Alsazia: la terra dei vini e delle cicogne. Per un’astemia che non ama particolarmente il bird watching, l’Alsazia non dovrebbe presentare particolari attrattive, giusto?
Sbagliato!
Perché l’astemia è molto curiosa e se vede un paesino sull’acqua, con le case a graticcio, le stradine di ciottoli e fiori colorati in ogni dove, vuole tanto visitarlo. E allora, i primi quattro giorni liberi, ne approfitta per una fuga in Alsazia.
Immaginatevi una piccola regione verdissima, nella Valle del Reno, contesa per secoli (soprattutto lo scorso) tra Francia e Germania.
Immaginatevi corsi d’acqua, piccoli paesi pieni di storia e di curiosità e casette color pastello.
Questa è l’Alsazia.
La mia è stata una fuga velocissima a causa del tempo breve a disposizione ma, se potete, fate con calma. Esplorate i villaggi e fermatevi a mangiare nei numerosi localini all’aperto. Durante la bella stagione troverete tanti turisti, ma non fatevi scoraggiare.
C’è posto per tutti!
Indice
Viaggio di 4 giorni in Alsazia, come arrivare: info e costi
Siamo partiti da Firenze e, per non fare troppa strada in una volta sola, all’andata ci siamo fermati a dormire a Gerenzano, all’uscita dell’Autostrada. Al ritorno, a parte un brevissimo pernottamento nella Foresta Nera, abbiamo fatto un viaggio unico.
Se partite da più lontano, vi conviene arrivare a Strasburgo con i mezzi pubblici e poi noleggiare un auto su DiscoverCars.
Periodo: prima parte di giugno (temperatura inaspettatamente calda)
Giorni: 4
Kilometri: 1575 (partendo da Firenze e ritornando lì)
Carburante: Metano. Spesa totale Euro 55,44. In Francia il metano è poco diffuso, quindi abbiamo fatto il pieno nell’ultimo posto possibile in Svizzera per non avere problemi. In realtà un piccolo rifornimento lo abbiamo fatto anche a Strasburgo, nell’unico posto disponibile (giusto 3 Euro, potevamo anche non farlo, ma abbiamo approfittato).
Autostrada: Euro 55,40 solo in Italia. In Francia le autostrade non si pagano (almeno nel pezzo che abbiamo fatto noi), in Germania neanche. A quell’importo va aggiunta la vignette per poter transitare nelle autostrade svizzere (vedi sotto). Sembra tanto, ma considerate che dura 14 mesi, In confronto al costo delle autostrade italiane, roba da poracci.
Vignette svizzera: Euro 35,75
Alberghi: Euro 249 in doppia (solo un albergo senza colazione, gli altri con colazione inclusa).
Tour dell’Alsazia
Giorno 1 e 2: Strasburgo
Come detto, partendo nel pomeriggio da Firenze ci siamo fermati a dormire a Gerenzano, per non stancarci subito il primo giorno. Abbiamo dormito all’Hotel Concorde Fiera, con colazione inclusa. Per una notte, va bene. C’è un parcheggio pubblico davanti all’hotel (per strada).
Il giorno successivo siamo saliti in auto di buon’ora, attraversato la Svizzera e arrivati a Strasburgo nel primo pomeriggio. Fa un caldo pazzesco, l’umidità è altissima. Niente affatto quello che mi aspettavo.
Ma niente ci ferma dall’esplorare la capitale della Comunità Europea.
Strasburgo e la “Petite France”. Dalle torri del Ponte Coperto, fino a Place St. Thomas.
La Petite France è un dedalo di piccoli canali navigabili, sui quali si affacciano case a graticcio color pastello. In realtà, la sua nascita non ha niente di romantico.
Era stata costruita per confinarci coloro che avevano il cosiddetto “mal di Francia”, come era chiamata al tempo la sifilide. “Mal di Francia” perché colpiva soprattutto i soldati dell’esercito. Ecco, da quella cosa bruttissima gli strasburghesi ne hanno ricavato un gioiellino tutto da esplorare.
Tanti negozietti, tanti ristoranti, pub, gelaterie. La Petite France è votata decisamente al turismo, ma niente di sfacciato.
Il resto della città è un miscuglio di stili, tra il liberty e il classicismo. Ci sono numerose chiese, tra le quali spicca chiaramente la Cattedrale.
L’imponentissimo edificio in arenaria rossa si affaccia su una piazza nella quale spicca la strana Casa Kammarzel.
La parte nord est della città è invece dedicata alla Comunità Europea.
In tutto il centro (purtroppo) la maggior parte dei negozi, degli esercizi, delle farmacie aprono il lunedì pomeriggio (quando arrivano le delegazioni dei vari stati) e chiudono il giovedì pomeriggio (quando ripartono).
Un po’ triste, lo so. Arrivare di sabato o di domenica e trovare tutto chiuso… vabbè. Noi esploriamo lo stesso. Di cose da vedere a Strasburgo ce ne sono diverse, ma vi do un consiglio.
A Strasburgo, fate una gita in battello.
Non è una delle solite cruise turistiche che si trovano in tante città d’Europa. Cioè, lo è, sì. Ma è fatta molto bene.
Si possono acquistare i biglietti alla biglietteria automatica o al centro del turismo. Un’audioguida, anche in italiano, vi spiegherà la storia di Strasburgo, le vicissitudini durante la seconda guerra mondiale, le deportazioni degli abitanti, i bombardamenti.
Come siano passati dalla Germania alla Francia e poi di nuovo alla Germania poi definitivamente alla Francia (tutte le vie sono scritte in doppia lingua). La minicrocera è davvero interessante, io vi consiglio quella scoperta, se il tempo lo permette!
Oltre al Ponte Coperto, alle chiuse, al quartiere universitario, al Parco de l’Orangerie, vi porterà anche nel cuore della nuova sede del Consiglio Europeo, dell’Agorà Europea e della sede del Palazzo dei Diritti dell’Uomo.
Per esplorare Strasburgo un giorno pieno è sufficiente, se volete intrufolarvi nei tanti musei, due giorni sono necessari.
Hotel: IBIS Strasbourg Centre Gare, di fronte alla stazione. Consigliato. La zona è viva e piena di ristoranti, si arriva in centro in 10 minuti a piedi. Anche di notte, non mi ha mai dato l’impressione di non essere un posto sicuro. Pulito, economico ed essenziale, IBIS è sempre una garanzia.
Su consiglio della receptionist, parcheggiamo l’auto in un parcheggio coperto, convenzionato con l’albergo, ad un costo di 11 Euro al giorno.
Giorno 3: Colmar
Proprio mentre lasciate Strasburgo per avvicinarvi a Colmar, lasciatevi tentare dai tanti paesini che sono sulla strada. La mia guida del Touring ne segnalava due in particolare e non sbagliava.
Sosta a Obernai
Un paesino minuscolo, davvero quattro strade di ciottoli, case a graticcio, pasticcerie e cicogne. A Obernai non c’è niente da vedere di famoso. Si può però godere della sua bellezza, senza distrazioni. Ha l’aspetto di un luogo dove la gente ci vive ed è orgogliosa di farlo.
Sosta a Kayserberg
Decisamente più turistica, ma vale lo stesso discorso di Obernai. È carina da morire. Una cittadina che sembra una bomboniera. Fermatevi anche qui, non ve ne pentirete.
Arrivo a Colmar
Lo so, anche a me fa venire in mente i piumini, ma non c’entra niente. Non credo li facciano qui. Colmar è una cittadina storica ma vivissima. Votata al turismo, ma con moderazione. È la città di Bartholdi, il costruttore (inventore, scultore?) della Statua della Libertà.
Troverete dei riferimenti ovunque. Addirittura, guardandovi i piedi, troverete decine di placche di ottone con l’effige della Statua della Libertà, che vi guideranno in un percorso storico attraverso Colmar.
La parte più carina è la “Petite Venice”. Canali, case a graticcio colorate, barchette e fiori. Incantevole.Tanto bellino da sembrare finto, ma non lo è.
Una bella cattedrale, corpi di guardia, mercati coperti. Quello che hanno dal punto di vista storico, lo sfruttano al massimo. Un giorno a Colmar è sufficiente se siete di fretta, due se potete prendervela con calma.
Hotel: IBIS budget Centre Ville, con parcheggio annesso, al costo di 8 Euro al giorno. Consigliato. Solita pulizia e organizzazione.
Giorno 4: Friburgo e Foresta Nera
No, non è in Alsazia. È addirittura in Germania, ma vicinissima al confine. Friburgo è una cittadina universitaria molto vitale, piena di giovani e di biciclette e di enormi parchi. Merita obiettivamente più tempo, ma siamo sulla via del ritorno.
Ci fermiamo a dormire nel bel mezzo della Foresta Nera, la famosa Schwartzwald.
Il nome glielo hanno dato i romani, a causa del verde scurissimo dei suoi alberi e per il fatto che è talmente fitta, che il sole, non penetra mai fino al terreno.
Polmone verde della Germania (e dell’Europa intera), la Foresta Nera merita oggettivamente almeno 3/4 giorni per camminare sui sentieri e scoprirla poco alla volta.
Dormiamo in una penzion tedesca molto economica, sul lago Titisee.
La Wald und See è pulita, ma con pochi altri pregi. Colazione scarsa, il wifi viene staccato alle 23, per motivi ignoti. Non so se consigliarla, non è male, ma neanche bene.
Nella Foresta Nera, il silenzio di notte è totale, anche il buio è impenetrabile.
Il lago Titisee è turistico da morire, ma ancora sembra che la stagione non sia iniziata, c’è poca gente. Ci godiamo il paesino, il fresco degli alberi e il lago.
Poi, si riparte per l’Italia.
**************
Ti è piaciuto? Pinnalo!
******************************
I link affiliati presenti nel post servono a pagare lo spazio web. Le opinioni sono nostre, nessuno ci ha pagate per scriverle, non aspettatevi niente di meno da noi 😉
Questo post è stato scritto da:

Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".
Oltre a Kaysersberg ci sono tanti altri villaggi che vale la pena visitare: Riquewihr è già stata citata in un altro commento, ma ci sono anche Ribeauville, Turkheim, la splendida Eguisheim, Hunawihr Bergheim, solo nell’Haut-Rhin. Io e la mia compagna siamo molto legati anche alla Sundgau, la parte più meridionale dell’Alsazia, tra la Svizzera e Mulhouse, una regione agricola ma non vitivinicola ma dotata di un certo fascino. La Maison Kammerzell è un ristorante di grande tradizione. Grazie per le info.
Grazie a te di essere passato!
Proprio l’articolo che cercavo! Ho una settimana di ferie e pensavo proprio di utilizzarne 4 giorni per visitare l’Alsazia, però in solitaria! Ho letto anche di un paesino chiamato Riquewihr, soprannominato il paese della Bella e la Bestia! Salvo l’articolo tra i miei preferiti, grazie!
Ci sono passata, è molto carino!
Una bellissima regione, la conosco pochissimo perché ho fatto solo qualche giorno a Straburgo e attorno. Ci sono tantissimi borghi e paesaggi stupendi di vedere e una cultura molto forte nel la parte Est della Francia e anche diversa da dove vengo io (nord ovest).
Vorrei solo aggiungere che in Francia le autostrade si pagano ahah siete stati fortunati di trovare un pezzo dove non si paga perché di solito sono anche molto care! Comunque, buon da sapere 🙂
Buona giornata,
Amélie
Sì, so delle autostrade, a Nizza ci spennarono! XD
Ho trovato incantevole questo breve itinerario, perfetto per una fuga romantica. Ho visitato l’Alsazia in solo due giorni per spezzare il viaggio on the road dall’Italia ai Paesi Bassi. Una regione che mi piacerebbe scoprire meglio e con più calma in futuro 🙂
È una regione molto affascinante
Anche io ho visitato l’Alsazia a inizio Giugno ed è stata una scoperta bellissima. Ho adorato i paesini che sembrano usciti dalle fiabe. Purtroppo a Strasburgo pioveva e non ho visto tutto quello che tu suggerisci. Ottima ragione per tornare
Infatti 😉
Ho scoperto l’Alsazia da poco, e ogni volta che trovo qualcosa su un blog corro a leggere perchè è una zona che non conosco per nulla e che vorrei tanto visitare. Foto pazzesche, sembra che il tempo si sia fermato in questo posto!
Io l’ho adorata!
Anche io non amo il birdwatching ma ogni città mi incuriosisce, proprio perchè si scoprono cose nuove.
Trovo ottimi i tuoi consigli, con le spese, per dare idea a chi va in macchina e anche le foto mi piacciono molto.
Grazie mille <3
Di Strasburgo anche a me erano piaciuti particolarmente la petite France e la Cattedrale maestosa… colmar l’ho vista tanti anni fa e purtroppo non me la ricordo granché… dovrei tornarci!
Non la sapevo questa cosa del “mal di Francia!” °_°
Tutta la regione è bellissima secondo me, non so se c’è ancora l’ecomuseo d’Alsazia lì, l’ho visitato quando ci sono andata in gita con la scuola (quindi una vita fa) ed era stupendo. Cicogne ovunque 🙂
Ciao Francesca!! Grazie, avevi ragione prendere il pass per l’autostrada è stato semplicissimo. Lo abbiamo preso in un autogrill, poco prima di lasciare il confine con l’Italia! Non posso credere che paghino solo 37 euro per 14 mesi di autostrada! Solo Ancona-Milanoa noi è costato 31 euro!!
Ci è piaciuto tantissimo questo viaggio in Alsazia, peccato non aver avuto il tempo di andare anche a scoprire la Foresta Nera … però credo proprio che ci saranno altre occasioni!
Che ti avevo detto? L’Alsazia è bellissima, ero sicura ti sarebbe piaciuta 😉
Ho scoperto l’Alsazia da poco, non l’avevo presa granchè in considerazione..e invece la sto rivalutando ultimamente ! Penso che l’anno prossimo ci andremo per i mercatini di Natale !
Questo articolo capita al momento perfetto. Se tutto va secondo o piani ci andremo per Natale!
Molto intressante le info per raggiungerla in auto perché faremo coso anche noi. Ma il Pass per transitare nelle autostrade svizzere dove lo avete fatto? Tempi per averlo?
All’ACI, lo rilasciano immediatamente. Lo puoi comprare anche nelle aree di servizio vicino al confine, ma non sempre lo hanno. Abbiamo preferito non rischiare.
Nooo, a vedere le foto di Friburgo mi hai fatto venire una gran nostalgia: ho fatto lì l’Erasmus e ho tantissimi bei ricordi.
Ho visitato Strasburgo e Colmar di cui mi sono innamorata e non me l’aspettavo davvero. Strasburgo sono riuscita a visitarla meglio perché ci sono stata due o tre volte e quindi ho avuto molto più tempo.
Purtroppo io ho sempre girato con i mezzi pubblici mentre l’Alsazia è da girare assolutamente in macchina per via dei tanti paesini (che io ho perso).
Comunque sei stata molto fortunata ad avere più occasioni per visitarla
Strasburgo la sogno da anni anche se è un peccato che chiuda tutto durante il weekend. Certo che anche Colmar sembra un vero splendore! <3
Un bellissimo giro, io adoro questo tipo di paesi con le case a graticcio. Ottimi spunti per un prossimo viaggio. 😉
Leggere il tuo post mi ha fatto rivivere l’emozione del mio viaggio in Alsazia! Io ci sono stata per un’intera settimana durante le vacanze di Natale e i paesaggi erano completamente diversi ma la magia di questi borghi non risente dele stagioni! Bellissimo viaggio 🙂
È vero, sono talmente belli che puoi visitarli in qualsiasi periodo dell’anno
Sai che questo articolo mi risulta utile perchè noi non abbiamo fatto programmi “seri” per le ferie di agosto e pensavamo appunto a queste zone da raggiungere in auto..Di Colmar, la piccola Venezia, ne ho sentito davvero ben parlare.
Molto interessante il tuo articolo e ben dettagliato. Sono stata a Strasburgo in gita scolastica, ho pochi e vaghi ricordi. Mi piacerebbe tornare.
L’Alsazia è davvero magica, ne conservo un bellissimo ricordo!
Bellissimo itinerario! Adoro l’Alsazia e Strasburgo. Mi hai fatto venire voglia di tornarci a fare un giro.
Siamo stati in Alsazia tra Natale e Capodanno! Bellissima, anche a noi è piaciuto molto il giro in battello che aveva anche in italiano una versione per bambini ! Non da tutti
La versione per bambini non l’avevo notata, davvero molto bravi allora!
Questa zona, pur non avendola mai visitata, mi ha sempre incuriosita. Sarà per le architetture, per i colori o semplicemente per l’assonanza dei nomi. Chissà che questo tuo itinerario non mi torni utile per una gita fuori porta improvvisata!
Speriamo, dai!
Meraviglioso questo giro, l’ho girato ad una mia amica che proprio in questi giorni mi chiedeva itinerari di 4/5 giorni per una “fuga dal lavoro”. Hai ispirato anche me, visto poi il costo ridotto del viaggio, direi che è fattibilissimo e soprattutto tocca cittadine che sono veramente molto caratteristiche. Adoro quelle case a quadretti bianchi e cacao!
Sì, le case a graticcio sono anche una mia passione <3
Quanto mi piace l’Alsazia! Io sono stata a Strasburgo a capodanno un po di anni fa ma Colmar sembra un gioiellino. Con quelle casette cosi carine!
Ho sentito parlare dell’Alsazia per la prima volta alle medie, ma non avevo mai avuto la curiosità di visitarla. Dopo aver letto il tuo post mi sono detta Why Not? grazie.
Ma che meraviglia la tua mini-fuga in Alsazia! Cosa darei per vivere in una di quelle casette dai colori pastello…
Anni fa mi ero messa di impegno con un itinerario nella Foresta Nera (mai fatto per il solito discorso delle ferie in agosto, delle colonne e bla, bla, bla), ma l’Alsazia… quella non l’ho proprio mai considerata! Mi sono salvata questo post nei preferiti. Magari quei tre o quattro giorni mi saltano fuori prossimamente…
Bellissime le foto che hai scattato! E bellissimo racconto!
Grazie mille! L’Alsazia è bellissima, ma anche la Foresta Nera vale molto di più di quello che le abbiamo dedicato noi…
Mio marito è stato da poco a Strasburgo per lavoro e dai suoi racconti più il tuo mi avete fatto venire voglia di andarci.