Questa escursione alla Baita alle Cascate è perfetta per sciogliere il ghiaccio nei primi giorni della vostra vacanza Val di Fassa.
Si tratta di una passeggiata impegnativa ma non troppo, su un sentiero facilissimo e adatto a tutti.
E, per tutti, intendo anche passeggini!
Chiaramente il percorso è in salita, quindi un po’ di fatica si fa, ma, come sempre in montagna, la gratificazione arriva ed è spettacolare.
Il percorso verso la Baita alle Cascate è un percorso detto “ad anello”, cioè si parte e si arriva sempre nello stesso posto.
Inoltre, se avete energie da spendere e voglia di fare uno sforzo in più, vi consiglio di arrivare fino al Passo San Nicolò, la cui deviazione si trova lungo strada, vicinissima alla baita.
Ma lasciate che vi spieghi tutto nei particolari.

Indice
Cosa portare per l’escursione alla Baita alle Cascate
In montagna essere organizzati è tutto, per tanti motivi. La praticità, la leggerezza e la prontezza con cui si affronta qualsiasi tipo di escursione sono fondamentali.
Questa passeggiata non fa eccezione, quindi è consigliabile avere:
- scarpe da trekking adatte: sono fondamentali. Non andate mai in montagna con scarpe da ginnastica o scarponi che non siano tecnici, perché il rischio di caduta è molto alto;
- bastoni da trekking: non pensiate che siano un vezzo da vecchietti. Sono utilissimi per la postura, per salire, per scendere e anche per camminare normalmente;
- bottiglia d’acqua (ecologica, mi raccomando!): lungo il percorso non ci sono fontanelle dalle quali bere, quindi portatevi dietro una bella bottiglia d’acqua. Da mezzo litro sarà sufficiente per arrivare alla Baita alle Cascate, ma se intendete arrivare fino al Passo San Nicolò, prendetela più capiente;
- mappa dei sentieri: assolutamente indispensabile per ogni escursione;
- crema solare: anche in questo caso, pensate, oltre che al vostro benessere, anche alla natura. La crema solare deve proteggervi di raggi UV nocivi, ma deve avere anche rispetto della natura. Quindi deve essere cruelty free ed ecologica. Sapete che ci tengo tanto a questo aspetto!
Per altri consigli, leggete il post su cosa portare in montagna d’estate.
Da dove partire per l’ Escursione alla Baita alle Cascate, dislivello e durata
Innanzitutto vi dovete recare a Pozza di Fassa, leggermente fuori dal paese – troverete le indicazioni per la Val San Nicolò. Qui, una volta parcheggiato, avrete due possibilità:
1) pagare il biglietto per la navetta che vi porterà all’interno della Val San Nicolò, passando dalla Malga Crocifisso (ve ne ho parlato nel post delle 5 passeggiate facili in Val di Fassa).
Attenzione perché esistono due navette che vi porteranno in due posti diversi: una in Val San Nicolò e l’altra in Val Monzoni.
Biglietto della navetta: è acquistabile direttamente in loco; avrete diritto a uno sconto se il vostro hotel vi offre la Val di Fassa Card (chiedetelo sempre se non è scritto nella prenotazione. Il mio alloggio a Villa Kofler lo aveva).
Il percorso in navetta dura circa 10 minuti: sarete lasciati all’inizio del sentiero 608, che porterà direttamente alla baita.
–> Il percorso dura circa 45 minuti – un’ora al massimo, se siete molto lenti. In questo caso il dislivello è di circa 300 metri;
2) andare a piedi all’ingresso della Val San Nicolò. Ci vorranno circa 40 minuti per arrivare al luogo dove lascia la navetta. Da lì, proseguite come sopra per oltre un’ora e mezzo di cammino.
–> In questo caso, il dislivello è di circa 600 metri, partendo da Pozza di Fassa.

Baita alle Cascate
La Baita alle Cascate si trova a circa 2011 metri. Il perché del suo nome lo vedrete immediatamente. Sul prato antistante la baita, una serie di rivoli e salti d’acqua creati dal Rio San Nicolò (che nasce poco più monte) creano uno scenario idilliaco per picnic sull’erba, lunghi sonnellini e relax totale.
Se non avete portato niente da mangiare con voi, niente paura.
La baita è anche un ottimo ristorante, in cui si servono polenta in tutti i modi più uno, stinco di maiale e i dolci tipici di queste zone.
I posti a sedere sono circa 60 e, in estate, l’affluenza è enorme. Se volete pranzare qui, arrivate presto o prenotate telefonicamente.

Dalla Baita alle Cascate al Passo San Nicolò.
Dopo aver ripreso fiato, se avete voglia di proseguire, c’è modo di farlo, nel più spettacolare dei modi: salendo al Passo San Nicolò!
Alzando la testa dal prato della baita lo vedete subito: è quel puntino in cima alla montagna dove sventolano delle bandiere.
Attenzione, il sentiero è un vero e proprio sentiero di montagna. Non adatto a passeggini e a chi ha problemi di deambulazione. Ed è da affrontare con l’attrezzatura giusta.
Lo può fare chiunque (voglio dire, ce l’ho fatta io), ma si tratta comunque di un percorso in mezzo al bosco.
–> La durata dell’escursione che dalla Baita alle Cascate porta al Passo San Nicolò è di circa un’ora e mezzo e il dislivello è di circa 320 metri.
Il passo di San Nicolò infatti si trova a 2339 metri.
Anche qui, oltre a panorami mozzafiato (si vede il retro della Marmolada, oltre che a tutta la Valle San Nicolò che abbiamo appena attraversato), troverete un rifugio in cui mangiare, andare in bagno e riposarvi.
Oltre che a un magnifico prato in cui dormire il sonno dei giusti!

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Questo post è stato scritto da:

FRANCESCA
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l’ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d’arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de “I Cassiopei (biografie non autorizzate) e “Storia di Biagio”.
Adoro la montagna ma sono anche piuttosto pigra. Questo quindi è il tipo di percorso per me, non eccessivamente impegnativo ma con bellissime viste ed un rifugio in cui mangiare . In ogni caso concordo con te, essere ben attrezzati è molto importante. Ed anche io uso solo prodotti cruelty free ed ecologici (anche se non sempre è facile capire cosa è ecologico e cosa non lo è…).
È vero, spesso le etichette ingannano.
Non sapevo della possibilità di usare la navetta almeno fino a un certo punto. La prima volta direi che per me sia la scelta migliore. Se tornassi poi magari farei il giro ad anello totalmente a piedi.
Faresti come me 😉