Di cose da vedere a Granada ce ne sono numerose, non andate solo per visitare l’Alhambra, per quanto effettivamente, anche da sola, valga il viaggio.
Personalmente ho messo Granada nella mia lista di cose da vedere, durante il mio itinerario in Andalusia di 7 giorni per poter visitare la millenaria fortezza ma, una volta sul posto, ho scoperto che Granada ha tantissimo altro da offrire.
Ho cercato di ridurre a 7 le attrazioni più importanti da vedere a Granada, per favorire chi, come me, ha dovuto visitarla in soli due giorni.
Se non avete tempo di leggere tutto il post e capite l’inglese, date un’occhiata a questo free tour di Granada, che offre spunti molto interessanti
Indice
Perché Granada è famosa?
Sita ai piedi della Sierra Nevada, Granada è stata per secoli sotto il dominio dei mori e la costruzione dei palazzi Nasridi dell’Alhambra ne è la testimonianza più evidente.
Fu in seguito riconquistata dai cristiani che lasciarono la loro impronta.
Insomma, all’interno di pochi chilometri quadrati troverete testimonianze moresche, cristiane e perfino gitane.
Infatti, una delle cose più belle da fare a Granada è senz’altro passeggiare per le sue stradine strettissime, passando dalle vie areate dei tempi dei mori alle piazze con bellissime chiese, costruite dopo la Reconquista.
Breve storia di Granada
Prima di tuffarci alla scoperta di questa incredibile città, diamo un’occhiata breve alla storia di Granada, per capire la sua importanza.
Fu probabilmente fondata dagli iberi, ma conquistata dai mori nel 711, come buona parte della zona.
Nel 1031 divenne sede dell’emirato indipendente Zairiti per poi passare, pochi decenni dopo, alle due dinastie islamiche nord africane che ne fecero la città più opulenta e bella di Spagna: gli Almoravidi e gli Almohadi.
Fu durante i primi secoli dell’anno 1000, che queste due famiglie fecero letteralmente risplendere Granada, sia dal punto di vista economico ma anche da quello culturale e artistico.
Passò quindi sotto i Nasridi (i Palazzi Nasrdidi dell’Alhambra sono una cosa che non dimenticherete mai nella vita) che la abbellirono e arricchirono ulteriormente, fino al 1492, l’anno della Reconquista cristiana da parte di Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia.
I decenni di guerre che seguirono, spopolarono Granada, che passò da 200 mila abitanti a poco più di 18 mila dei primi del ‘900.
Come arrivare a Granada
Per arrivare a Granada ci sono diverse opzioni, è una città ben collegata con il resto dell’Andalusia.
→ Aereo: Granada ha un piccolo aeroporto, ma è solo per voli interni. Noi abbiamo volato su Malaga e poi noleggiato un auto. Se arrivate dall’Italia, vi consiglio di scegliere questa seconda opzione.
→ Treno: Fortunatamente, Granada è collegata con la Renfe, la rete di treni veloci spagnoli. La stazione si trova in Avenida de Andaluces, a circa un chilometro dal centro. Cliccate qui per prenotare un biglietto.
→ Bus: meno veloce della Renfe, ma altrettanto comode, sono le linee di bus che collegano Granada con le altre città dell’Andalusia e della Spagna. La stazione dei bus si trova in Carretera de Jaén. Il link per prenotare i biglietti è questo, vi basterà cliccare qui sopra per vedere gli orari e prenotare direttamente.
→ Auto: se volete fare un itinerario in Andalusia in totale autonomia, l’auto è il mezzo più consigliato, quello che abbiamo usato anche noi. Fate attenzione però a prenotare un hotel che abbia il parcheggio. Il centro storico, sebbene abbastanza piccolo, è molto trafficato e trovare un parcheggio può essere complicato. Cliccate qui per fare un preventivo per il noleggio auto.
→ Tour organizzati: se non avete voglia di fare tutto da soli, date un’occhiata a questo tour guidato di un giorno da Siviglia a Granada.
Come muoversi a Granada
A Granada ci si muove a piedi.
Il centro storico è piccolo e anche un quartiere come l’Albaycín è facilmente raggiungibile con le proprie gambe.
Se fa particolarmente caldo, potete approfittare del trenino turistico e farvi scarrozzare da una parte all’altra di Granada, senza faticare.
Cose da vedere a Granada
Granada è la città perfetta da esplorare in due giorni e in totale autonomia.
Se però volete approfondire aspetti di Granada con una guida locale, ecco alcune opzioni da tenere in considerazione:
⇒ Tour in segway: può sembrare un’attrazione da bambini, ma se visitate Granada d’estate, farsi trasportare da questa specie di biga elettrica mentre la guida vi indica le attrazioni principali, è da tenere in considerazione!
⇒ Tour a piedi in italiano: questo tour di Granada si svolge in italiano e vi porterà alla scoperta di due dei quartieri più affascinanti della città: l’Albaycín e il Sacromonte. È annullabile fino a 24 ore prima dell’inizio.
⇒ Tour completo di Granada con biglietti per l’Alhambra e visita ai quartieri Albayzín e Sacromonte: anche questo tour si svolge in italiano e vi farà scoprire il meglio del meglio di Granada in 5 ore, includendo però, al contrario del precedente, anche i biglietti per l’Alhambra.
Alhambra e i Giardini Generalife
In pochi altri casi nella vita, vi capiterà di vedere una cosa stupefacente come l’Alhambra.
È il sito più visitato di Granada, la sua attrazione principale e una delle più importanti di Spagna.
L’Alhambra altro non è che una fortezza, che racchiude numerosi palazzi di varie epoche e origine.
È stata inserita nel 1984 tra i siti protetti dall’UNESCO.
Leggete il mio post sull’Alhambra per scoprire tutto quello che c’è da sapere su biglietti, orari ecc.
La storia di questo posto unico al mondo inizia nel 889 d.C. quando i Mori vi costruirono una piccola fortezza sulle rovine di alcuni edifici romani.
Nel 1492, Granada fu riconquistata dai cristiani e consegnata a Re Ferdinando d’Aragona e alla Regina Isabella di Castiglia i quali, invece di distruggere quello che i loro nemici avevano costruito, lo valorizzarono, trasformando l’Alhambra in un palazzo reale.
All’interno dell’Alhambra, le attrazioni più visitate sono senz’altro i palazzi Nasridi, l’Alcazaba e il Palazzo di Carlo V. Ma anche i Giardini del Generalife vi stupiranno per la loro opulenza e complessità.
Essendo il sito più visitato di Granada e avendo gli ingressi contingentati, i biglietti per l’Alhambra devono assolutamente essere prenotati in anticipo.
Ecco alcune opzioni:
- biglietti saltafila per l’Alhambra, i Palazzi dei Nasridi, l’Alcazaba, il Generalife e i Bagni della Moschea: si tratta del biglietto che permette l’ingresso prioritario al sito UNESCO. Al momento della prenotazione deve essere scelto il giorno e l’orario di entrata (il mattino presto è il momento migliore, credetemi!).
- Visita guidata in italiano con biglietto saltafila: se siete interessati ad approfondire, questa opzione prevede l’ingresso prioritario e una visita guidata in italiano, all’interno dell’Alhambra, com incluso l’ingresso prioritario.
- Biglietto d’ingresso con audio guida: si tratta della scelta più gettonata, quella che ho fatto anche io. L’audio guida inclusa nel biglietto mi ha permesso di approfondire alcuni aspetti del sito in totale autonomia.
Albaycín
A nord di Plaza Nueva, c’è una salita che vi porterà dritti dritti al quartiere arabo di Granada, anch’esso patrimonio UNESCO: l’Albaycín (o Albayzín).
Dopo che la città fu riconquistata dai cristiani, la popolazione moresca si spostò in questa collina. È impossibile non notare le influenze arabe nelle case, nelle vie e nelle chiese, che altro non sono che moschee trasformate.
Il quartiere è un dedalo strettissimo di alti edifici dipinti di bianco. Vi avverto che è facilissimo perdersi tra queste vie.
Ma se non ci si perde, che viaggio è?!
Troverete appartamenti di lusso, chiese e conventi di clausura, cortili con opulenti giardini e chioschi per turisti.
Arrivati in cima all’Albaycín, la vostra fatica sarà ripagata dal Mirador San Nicolás.
Si tratta di una piazza famosissima, dalla quale si gode una splendida vista sull’Alhambra.
Troverete suonatori di strada, turisti e tanti abitanti del posto che si godono il fresco della brezza.
Plaza de San Nicolás
Si tratta della Piazza antistante al Mirador di cui vi ho parlato sopra.
In cima all’Albacycín, la chiesa omonima è fronteggiata dalla Piazza di San Nicola.
Offre viste spettacolari non solo sull’Alhambra ma anche sulla Sierra Nevada.
Al tramonto, regala il meglio di sé.
Come arrivare a Plaza de San Nicolás: Bus numero 32 da Plaza Isabel la Catolica.
Cattedrale di Granada
La seconda cattedrale più grande di Spagna, fu costruita sulle rovine di una moschea, dopo la Reconquista.
Carlo V, ritenendo inadatta la Capilla Real alla grandezza di Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, le fece annettere questo grandioso edificio, dando mandato a Diego de Siloè per la sua costruzione.
L’architetto vi lavorò ininterrottamente dal 1528 fino alla sua morte, avvenuta nel 1563.
I lavori passarono a un altro architetto che trasformò le fondamenta gotiche in rinascimentali.
Si tratta di un edificio con stili misti, un po’ barocco e un po’ rinascimentale e, dopo aver ammirato l’Alhambra, è difficile stupirsi davanti a qualcosa del genere.
Da notare sono la facciata, la Capilla Major e la Puerta del Perdón.
La cosa più bella, a mio parere, è un dipinto di El Greco in una delle cappelle laterali della sagrestia.
Informazioni per visitare la Cattedrale
Dove si trova: Calle Gran Vía de Colón numero 5.
Orario: da lunedì a sabato dalle 10 alle 18:30
Entrata a pagamento: 5 euro con audio guida inclusa.
Capilla Real
La Capilla Real si trova a soli 2 minuti a piedi dalla Cattedrale.
È l’edificio cristiano più importante di Granada e il luogo dove hanno trovato eterno riposo i più famosi sovrani spagnoli, tra i quali Re Ferdinando d’Aragona e la Regina Isabella di Castiglia.
In effetti si tratta di un vero e proprio mausoleo, voluto da coloro che liberarono la città dai mori.
I due monarchi morirono prima che la cappella fosse completata e furono trasferiti qui da Carlo V solo nel 1521.
Le tombe sono in marmo di Carrara, scolpite dall’artista italiano Domenico Fancelli.
Anche le tombe dei loro successori, Giovanna la Pazza e Filippo il Bello, si trovano nella Capilla Real, così come quella del loro nipote, il Principe de Asturias, che morì durante l’infanzia a soli 2 anni.
Bellissime sono anche le cancellate che le proteggono, in ferro battuto, del 1518.
All’interno della Capilla Real c’è anche un museo, sulla parte destra del transetto.
Vi sono racchiuse, oltre a una collezione di bandiere risalenti all’epoca della Reconquista, anche preziosi dipinti, tra i quali spiccano l’Orazione dell’Orto di Botticelli e Cristo Morto nel Sepolcro del Perugino.
Date un’occhiata a questo tour guidato alla Cattedrale e alla Capilla Real.
Informazioni per visitare la Capilla Real
Dove si trova: Calle Oficios.
Orario: da lunedì a sabato dalle 10:15 alle 18:30, domenica dalle 11 alle 18:30
Entrata a pagamento: 5 euro.
Sacromonte
A est dell’Albaycín, si trova il secondo quartiere “esotico” di Granada: il Sacromonte, che ospita la comunità gitana.
Passeggiare in questo “quartiere” (lo metto tra virgolette perché più che un quartiere di Granada, mi è sembrata una realtà parallela) è un’esperienza straordinaria.
Dopo l’Alhambra è il mio posto preferito di questa città, una cosa mai vista prima.
Dopo la riconquista dei sovrani cattolici, i gitani si trasferirono massa nel Sacromonte e nelle sue grotte, all’interno delle quali, anche oggi, potrete assistere a veri e propri spettacoli di flamenco.
Per secoli, il Sacromonte ha ospitato gitani, artisti e rifugiati di tutto il mondo.
Vivevano nelle cave scavate all’interno della colline. La maggior parte sono dipinte di bianco e oggi hanno l’elettricità al loro interno. Anche se troverete qualche hippie che ancora vive come ai vecchi tempi.
Nel Sacromonte troverete anche un interessante Museo Cuevas del Sacromonte, all’interno del quale sono ricreate 10 diverse grotte che portano il visitatore alla scoperta della comunità gitana e della nascita del flamenco.
Quando l’università è aperta, durante l’inverno, alcune di queste cave si trasformano anche in discoteche!
Informazioni per visitare il Barrio Sacromonte:
Come arrivare: bus numero 34 da Plaza Isabel Católica
Cartuja de la Asunción
A nord della città, nella zona universitaria del Triunfo, si trova il monastero certosino de la Cartuja.
Ci si arriva facilmente anche a piedi, con una passeggiata di 15 minuti da San Juan de Dios.
Il monastero è riccamente decorato e fu edificato nel 1526.
La chiesa, in particolare modo, è stata definita una delle più “scandalosamente decorate” di tutta la Spagna.
In effetti è davvero opulenta, con un altare in marmo policromo lavorato con colonne a spirale.
Ha ben due cupole, una al di sopra del sacrario e una al di sopra della sagrestia.
Informazioni per visitare la Cartuja
Come Arrivare: bus numero 8 dalla Gran Via in direzione nord
Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20
Entrata a pagamento: 3,50 euro
Altre cose da vedere a Granada
Carrera del Darro
Ai piedi dell’Albaycín si trova un piccolo quartiere che è considerato il centro della movida di Granada.
Vi troverete ristoranti, locali, caffetterie e discoteche in cui passare le serate estive.
In particolare, lungo il Rio Darro, si trova la Carrera del Darro, una via stretta fra il fiume (limitato da quelle che erano le mura di cinta e che ora sono diventati gli argini) e gli edifici del quartiere.
È una zona davvero carina in cui cenare la sera o passeggiare tranquillamente al fresco della vegetazione che costeggia il Darro.
Baños Arabes
Nella Carrera del Darro, al numero 31, si trova una vera e propria chicca di Granada: i bagni arabi, detti anche el Bañuelo.
Una chicca perché si tratta di un bagno arabo dell’XI secolo, con tanto di hamman d’epoca. Fu l’unico a essere sopravvissuto alla distruzione che seguì la Reconquista.
Tutti gli hamman furono rasi al suolo: si diceva che fossero bordelli e non luoghi di abluzione.
In effetti, questo lungo il Darro, fu risparmiato solo perché era sovrastato da un edificio in cui abitavano alcuni cristiani.
Avrete la possibilità di vedere come si viveva all’epoca degli emiri. Si tratta di un luogo molto affascinante che, se avete passaporto dell’Unione Europea, sono gratuiti.
Plaza Nueva
Si tratta di una bella piazza, costruita dopo la Reconquista.
Purtroppo, fu inaugurata con un’atrocità: in questo luogo, infatti, i cristiani bruciarono ben 80 mila testi dell’antica università musulmana, che fu letteralmente spazzata via dalla furia del fanatismo religioso.
Sul lato nord della piazza troverete la Real Chancilleria, della stessa epoca, che oggi ospita il Tribunale di Granada.
Dall’altra parte, troverete la Cuesta de Gomérez che porta all’Alhambra. Nella stessa strada però ci sono anche i laboratori dei famosi costruttori di chitarre di Granada. Al numero 9, Casa Morales, è probabilmente la più famosa tra queste.
Monasterio de San Jerónimo
Fondato nel ‘500 dai re cattolici e costruito dall’architetto Siloé, il Monasterio de San Jerónimo è un gioiellino poco frequentato dai turisti.
Ma è uno degli edifici più impressionanti di Granada.
Chiaramente, comparato all’Alhambra sembra poca roba, ma non è così. Ospita una comunità di monache di clausura ed è considerato una piccola bibbia rinascimentale in versione plateresca (lo stile dell’epoca).
Ha al suo interno una coppia di interessanti patios rinascimentali, una chiesa riccamente decorata e la tomba di colui che è stato il generale militare artefice della Conquista: Gonzalo de Cordoba detto El Gran Capitan.
Cosa vedere nei dintorni di Granada
Casa Museo di Federico García Lorca
Granada ha dato i natali al più grande poeta spagnolo: Federico Garcia Lorca. A Fuente Vaquieros, a circa 15 chilometri a ovest della città, si trova la sua casa natale.
Arrivò l’Amore col suo biondo respiro e il giardino della mia anima fiorì delle rose del bacio e dell’incanto, tristi maghe del paese eburneo che il mio pianoforte stregato snocciolò.
Gli ambienti sono originali e vi sono conservati oggetti personali del poeta, fotografie e cimeli di famiglia.
Sierra Nevada
La Sierra Nevada, una delle catene montuose più famose di Spagna, è raggiungibile da Granada con un brevissimo viaggio.
Si tratta di un vero e proprio parco nazionale, che ospita la vetta più alta del paese: Mulhacén alto 3,478.
Date un’occhiata a questo tour guidato di mezza giornata.
Córdoba
Cordoba e Granada sono una coppia inscindibile: non potete visitare l’una senza visitare anche l’altra.
Leggete il mio post su cosa vedere a Cordoba per tutte le informazioni.
Siviglia
Leggete il mio post su cosa vedere a Siviglia in 2 giorni per tutte le informazioni.
Dove dormire a Granada
Granada è una città ad alta vocazione turistica e non avrete problemi a trovare alloggio. Se volete dormire in centro e non avete problemi di parcheggio, date un’occhiata all’Áurea Catedral by Eurostars Hotel Company al numero 11 di Calle Cárcel Baja, Si tratta di un bellissimo hotel ospitato in un palazzo del XVI secolo, a meno di 100 metri dalla cattedrale.
Se invece cercate una sistemazione più particolare, date un’occhiata a questo appartamento ai piedi dell’Albaycín: si chiama La Constanza Casa Cueva e si trova in calle Vereda de Enmedio nº 51.
Mappa di cosa vedere a Granada
Questo post è stato scritto da:

Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".