In questo post vi parlo dell’itinerario in Alsazia di 4 giorni che ho fatto.

Troverete, tappa per tappa, tutto quello che vale la pena vedere nella Terra dei Vini, nonché consigli e info utili che mi sono serviti per un viaggio on the road in Alsazia, incluso dove dormire.

Alsazia: la terra dei vini e delle cicogne.

Per un’astemia che non ama particolarmente il bird watching, l’Alsazia non dovrebbe presentare particolari attrattive, giusto?

Sbagliato!

Perché l’astemia è molto curiosa e se vede un paesino sull’acqua, con le case a graticcio, le stradine di ciottoli e fiori colorati in ogni dove, vuole tanto visitarlo. E allora, i primi quattro giorni liberi, ne approfitta per un piccolo viaggio in Alsazia.

Un viaggio in Alsazia deve essere necessariamente fai-da-te, specialmente se pensate di fare un road trip. 

Noleggiare un’auto e percorrere alcune delle strade più belle al mondo, la Strada dei Vini, è un viaggio che non dimenticherete facilmente.

Immaginatevi una piccola regione verdissima, nella Valle del Reno, contesa per secoli (soprattutto lo scorso) tra Francia e Germania.

Immaginatevi corsi d’acqua, piccoli paesi pieni di storia e di curiosità e casette a graticcio color pastello.

Questa è l’Alsazia.

La mia è stata una fuga velocissima a causa del tempo breve a disposizione ma, se potete, fate con calma.

Esplorate i villaggi e fermatevi a mangiare nei numerosi localini all’aperto. Durante la bella stagione troverete tanti turisti, ma non fatevi scoraggiare.

C’è posto per tutti!

Dalla capitale d’Europa Strasburgo, a villaggi che sembrano usciti da una favola, come Colmar e Obernai, un itinerario in auto in Alsazia vi rimetterà letteralmente al mondo e vi farà fare pace con le ansie quotidiane.

itinerario in alsazia

Itinerario in Alsazia: consigli utili

  1. Come arrivare: noi siamo partiti in auto da Firenze, ma se dovessi rifarlo, lascerei stare. È molto più comodo, dato il poco tempo a disposizione, arrivare in aereo a Strasburgo (per i prezzi dei voli date un’occhiata a Momondo e scegliete il più economico. I collegamenti dall’Italia sono frequenti da ogni aeroporto italiano). Se avete paura di volare, non ci sono problemi: abbiamo Flixbus che in maniera economica ci porta in bus in tutta Europa.
  2. Noleggio auto: una volta arrivati, dovete necessariamente noleggiare un’auto in Francia. I costi non sono esagerati se usate DiscoverCars, che dà i risultati più economici per il tipo di auto che sceglierete. Scegliete un’auto piccola, le strade sono comode e non c’è bisogno di costosi SUV che consumano tantissimo.
  3. Tour privati: è molto difficile organizzare un viaggio del genere con i mezzi pubblic ma, se proprio non ve la sentite di guidare, vi consiglio di spostarvi da Strasburgo con i tour organizzati per i villaggi di cui vi parlo più avanti. Date un’occhiata a queste escursioni organizzate da Get Your Guide o da Civitatis. Se ce n’è uno che vi piace, prenotatelo subito. Le richieste sono tante e, se doveste cambiare idea, sono disdicibili entro 24 ore dalla partenza!
  4. Costi: Siamo partiti in auto da Firenze nella prima parte di giugno (temperatura inaspettatamente calda). Chilometri: 1575. Carburante: Metano. Spesa totale Euro 55,44. In Francia il metano è poco diffuso,  abbiamo fatto il pieno in Svizzera e poi a Strasburgo, nell’unico posto disponibile (giusto 2 chili). Autostrada: Euro 55,40 solo in Italia. In Francia le autostrade non si pagano (almeno nel pezzo che abbiamo fatto noi), in Germania neanche. A quell’importo va aggiunta la vignette per poter transitare nelle autostrade svizzere (vedi sotto). Vignette svizzera: Euro 35,75. Dura 14 mesi. Alberghi: Euro 249 in doppia (senza colazione).
Non muoverti mai senza un’assicurazione di viaggio.
Dai un’occhiata all’assicurazione HeyMondo. Avrai diritto a uno sconto del 10% riservato ai lettori di Chicks and Trips.

Alsazia 4 giorni

Mappa Itinerario in Alsazia di 4 giorni

Questo itinerario di cui vi parlo è basato sulla mia esperienza.

Prendetelo come base per il vostro e fate tutte le variazioni che volete. L’improvvisazione è il bello dei viaggi itineranti!

Ecco qui sotto la mappa:

Quattro giorni in Alsazia: tutte le tappe

Ecco le tappe che abbiamo fatto noi nel nostro itinerario in Alsazia:

  • Strasburgo
  • Strasburgo, Obernai, Kayserberg, Colmar
  • Friburgo
  • Foresta Nera

Friburgo e la Foresta Nera non sono in Francia, sono in Germania. Sono sul confine tra i due paesi, nella stessa zona.

Se avete più giorni, dedicate almeno a Friburgo più tempo di quanto abbiamo fatto noi, perché oggettivamente lo merita.

Stesso discorso per la Foresta Nera.

Avendo però noi scelto l’Alsazia come destinazione principale e, avendo poco tempo, abbiamo preferito fare in questo modo.

È un rimpianto che ho, ma è anche la perfetta scusa per tornarci 😉

Itinerario in Alsazia: 1° tappa

Strasburgo

Partendo nel pomeriggio da Firenze ci siamo fermati a dormire a Gerenzano, per non stancarci subito il primo giorno.

Abbiamo dormito all’Hotel Concorde Fiera, con colazione inclusa. Per una notte, va bene. C’è un parcheggio pubblico davanti all’hotel (per strada).

Il giorno successivo siamo saliti in auto di buon’ora, attraversato la Svizzera e arrivati a Strasburgo nel primo pomeriggio.

Fa un caldo pazzesco, l’umidità è altissima. Niente affatto quello che mi aspettavo.

Ma niente ci ferma dall’esplorare la capitale della Comunità Europea.

 Petite France, Ponte Coperto, Place St. Thomas.

strasburgo petite france

La Petite France è un dedalo di piccoli canali navigabili, sui quali si affacciano case a graticcio color pastello. In realtà, la sua nascita non ha niente di romantico.

Era stata costruita per confinarci coloro che avevano il cosiddetto “mal di Francia”, come era chiamata al tempo la sifilide.

“Mal di Francia” perché colpiva soprattutto i soldati dell’esercito. Ecco, da quella cosa bruttissima gli strasburghesi ne hanno ricavato un gioiellino tutto da esplorare. 

Tanti negozietti, tanti ristoranti, pub, gelaterie.

La Petite France è votata decisamente al turismo, ma niente di sfacciato.

itinerario in alsazia 4 giorni

Il resto della città è un miscuglio di stili, tra il liberty e il classicismo. Ci sono numerose chiese, tra le quali spicca chiaramente la Cattedrale.

L’imponentissimo edificio in arenaria rossa si affaccia su una piazza nella quale spicca la strana Casa Kammarzel. 

alsazia strasburgo cattedrale

La parte nord est della città è invece dedicata alla Comunità Europea. 

In tutto il centro (purtroppo) la maggior parte dei negozi, degli esercizi, delle farmacie aprono il lunedì pomeriggio (quando arrivano le delegazioni dei vari stati) e chiudono il giovedì pomeriggio (quando ripartono). 

Un po’ triste, lo so.

Arrivare di sabato o di domenica e trovare tutto chiuso… vabbè. Noi esploriamo lo stesso. Di cose da vedere a Strasburgo ce ne sono diverse, ma vi do un consiglio.

A Strasburgo, fate una gita in battello. 

Crociera a Strasburgo

Non è una delle solite cruise turistiche che si trovano in tante città d’Europa.

Cioè, lo è, sì. Ma è fatta molto bene.

alsazia strasburgo

Si possono acquistare i biglietti alla biglietteria automatica o al centro del turismo. 

Un’audioguida, anche in italiano, vi spiegherà la storia di Strasburgo, le vicissitudini durante la seconda guerra mondiale, le deportazioni degli abitanti, i bombardamenti.

Come siano passati dalla Germania alla Francia e poi di nuovo alla Germania poi definitivamente alla Francia (tutte le vie sono scritte in doppia lingua).

La minicrocera è davvero interessante, io vi consiglio quella scoperta, se il tempo lo permette!

Oltre al Ponte Coperto, alle chiuse, al quartiere universitario, al Parco de l’Orangerie, vi porterà anche nel cuore della nuova sede del Consiglio Europeo, dell’Agorà Europea e della sede del Palazzo dei Diritti dell’Uomo.

alsazia consiglio europeo

Per esplorare Strasburgo un giorno pieno è sufficiente, se volete intrufolarvi nei tanti musei, due giorni sono necessari.

Dove dormire a Strasburgo:IBIS Strasbourg Centre Gare, di fronte alla stazione. Consigliato. La zona è viva e piena di ristoranti, si arriva in centro in 10 minuti a piedi. Anche di notte, non mi ha mai dato l’impressione di non essere un posto sicuro. Pulito, economico ed essenziale, IBIS è sempre una garanzia. Su consiglio della receptionist, parcheggiamo l’auto in un parcheggio coperto, convenzionato con l’albergo, ad un costo di 11 Euro al giorno.

Per tutto il resto leggete il mio post: cosa vedere a Strasburgo in un giorno.

petite france strasburgo

Itinerario in Alsazia: 2° tappa

Proprio mentre lasciate Strasburgo per avvicinarvi a Colmar, lasciatevi tentare dai tanti paesini che sono sulla strada.

La mia guida del Touring ne segnalava due in particolare e non sbagliava.

Obernai

Un paesino minuscolo, davvero quattro strade di ciottoli, case a graticcio, pasticcerie e cicogne. A Obernai non c’è niente da vedere di famoso.

Si può però godere della sua bellezza, senza distrazioni.

Ha l’aspetto di un luogo dove gli abitanti sono orgogliosi di viverci e ci tengono a mostrarlo.

Tutto è molto curato e pulito, le cicogne sembrano ingaggiate dalla pro-loco per fare nidi nei posti più instagrammabili.

alsazia obernai

obernai cicogne alsazia

Kayserberg

Decisamente più turistica, ma vale lo stesso discorso di Obernai.

È carina da morire.

Una cittadina che sembra una bomboniera. 

Fermatevi anche qui, non ve ne pentirete.

itinerario in alsazia

kayserberg alsazia 4 giorni

Colmar

Lo so, anche a me fa venire in mente i piumini, ma non c’entra niente. Non credo li facciano qui. 

Colmar è una cittadina storica ma vivissima. Votata al turismo, ma con moderazione.

È la città di Bartholdi, il costruttore (inventore, scultore?) della Statua della Libertà. 

colmar statua della libertà bartholdi

Troverete dei riferimenti ovunque.

Addirittura, guardandovi i piedi, troverete decine di placche di ottone con l’effige della Statua della Libertà, che vi guideranno in un percorso storico attraverso Colmar.

La parte più carina è la “Petite Venice”.

Canali, case a graticcio colorate, barchette e fiori. Incantevole.

Tanto bellino da sembrare finto, ma non lo è.

alsazia colmar petite venice

itinerario in alsazia colmar

Una bella cattedrale, corpi di guardia, mercati coperti.

Quello che hanno dal punto di vista storico, lo sfruttano al massimo.Un giorno a Colmar è sufficiente se siete di fretta, due se potete prendervela con calma.

Dove dormire a Colmar:IBIS budget Centre Ville, con parcheggio annesso, al costo di 8 Euro al giorno. Consigliato. Solita pulizia maniacale e organizzazione eccellente. Questa catena ha sempre un ottimo rapporto qualità prezzo, se avete un budget risicato. 

Itinerario in Alsazia: 3° tappa

Friburgo

Friburgo non è in Francia.

È sempre in Alsazia, ma si trova addirittura in Germania, vicinissima al confine. Friburgo è una cittadina universitaria molto vitale, piena di giovani e di biciclette e di enormi parchi.

Merita obiettivamente più tempo, ma siamo sulla via del ritorno.

friburgo

friburgo

Foresta Nera

Ci fermiamo a dormire nel bel mezzo della Foresta Nera, la famosa Schwartzwald.

Il nome glielo hanno dato i romani, a causa del verde scurissimo dei suoi alberi e per il fatto che è talmente fitta, che il sole, non penetra mai fino al terreno.

Polmone verde della Germania (e dell’Europa intera), la Foresta Nera merita oggettivamente almeno 3/4 giorni per camminare sui sentieri e scoprirla poco alla volta.

Nella Foresta Nera, il silenzio di notte è totale, anche il buio è impenetrabile.

Il lago Titisee è turistico da morire, ma ancora sembra che la stagione non sia iniziata, c’è poca gente. Ci godiamo il paesino, il fresco degli alberi e il lago.

Poi, si riparte per l’Italia.

Dove dormire nella Foresta Nera: Dormiamo in una penzion tedesca molto economica, sul lago Titisee. La Wald und See è pulita, ma con pochi altri pregi. Colazione scarsa, il wifi viene staccato alle 23, per motivi ignoti. Non so se consigliarla, non è male, ma neanche bene. Potendo, avrei dormito al BRUGGER’ S Hotelpark Am Titisee.

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Questo post è stato scritto da:

Francesca

Francesca

La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".