Solo per curiosità: voi conoscete tutti coloro che sono sepolti nella Basilica di Santa Croce, a Firenze?
Non è che sia uno dei segreti di Firenze, diciamo così, ma io non ne conoscevo un decimo, ammetto la mia vergognosa ignoranza. Ma amando così tanto viaggiare, pongo rimedio alla mia deplorevole mancanza di conoscenza, visitando cose.
BIGLIETTI, ORARI E INFORMAZIONI PER LA BASILICA DI SANTA CROCE A FIRENZE
Così una mattina, passando da piazza Santa Croce, vedo che è assolutamente assente la solita, chilometrica e noiosissima fila alla biglietteria della Basilica e mi viene voglia di entrare.
Non lo facevo, credo, dalle elementari.
(Mi scuso per la pessima qualità delle foto, ma essendo una visita non programmata, non avevo con me la mia fedele Nikon 🙁 )
CONSIGLIO: quando si visitano questi luoghi, se non si è esperti di storia dell’arte, affidarsi a una guida o fare un tour guidato dà sempre una marcia in più.
Santa Croce è una delle cose da vedere a Firenze in 2 giorni.
Indice
Basilica di Santa Croce a Firenze: Tempio delle Itale glorie
Ugo Foscolo ne “I Sepolcri” ribattezza la Basilica di Santa Croce il Tempio delle Itale glorie “ma più beata che in un tempio accolte serbi l’itale glorie,”.
Ma perché Foscolo la chiama così: Tempio delle itale glorie?
Perché al suo interno ospita delle tombe di personaggi che definire illustri è riduttivo.
A parte lo stesso Foscolo: Michelangelo, Galileo, Vittorio Alfieri, Rossini.
Per citarne solo alcuni.
All’interno ha opere di Donatello, Vasari, Cimabue, Della Robbia, Giotto e Canova. Sempre per citarne solo alcuni.
Leggi anche: I giardini segreti di Firenze
Basilica di Santa Croce: chi vi è sepolto
Dante: la tomba che non c’è.
Ebbene sì, il Sommo Poeta morì in esilio a Ravenna, dove è tutt’ora sepolto.
La città romagnola si rifiutò di consegnare le spoglie di Dante a Firenze, che tanto lo aveva maltrattato e se le tenne per sé.
In Santa Croce però, oltre all’arcigna statua all’esterno, Dante è ricordato, eccome. In stile neoclassico il poeta è elevato alla gloria d’Italia, mentre la poesia piange sulla sua tomba.
Michelangelo: il Vasari rende omaggio
Sì, la tomba di Michelangelo è un’opera del Vasari.
Niente di meno. Al centro il busto di Michelangelo, al di sopra la Pietà. Da sinistra verso destra le tre muse del Maestro: Pittura, Scultura e Architettura, piangono la morte del genio che le ha domate e rese immortali.
Vittorio Alfieri: lo piange l’Italia
Niente meno che del Canova è il monumento funebre a Vittorio Alfieri in Santa Croce, anche questo un tripudio di marmo neoclassico con la statua dell’Italia Piangente che la fa da padrona.
Galileo Galilei: anche lui
Esattamente di fronte alla tomba di Michelangelo, quella di un altro Genio con la G maiuscola, Galileo Galilei.
Galileo infatti nacque a Pisa esattamente il 15 febbraio 1564: tre giorni dopo moriva Michelangelo. Quasi un passaggio di testimone.
In realtà la tomba di Galileo è stata spostata nel luogo attuale solo nel 1737. Infatti, alla sua morte, stava ancora scontando la sua condanna per eresia. E seppellire un eretico in una chiesa, non era proprio il caso.
Quando le spoglie furono spostate, si scoprì che Galileo non era da solo nel suo immortale giaciglio.
Nella tomba furono trovati altri due cadaveri: uno di Vincenzo Viviani, suo fedele allievo e uno di una donna molto giovane. Si pensa che si tratti di Suor Maria Celeste, figlia di Galileo.
Non tombe ma ricordi
In Santa Croce ci sono anche tante altre targhe in ricordo di italiani che hanno illuminato il mondo con le loro scoperte, anche se fisicamente non riposano nella Basilica.
Enrico Fermi, Marconi, Leonardo da Vinci e Raffaello.
Basilica di Santa Croce: capolavori en passant
Se dalla chiesa ci spostiamo e per caso capita di entrare nel refettorio, capita anche di vedere il Crocifisso di Cimabue, simbolo dell’Alluvione di Firenze.
Poi il cielo della Cappella de’ Pazzi (progettata dal Brunelleschi), i chiostri (uno del Brunelleschi e uno di Arnolfo di Cambio) e le arcate, le ceramiche Della Robbia che ti si parano davanti nella Cappella de’ Medici.
Sulla Basilica di Santa Croce sono stati scritti decine e decine di libri, non basterebbe una vita per esplorarla e decodificarla tutta.
I secoli di storia hanno stratificato mille cose da conoscere ed esplorare.
Per un’esplorazione più dettagliata vi consiglio di cliccare qui.
***********************
Vi è mai capitato di avere sotto casa qualcosa per la quale i turisti fanno ore e ore di fila e di non visitarla da anni? A me, spessissimo! Raccontate nei commenti
Se avete voglia di visitare Firenze e di uscire dai soliti itinerari, vi consiglio di leggere:
****************************
Ti è piaciuto? Salvalo su Pinterest!
Questo post è stato scritto da:

Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".
Buongiorno Francesca
complimenti per l’esposizione. Credo di ricordare che durante una gita scolastica di…..55 anni fa nella Basilica, di aver visto un busto funebre dedicato al grande scienziato Macedonio Melloni. La cosa mi colpì in quanto studente all’ITC “M.Melloni” di Parma. Però so che è sepolto al cimitero dei colerosi di Barra (Napoli). Ricordo male?
Grazie Paolo
Ciao Paolo, grazie del commento! Sinceramente, non mi ricordo il busto di Melloni, ma è colpa mia che non lo ho notato. Comunque è possibile – sto facendo un ipotesi – che, come per Dante, all’interno ci sia il monumento funebre e che il luogo di sepoltura sia altrove (infatti Dante è sepolto a Ravenna).
Ora è da un po’ che non entro in Santa Croce a Firenze. Il Crocefisso di Cimabue rimane per me una delle cose più belle e intense di tutta la visita, sia perché è medievalissimo, sia per i danni che ha subito a causa dell’alluvione. è un Christus Patiens due volte: la prima per la sua iconografia, la seconda per i patimenti che ha patito per davvero il 4 novembre del 1966.
La Basilica e il luogo di sepoltura di alcuni dei piu illustri personaggi italiani, come Michelangelo Buonarroti, Galileo Galilei, Niccolo Machiavelli, Vittorio Alfieri, Ugo Foscolo, Gioacchino Rossini . Nonostante sia una chiesa cattolica, vi sono anche sepolture di persone non credenti, tra cui lo stesso Foscolo. La prima illustre personalita qui inumata fu Leonardo Bruni nella seconda meta del Quattrocento, mentre l’ultima persona sepolta effettivamente in Santa Croce fu Giovanni Gentile nel 1944, ma nel dopoguerra verranno apposte delle targhe commemorative, come quella per Enrico Fermi, la cui tomba si trova negli Stati Uniti dove mori nel 1954 .
Molto bello!!!
Grazie!
Tornare con occhi nuovi e magari maggiore sensibilità nei luoghi già famigliari porta un valore aggiunto alla nostra esistenza. Complimenti!
Sono d’accordo con te, tornare da adulti in luoghi visti da bambini è sempre emozionante
Io sono una grande “fan” di Foscolo, fin dai tempi delle medie. Tutte le volte che vengo a Firenze, gli porto un fiore. Mi piace molto Santa Croce e trovo che sia poco valorizzata nel suo essere un tempio della cultura italiana. Si potrebbe fare di più per un posto così.
Oltre ad essere stato molto interessante è stato piacevole scorrere queste pagine. Amo Santa Croce e le belle persone come te che condividono emozioni e sensazioni. Grazie.
Grazie!