio (leggi: nessuno).

galles tenby

Diciamocelo: sia in Galles il tempo fa schifo 360 giorni l’anno. Quei 5 giorni l’anno che ci sono, caldi, col sole… perché non stare fuori seduti su una panchina fino a tarda notte?

No, i gallesi (ma anche gli inglesi, ad eccezione di Londra e delle altre grandi città) non si godono il bel tempo.

Appena tramonta il sole, si rinchiudono nei pub e buona notte!
Non sapete quante volte ci siamo ritrovati a passeggiare praticamente da soli di sera, per le vie vuote di qualche paese (ma anche a Cardiff, per dire).

galles

galles

Galles Tenby

*Sì, avevano entrambi la moquette in bagno.

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Francesca

Francesca

La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".