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In questo post vi parlerò di cosa vedere a Jerash, la città che, grazie ai reperti romani, è definita la Pompei della Giordania.
Visitare Jerash è come tornare indietro di 1000 anni. Una città incredibile, che vi stupirà per la sua vastità e per le strutture straordinarie che ospita.
Emerge dalla sabbia in cui è rimasta sepolta per secoli Jerash, dalle colline brulle e bruciate dal sole, come dimenticata dal tempo. Jerash è conosciuta per le rovine romane meglio conservate al mondo – fuori dall’Italia.
Visitarla è tornare indietro di millenni, in un’epoca in cui Roma dominava il mondo.
Un’epoca in cui la Città Eterna plasmava i popoli secondo i suoi usi e trasformava le città secondo il suo modello.
Gerasa, in italiano, è il secondo sito più visitato della Giordania dopo Petra e, se vi piace l’archeologia, non rimarrete delusi. Ci sono numerose cose da vedere a Jerash, è un sito archeologico gigantesco. In fondo al post, troverete una mappa di tutte le cose da vedere a Jerash.
Come arrivare a Jerash da Amman
Jerash è una città di poco più di 50 mila abitanti a nord ovest di Amman. Ci sono due modi per arrivare a Jerash da Amman, entrambi con mezzi privati (i mezzi pubblici non esistono ad Amman).
→ In auto: arrivare a Jerash da Amman è molto facile. Dista dalla capitale giordana circa un’ora di auto ed è perfetta per essere vista anche in un giorno, facendo base proprio ad Amman.
Noi abbiamo scelto questa opzione, perché di hotel a Jerash non ne abbiamo trovati. L’auto è la soluzione più economica, in particolare modo se state facendo un itinerario fai da te in Giordania. Cliccate qui per fare un preventivo per noleggiare un’auto.
→ Tour organizzato. Se non ve la sentite di guidare autonomamente, ci sono tanti tour organizzati, prenotabili anche direttamente dall’Italia, che portano da Amman a Jerash.
- Tour di mezza giornata da Amman a Jerash: questo tour vi porta dalla capitale a Gerasa con un tour di 4 ore.
- Tour da Amman a Jerash che include il castello di Qais: questo tour dura circa 10 ore, è più lungo del precedente, ma include uno dei castelli che circondano Amman e la grotta “privata” di Gesù.
Jerash: biglietti, orari e info per la visita
Se avete un’auto propria, accanto all’arco di Adriano, subito prima dell’entrata, c’è il parcheggio per visitare Jerash, gratuito.
→ Biglietto: il biglietto d’entrata è abbastanza costoso: 12 dinari, circa 15 Euro.
L’entrata è però inclusa nel Jordan Pass, che vi consiglio caldamente di acquistare prima di partire. Vi farà risparmiare parecchi soldi.
→ Orario: il sito archeologico di Jerash è aperto tutti i giorni dalle 8 fino alle 18.30 in estate; fino alle 16 in inverno. Durante il Ramadan chiude alle 15.30.
All’interno del sito di Gerasa vi è un solo ristorante / bar, vicino all’entrata. Non ci sono altri punti di ristoro una volta passata la porta principale, per cui organizzatevi con acqua e qualche snack.
Se visitate Jerash in estate, portatevi molta acqua, perché il sole è feroce e la polvere è tantissima.
Indossate scarpe comode, un cappello e spalmatevi crema solare in quantità.
Non ci sono panchine o luoghi in cui riposarsi lungo i percorso, tranne che al tempio di Artemide, esattamente all’estremità opposta dell’entrata.
Prima di entrare nel sito, si passa attraverso un mercato coperto dove, se volete, potete acquistare souvenir, acqua ecc.
Per essere il secondo sito più visitato di Giordania, la mattina in cui siamo andati noi c’era davvero pochissima gente, anche se, con il passare delle ore, si è riempito abbastanza.
Con molta probabilità i bus turistici arrivano verso le 11/12 del mattino e noi, a quell’ora, eravamo già a metà percorso.
Quanto tempo occorre per visitare Jerash?
Il sito è molto grande, ma anche molto stancante.
Noi l’abbiamo visitato in primavera inoltrata, a giugno, e ce l’abbiamo fatta in 3 ore, senza mai fermarci.
Siamo entrati al mattino presto e siamo usciti all’ora di pranzo, per evitare le ore più calde. Se la visitate d’inverno, direi di prendervela con calma e in quel caso, almeno 4 ore voleranno via.
Breve storia di Jerash
Originariamente la città di Jerash era conosciuta come Gerasa e, da alcune iscrizioni greche ritrovate sul luogo, pare sia stata fondata addirittura da Alessando Magno, su un sito abitato dall’uomo fin al neolitico.
L’età d’oro di Gerasa arrivò sotto il dominio dei romani che la conquistarono nel 63 a.C..
Divenne parte della Decapoli, una lega di dieci province romane collocate al confine orientale dell’Impero. Ne facevano parte anche Philadelphia, la moderna Amman e Damasco.
Nel 749 d.C., quando un devastante terremoto la colpì, per Jerash era già iniziato il declino da parecchi anni.
Fu il colpo di grazia.
Venne abbandonata definitivamente e ricoperta dalla sabbia fino alla sua “riscoperta”, secoli e secoli dopo.
Cosa vedere a Jerash, una delle gemme della Giordania
Anche abituati come siamo a vedere rovine romane risplendere in tutta Europa, a Jerash si rimane davvero molto colpiti.
Il sito non è tenuto benissimo, le parti più lontane dall’entrata principale sono invase da erbacce e, per spostarsi da un tempio all’altro, la strada è sterrata e sconnessa.
Diciamo pure che a volte si cammina in un campo incolto.
Ciononostante, ci sono dei reperti davvero stupefacenti, alcuni dei quali non dovete assolutamente perdere.
Arco di Adriano
L’Arco di Adriano è quello che vi accoglie all’entrata.
Dà un’idea di tutto ciò che troverete una volta varcata la sua soglia.
Fu costruito per onorare la visita dell’Imperatore Adriano (sì, lui, il mio adorato, quello de Le Memorie di Adriano, del Vallo e della Villa Adriana di Tivoli), nel 129 d.C..
La parte centrale dell’arco fu costruita per permettere il passaggio della carrozza dell’Imperatore, mentre gli archi ai lati erano riservati ai pedoni (uno era per i nobili e l’altro per il popolo).
Avrebbe dovuto essere fiancheggiato dalle mura di cinta, ma non furono mai costruite.
Ippodromo
Subito dopo l’arco, camminando lungo la strada sterrata (portatevi delle buone scarpe!), si trova l’ippodromo. Una struttura ovale, con le gradinate pesantemente restaurate e gli stalli ancora parzialmente intatti, che poteva ospitare oltre 15.000 spettatori.
Fu costruito intorno al II secondo a.C.. È la struttura più grande di Jerash, lungo 245 metri e largo 51.
È possibile camminare sia all’interno della pista che all’interno degli stalli, ma fate attenzione alle storte (storia vera).
Se vi piacciono le rievocazioni storiche, nell’ippodromo di Jerash è possibile assistere a uno spettacolo due volte al giorno, che dura circa 45 minuti. Non ho idea di cosa si tratti, l’ho semplicemente letto nel biglietto d’ingresso e non vi ho assistito personalmente.
Lo spettacolo non è incluso nel biglietto e si paga a parte. Leggete qui tutti i dettagli.
Piazza Ovale
Al di là della Porta Sud, inizia la “vera” Gerasa e ci si trova davanti alla Piazza Ovale.
È una piazza gigantesca, contornata da 56 colonne e pavimentata di bianco. Fu costruita per riunire i cittadini e riusciva a contenere oltre 15.000 persone.
Quello che impressiona è che le colonne sono di altezze diverse. Ma a uno sguardo d’insieme non si nota. È un’illusione ottica studiata secoli prima della prospettiva del Borromini.
Ha un perfetto stato di conservazione.
Al centro della piazza si trovano le fondamenta di una struttura quadrata, probabilmente un monumento di epoca romana.
Tempio di Zeus
La forma ovale della piazza introduce alla strada colonnata che, in salita, porta al Santuario di Zeus, una volta l’edificio più importante di Jerash. Il tempio dedicato al padre degli dei fu edificato nel 162 d.C.
Non ne rimane molto, ma vale la pena di salire gli scalini per godere di una vista bellissima sulla città.
Antiche rovine e sullo sfondo una città moderna. È una dicotomia che si trova spesso in Giordania, soprattutto nella Cittadella di Amman.
Teatro sud di Jerash
Il teatro a sud è quello più grande di Jerash e anche il più antico.
Poteva contenere circa 3000 persone.
È davvero molto bello, ma c’è un gruppo di musicisti (ho letto di loro ovunque, quindi sono stanziali) che suona la cornamusa (!) e che a me ha dato abbastanza fastidio.
Anche perché fare foto senza loro in mezzo, è quasi impossibile!
Il Cardo Maximo
Tipico cardo maximo romano, la strada colonnata era il centro nevralgico di Gerasa.
800 metri di strada lastricata che dalla piazza ovale conduce alla Porta Nord. Si vedono ancora i segni lasciati dalle ruote dei carri.
Lungo la parte sud del cardo, si possono ancora vedere i resti dei negozi che occupavano i lati della strada oppure la cattedrale, l’edificio bizantino più antico di Gerasa.
Pur non essendo grande come il suo corrispondente a sud, anche il Teatro Nord è di certo un edificio che suscita scalpore. Costruito intorno al 165 d.C. non serviva a spettacoli o divertimento di alcun genere, ma era usato per riunioni politiche o di governo. Il suo uso terminò nel quinto secolo e, da allora, alcune parti furono usate per costruire altri edifici nella città.
La Chiesa del Vescovo Gelasio
Se vi piacciono i mosaici, non la potete perdere. Ne rimangono pochi, circondati da colonne semi crollate e, il sito, è particolarmente infestato da erbacce.
Non si può attraversare la chiesa, ma solo girarci attorno, per cui è bene dotarsi di scarpe adatte.
Tempio di Artemide
Proseguendo, si arriva al Tempio di Artemide, dedicato alla dea patrona di Gerasa. Il Tempio di Artemide non è mai stato completato, ma vi assicuro che è davvero imponente.
Considerato oggi il monumento più importante di Jerash, il tempio di Artemide è caratterizzato da colonne corinzie che, soprattutto quando tira il vento, pare abbiano la caratteristica di oscillare impercettibilmente.
Propilei
Si tratta di una monumentale scalinata, chiusa da mura, che portava al Tempio di Artemide. Era formata da 7 rampe, composta da 7 scalini ciascuna.
Guardandola dal basso, non pare che ci siano interruzioni tra le scalinate.
Ninfeo
Subito dopo i propilei, proseguendo verso la piazza, si trova questa fontana monumentale. Risale al II secolo d.C. ed era sormontata da una cupola e decorata da statue.
Di fronte alla fontana si trova una grande vasca in granito rosa, del periodo bizantino.
Leggi anche: La Giordania è sicura?
Mappa di cosa vedere a Jerash
Questo post è stato scritto da:

Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l’ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d’arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e cadere da cavallo. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de “I Cassiopei (biografie non autorizzate) e “Storia di Biagio“
La Giordania non l’avevo mai considerata come meta di viaggio, tanto più che c’è stato un periodo in cui ci andavano tutti. Ho sentito moltissimo parlare di Petra ma non di Jerash. Le visite ai siti archeologici mi affascinano sempre con tutta la loro storia millenaria. Un vero peccato che alcune parti non siano tenute meglio.
A Jerash sembra di essere a Roma, vista la vastità degli scavi
Purtroppo non sono mai stata in Giordania, ma conosco Jerash di fama perché il mio compagno è stato ad Amman diverse volte per lavoro e mi sono incantata guardando le fotografie. Sembra di tornare indietro nel tempo, e immagino che sia una sensazione simile a quella che si prova visitando l’Acropoli di Atene.
No, ma le cornamuse, perché???
Ah guarda… non ho proprio idea! Dubito che siano una cosa “giordana”, mi è sembrato più che fosse per i turisti
Quando si pensa alla Giordania viene in mente subito Petra, ma anche questo sito archeologico merita sicuramente!
Non sono mai stata in Giordania purtroppo ma è sulla mia “bucket list”. Vorrei andarci sicuramente l’anno prossimo. Inizialmente avrei voluto organizzare per Capodanno ma poi ho cambiato idea. Ad ogni modo, infinite grazie per tutte le tue informazioni – anti truffe comprese – che terrò sicuramente a bada per il mio prossimo viaggio! 🙂
Questo è uno di quei luoghi che spererei di visitare prima o poi. Non mi sono ancora convinta ad andare in Giordania ma lo farò sicuramente.
Questo sito sembra enorme e bellissimo! Non lo conoscevo e se mai andrò in Giordania sarà una delle cose imperdibili. Grazie per l’articolo
Adoro Pompei, ed ultimamente sono in fissa, fra le altre cose, anche per la Giordania. Grazie per il tuo post, davvero interessante e dettagliato!
ma che bella scoperta! Non ne avevo mai sentito parlare. Hai ragione, nonostante siamo abituati alla bellezza delle rovine romane, qui c’è da rimanere stupiti
Non avevo proprio idea di questo sito archeologico, sembra molto interessante da visitare. Sarai stata stanca morta dopo tre ore di camminate ininterrotte con storte assortite!
Deve essere stupenda!!
Ho visitato Jerash qualche anno fa, è sempre bello rivederla, ma non sapevo della truffa della macchina fotografica /cellulare! Ne inventano di tutti i colori…