In questo post troverete una guida pratica per chi, per la prima volta, vuole fare una visita a Petra, in Giordania.

Proverò a mettere tutte le cose da sapere prima di andare a Petra: da come arrivare a dove alloggiare, al periodo migliore per visitarlo, quanto costa e tutte le cose da non perdere.

Insomma: risponderò alle domande che ogni viaggiatore ha, prima di andare a Petra.

Ho impiegato parecchio per scrivere questa guida sulla visita a Petra.
Quando abbiamo iniziato a buttare giù l’itinerario in Giordania, tutto è girato intorno a Petra.

Le domande erano quelle che, immagino, siano anche le vostre: quanti giorni stare, se andare in autonomia o con una guida, come arrivarci e dove trovare i biglietti di ingresso.

Dopo la visita, tutto è cambiato. Petra mi aveva lasciato delle sensazioni molto contrastanti, come ho scritto in questo post Il lato oscuro di Petra.

Oggi però, a distanza di tempo, con la capitale del Regno dei Nabatei ho fatto pace e, complice un documentario che ho visto di recente, ho deciso di mettere nero su bianco tutto quello che avevo imparato e che potrebbe essere utile ad altri viaggiatori.

Gli spettacolari monumenti funebri di Petra, in Giordania, sono spesso in cima alla lista dei desideri di viaggio.

A differenza di altre destinazioni che sono nei desideri di tutti, in realtà è abbastanza facile e non troppo costoso visitare Petra.

Ci sono sistemazioni economiche, possibilità di arrivare con tour organizzati o semplicemente con un’auto a noleggio.

Inoltre, Petra è sicura e le persone sono incredibilmente accoglienti.

Quindi, quali sono le cose da sapere per visitare Petra?

In questo post cercherò di indicare tutto ciò che si deve sapere per pianificare un viaggio a Petra, incluso come arrivarci, gli hotel più vicini, i periodi migliori per visitarla e cosa assolutamente non fare una volta arrivati in loco.

Risorse rapide e utili per la visita a Petra

  • Volo: Momondo o Kayak – sono numerose le compagnie, anche low cost, che viaggiano in Giordania. Prenota appena puoi il volo con Momondo o Kayak, che confrontano al posto tuo i prezzi per trovare il volo più economico.
  • Hotel: utilizza Booking per le prenotazioni degli alberghi. Controlla le recensioni degli altri viaggiatori, confronta i prezzi e le distanze dal sito archeologico.
  • Internet: considera la possibilità di acquistare una eSim per avere una connessione dati sempre disponibile, in modo da poter utilizzare interne in qualunque luogo senza problemi ed evitare il salasso dei costi del roaming dati.
  • Get Your Guide: dai un’occhiata a Get Your Guide per acquistare biglietti e prenotare escursioni varie. Hanno opzioni che vanno dai biglietti saltafile a esperienze indimenticabili.
  • Noleggio auto: Utilizza DiscoverCars per il noleggio auto. Si tratta di un sito comparatore, che controlla al posto tuo i prezzi di tutte le compagnie di noleggio presenti in loco e mostra per primi i prezzi più bassi per l’auto che preferisci.
  • Assicurazione di viaggio: non dimenticare mai di fare un’assicurazione di viaggio e un’assicurazione sanitaria. Costano pochi euro e te ne fanno risparmiare migliaia, in caso di bisogno. Dai un’occhiata a HeyMondo e, se decidi di acquistare, avrai lo sconto del 10% in quanto lettore di Chicks and Trips.

Cose da sapere prima di visitare Petra in Giordania

Eccoci al qundue: avete deciso di visitare Petra, la città perduta.

Se seite come me, avrete tante domande e vorrete risposte precise e concise. Qui, trovate tutto.

visita a petra siq

Andare a Petra da soli


Innanzitutto, la prima domanda che vi farete, è quella che mi sono fatta anche io: è sicuro andare a Petra in totale autonomia, senza tour organizzati?

Petra, e tutta la Giordania, sono sicure e stabili.

Non ci sono avvertenze di viaggio particolari per Petra: si devono usare esattamente le stessa accortezze e cautele che si usano in altri luoghi frequentati da turisti.

Leggete il mio post: La Giordania è sicura? Per tutte le altre info.

Un consiglio che mi sento di dare è questo: prestate attenzione ai locali che corrono per Petra su cammelli e cavalli.

Spesso non prestano attenzione ai visitatori e non sono rari gli incidenti.

Per evitare di farsi male, fate attenzione voi, perché loro non lo faranno.

Esistono truffatori a Petra?


Sì, esistono, esattamente come in tutti gli altri luoghi con una gigantesca presenza di turisti.

Troverete gente che vuole 1 Jod per farvi affacciare su una collina panoramica, magari con la scusa di offrirvi un tè allla menta.

Troverete finte guide che vogliono portarvi su sentieri proibiti (e molto molto pericolosi), dietro un piccolo compenso.

Non cedete e andate per la vostra strada: pagare il biglietto d’ingresso vuol dire poter accedere a tutto il sito, tranne dove non è consentito andare.

Non fatevi intimidire e ricordatevi che all’ingresso e lungo il percorso è sempre presente la polizia turistica alla quale chiedere aiuto.

tesoro petra

Dove si trova Petra e come arrivarci


La Città Perduta di Petra, detta anche la Città Rosata, grazie al colore delle rocce che la formano, si trova nel sud della Giordania, nella provincia di Ma’an.

Dista circa 250 chilometri a sud dalla capitale Amman e 130 chilometri a nord di Aqaba, sul Mar Rosso.

Le montagne che la ospitano sono chiamate Jabal Al-Madbah, nella parte est della valle Arabah.

  • Arrivare a Petra in auto: Da Amman si deve prendere la Desert Highway (più veloce) o la King’s Highway (panoramica, ma più lenta). Noleggiare un’auto è il modo migliore per raggiungere Petra ed è quello che abbiamo usato noi per il nostro itinerario in Giordania. C’è un parcheggio gratuito accanto al centro visitatori, di fronte alla fermata dell’autobus. Noi lo abbiamo usato per entrambi i giorni nei quali abbiamo visitato Petra.
  • Visitare Petra con un tour organizzato: se non ve la sentite di guidare in Giordania, ci sono numerosi tour disponibili sia da Amman che da Aqaba.

Ecco quelli con le migliori recensioni dei viaggiatori:

L’ingresso a Petra si trova a poco distante dal centro di Wadi Musa.

La maggior parte degli hotel più lontani offrono una navetta gratuita per arrivare al centro visitatori.

Altrimenti ci sono molti taxi che, con pochi JOD, portano alla biglietteria di ingresso.

Petra: cos’è esattamente?


Petra è una delle 7 meraviglie del mondo.

È stata utilizzata numerose volte come location per le riprese di film leggendari: io l’ho vista per la prima volta da piccola in Indiana Jones e l’Ultima Crociata e, da allora, ho sempre desiderato vederla.

Ha una storia lunga e misteriosa. Durante la fase del suo massimo splendore, dal I secolo a.C. al I secolo d.C., il regno nabateo comprendeva l’attuale Giordania e si estendeva fino alla Siria, a Israele, all’Egitto e all’Arabia Saudita.

Petra ne era la splendida capitale dal 300 a.C. fino al 100 d.C. circa, epoca nella quale i Romani la invasero e ne presero il controllo.

Nei secoli successivi, Petra fu abbandonata e dimenticata, fino a quando l’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt la “riscoprì” nel 1812.

Nel 1985 Petra entrò a far parte del Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e, da allora, è diventata l’attrazione turistica più visitata della Giordania, attirando visitatori da tutto il mondo.

il tesoro petra

Cos’è Little Petra?


Siq al-Barid o piccola Petra, si trova a circa 5 chilometri a nord di Petra.

È collocata in una stretta gola di appena 20 metri di lunghezza, che sfocia in unaaltrettanto piccola valle circondata da montagne.

Si compone da elementi rupestri, triclini, cisterne e case scavate nella roccia.

La cosa più bella da vedere all’interno di questo canyon abbandonato è la” casa dipinta”, situata sulla parete di sinistra della palla circa 15 metri di altezza.

Ospita dipinti conservati in maniera eccezionale, anche se è stato .necessario un lungo lavoro di restauro per ripulire le pareti dal fumo dei fuochi che i beduini vi accendevano all’interno.

Little Petra è un piccolo sito archeologico, incluso nello stesso biglietto di accesso a Petra.

Non ha i monumenti funebri spettacolari della sua omonima più famosa e, anzi, ci sono alcune famiglie nomadi che tutt’ora la abitano.

Noi l’abbiamo visitata di pomeriggio; eravamo praticamente da soli!

Non c’erano altri turisti in giro e abbiamo girato indisturbati per circa un’ora.

Se viaggiate con un’auto propria, ci metterete 5 minuti ad arrivare e vi consiglio di vedera.

Contrariamente, se dovete prendere un taxi o prenotare una visita guidata, direi che non ne vale la pena.

Restare a Petra più di un giorno: dove alloggiare


Vicino al sito archeologico di Petra, è nata un’intera cittadina, Wadi Musa, per soddisfare le esigenze dei visitatori che da tutto il globo arrivano a visitare la città rosata.

A Wadi Musa ci sono hotel di ogni tipo e budget, dislocati in ogni posizione, anche molto vicini al centro visitatori, oltre a numerosi posti nei quali cenare (e dove si mangia benissimo!), negozi di souvenir e tutto quello che si può vendere a un turista.

Viaggiando con un’auto a noleggio, noi abbiamo scelto un hotel leggermente fuori da centro, che avere un parcheggio nei pressi.

Nel sito dell’hotel c’è scritto “parcheggio privato gratuito”: in realtà si tratta di un piccolo sazio ricavato a bordo strada, recintato con un muro a secco.

Comunque: Si chiama Shaqilath Hotel. La struttura e nuova e pultia. Su richiesta, possono fare anche cene per gli ospiti.

Se cercate qualcosa di più lussuoso, date un’occhiata al Mövenpick Resort, proprio di fronte all’entrata di Petra.

Si tratta di una catena internazionale che gestisce questo hotel a cinque stelle con numerosissime camere e sette ristoranti, bar e caffetterie in loco. Ha anche una piscina all’aperto e una terrazza sul tetto con vista sulle montagne circostanti.

mausolei rupesti petra

Info pratiche per la visita a Petra

Biglietto per Petra


Il biglietto di ingresso a Petra non è esattamente economico, se non si è cittadini giordani. I cittadini giordani, pagano pochissimo: 5 JOD!

Per i turisti i biglietti d’ingresso costano:

  • 50 JOD per un giorno,
  • 55 JOD per due giorni e
  • 60 JOD per tre giorni consecutivi.

I bambini sotto i 15 anni sono ammessi gratuitamente, così come quelli in possesso di un Jordan Pass.

Il Jordan Pass è infatti il miglior modo per risparmiare sul biglietto di Petra, soprattutto se avete intenzione di esplorare più siti in Giordania.

Con il Jordan Pass, infatti, si può entrare in tutte le principali attrazioni del paese (anche nel deserto del Wadi Rum) e sono incluse addirittura le spese del visto di ingresso nel paese.

Il costo del Jordan Pass dipende proprio dal numero di giorni che vorrete passare a Petra:

  • 70 JOD Jordan Pass + 1 giorno a Petra;
  • 75 JOD Jordan Pass + 2 giorni a Petra;
  • 80 JOD Jordan Pass + 3 giorni a Petra.

Il periodo migliore per visitare Petra


Il periodo migliore per visitare Petra è durante la primavera o l’autunno.

Petra si trova in altura, a circa 1100 metri sul livello del mare.

Noi l’abbiamo visitata agli inizi di giugno, ma con il trascorrere delle ore, si è fatto molto molto caldo.

In primavera e in autunno il clima è secco in genere non troppo caldo: le temperature medie si aggirano tra i 18 e i 25 gradi.

In estate può diventare molto caldo e, visto che nel sito non esiste praticamente ombra, capite perché noi siamo entrati alle 6 del mattino, appena aperto.

L‘inverno è la stagione più tranquilla per visitare Petra, ma può essere fredda e piovosa e, in caso di forti piogge o di neve, l’accesso a Petra viene chiuso e non è possibile visitarla.

visita a petra centri cerimoniali

Orari di apertura e di chiusura di Petra


Il sito di Petra è aperto tutti i giorni dalle 6:00 del mattino fino alle 6:00 del pomeriggio in estate; e dalle 6:00 del mattino fino alle 4:00 del pomeriggio in inverno.

Se volete restare più a lungo, tre giorni a settimana viene organizzata Petra by Night (di cui vi parlo alla fine) ma è necessario pagare un biglietto a parte.

Cosa indossare per visitare Petra


Chiaramente, la risposta a questa domanda dipende dal periodo nel quale andate in Giordania.

In generale, si può dire che i sentieri all’interno di Petra sono molto sconnessi e per accedere a siti come il Monastero, dovrete fare molti scalini.

Il mio consiglio è di indossare scarpe da trekking, pantaloni chiusi in fondo e maniche lunche, se possibile, chiuse anch’esse sui polsini.

La presenza di numerosi animali da soma, cani e gatti randagi infatti, fa sì che mosche e zecche siano molo presenti a Petra.

Portate anche un cappello e crema solare, se la visitate in estate.

Come ho detto sopra: non ci sono luoghi nei quali ripararsi dal sole.

→ Per tutte le altre informazioni, leggete il mio post su Come vestirsi per un viaggio in Giordania.

Cibo e bevande


All’interno del sito c’è un ristorante chiamato The Basin, dove si può pranzare.

Attenzione però, durante i periodi di maggior afflusso è sempre molto affollato, essendo l’unico del sito. Noi siamo stati avvertiti dall’hotel che sarebbe stato molto difficile trovare un posto a sedere e, molto gentilmente ci hanno preparato il pranzo al sacco. Per il secondo giorno, abbiamo preso qualcosa di secco da mangiare in un piccolo supermarket la sera prima.

Ci siamo portati dell’acqua da bere (tanta!!!) e altra ne abbiamo acquistata al ristorante, facendo la fila nel momento di minor afflusso.

Bagni


Ci sono dei servizi igienici accanto al ristorante e, tutto sommato, sono anche abbastanza puliti.

Ne ho visti anche in altri posti, ma non ci sono andata e non saprei dire se fossero sporchi o meno.

Qual è l’orario migliore per visitare Petra?


Alle 6 del mattino! Se decidete di andare in estate, sfruttate le ore fresche della giornata.

Anche se costa un po’ fatica svegliarsi così presto in vacanza, è un sacrificio che vale la pena di essere fatto.

Salire al Monastero i fino ai centri cerimoniali con il sole alto e con il caldo atroce, non è possbile.

Sfruttate il mattino: camminerete per il Siq da soli: è un’esperienza che non dimenticherete mai.

I tour organizzati di solito arrivano più tardi la mattina, quindi essere lì appena la biglietteria apre, vuol dire avere almento 2 ore di assenza di gruppi di turisti.

visita a petra

Quanti giorni sono necessari per visitare Petra?


Quando acquistate il Jordan Pass dovete indicare i giorni di permanenza all’interno di Petra e, in base a quello, sarà calcolato il costo.

Quindi, dovete necessariamente decidere prima quanti giorni passare a Petra.

Noi abbiamo optato per 2 giorni.

A mio parere sono il tempo minimo per esplorare le maggiori attrazioni del sito.

Considerate che siamo entrati entrambi i giorni alle 6 del mattino, appena aperto, per vedere tutto e fare i sentieri più faticosi quando la temperatura era ancora accettabile.

Cavalcare cammelli o asini a Petra: sì o no?


No!

Lo sconsiglio assolutamente e, anzi, vi prego proprio di non farlo.

La gente del posto e anche le guide turistiche vi inviteranno a farlo, ma per favore, non cedete.

Come ho scritto nel post Il lato Oscuro di Petra, gli abusi sugli animali sono la norma, e gli animali sono visibilmente esausti e mal tenuti.

Se è e vero che una volta gli animali da soma venivano usati per trasportare le merci, oggi ci sono alternative e, come turisti consapevoli, dobbiamo fare in modo che questa pratica abbia una fine.

Camminate con i vostri piedi, se ce l’ho fatta io ad andare al Monastero, può andarci chiunque.

In alternativa: chiedete al vostro albergo e vi orgaizzeranno un trasporto nella parte più altra di Petra con un pick-up.

Visitare Petra: da soli o con una guida


Dipende da che tipo di viaggiatore siete: se non vi sentite a vostro agio in questi luoghi da soli, allora cliccate qui per una guida in italiano.

Se al contrario vi piace essere liberi di esplorare Petra al vostro ritmo, andate in totale autonomia. Noi abbiamo scelto questa seconda opzione, avendo comunque con noi una guida del Touring della Giordania e una della National Geographic specifica per Petra.

Non abbiamo avuto problemi e, sinceramente, mi sento di consigliare la visita in autonomia.

teatro grande petra

Visita a Petra: 14 cose imperdibili


Entrare a Petra è come tornare indietro nel tempo.

Non è paragonabile ad alcun altro luogo al  mondo.

È un sito vastissimo, la maggior parte chiuso al pubblico.

Ci sono però alcune cose che non si possono proprio perdere a Petra:

Siq

La strada che porta a Petra è un passaggio naturale stretto e sinuoso.

Corre incassato tra altissime pareti di arenaria rosa, per aprirsi davanti al maestoso tempio chiamato il Tesoro, il cui vero nome è al-Khazneh.

Il Siq è il nome arabo che gli dettero i beduini che abitarono Petra: significa la gola.

Si tratta di una faglia naturale che si venne a formare dopo un violento terremoto che spaccò letteralmente in due la grande montagna, fornendo così questa davvero singolare e bellissimo via di accesso.

L’altezza delle pareti che costeggiano la faglia cresce fino a raggiungere più di 100 metri, praticamente impedendo di vedere il cielo.

Iscrizioni rupestri, canali scavati nella roccia che raccolgono l’acqua proveniente dalle sorgenti nei dintorni della città, pietre sacre incise che rappresentano divinità e nicchie scavate costellano le pareti di questa fenditura immersa perennemente nell’ombra.

Consiglio PRO: entrate a Petra di primo mattino, all’apertura, e avrete il Siq tutto per voi. È un’esperienza straordinaria e a tratti toccante.

Al-Khazneh, il Tesoro

Uno dei monumenti più belli del tempo antico, il Tesoro è il primo edificio che si trova uscendo dal Siq.

Il nome in arabo significa letteralmente Tesoro del faraone.

Furono i beduini che vivevano a Petra a battezzarlo così.

È molto scenografico e la sua ubicazione, che costringe il visitatore a vederlo all’improvviso, appena affrontata all’ultima curva della faglia di entrata Petra, lo fa splendere alla luce del sole con colori rosa arancioni e rossi.

Ha dimensioni davvero impressionanti: la facciata è larga 25 metri e alta quasi 40.

È scavata profondamente nelle pareti della montagna e interamente scolpita in rilievo.

Si tratta di un gigantesco mausoleo e le statue presenti una volta nella facciata furono distrutte dalla follia iconoclasta.

La maggior parte dei turisti, si ferma qui.

Vede il Tesoro e torna indietro.

Ma attenzione, la città rosata ha molto altro da offrire.

cammelli

Tomba degli Obelischi e il Triclinio di Bab al-Siq

Anche in questo caso si tratta di un monumento funebre davvero gigantesco.

La tomba che è ospitata nella parte superiore della montagna, nella quale fu scavata, è larga 16 metri e alta 12.

Mausolei rupestri

Gli abitanti di Petra, che non avevano cariche pubbliche, seppellivano i loro morti nella terra, in semplice fossi rettangolari, oppure scavavano fino ad arrivare a 2 metri di profondità.

Queste tombe di persone “normali” sono le tombe più di Petra, scolpite nelle pareti rocciose delle montagne e delle colline della città.

Diversamente dall’aspetto esterno, all’interno sono molto semplici e sobrie.

Le pareti di roccia venivano semplicemente levigate e si lasciavano nude, senza decorazioni.

Ce ne sono di vari tipi e si distinguono a seconda del tipo di facciata che hanno: abbiamo le tombe con facciata di tipo a tempio, quelle ad arco, oppure semplicemente le tombe a fossa.

Teatro Principale

A circa 600 metri dal punto nevralgico della città, si erge il teatro principale, il più grande (a Petra se ne trova anche un altro, alla fine della strada colonnata).

Si calcola che questo teatro potesse contenere tra i 7000 e i 10 mila spettatori e segue fedelmente lo schema dei teatri romani.

È scolpito all’interno di una cavea, un insenature naturale della montagna, sulla quale furono scolpiti direttamente i gradini che ospitavano gli spettatori.

La gradinata è divisa orizzontalmente in tre settori e in sei settori semicircolari separati da file di scalini che non avevano né spalliera nei braccioli, né un numero assegnato che li distinguesse.

Tombe reali

Sul versante occidentale della montagna chiamata  al-Khubtha, orientato verso il centro della città, si trova il complesso funerario delle tombe reali.

Fu chiamato così perché si crede che accogliessero le sepolture dei monarchi nabatei.

È un complesso composto da tre tombe: il Palazzo, la Corinzia e l’Urna.

Tomba del Palazzo

Una delle tombe più belle di Petra, il cui aspetto ricorda un edificio a più piani, fa parte del complesso delle tombe reali appartenenti a monarchi in nabatei.

Si distingue dalle altre per le sue enormi dimensioni: 50 metri di larghezza e 46 di altezza.

Il nome Il Palazzo fu attribuito a questo complesso dagli studiosi che nel XIX secolo ne studiarono le fattezze.

La facciata di questo gigantesco mausoleo si divide in tre settori sovrapposti, separati da cornici sporgenti. Quello inferiore ha ben 12 colonne, coronate da capitelli nabatei

Sotto ogni fregio si apre una porta: le due centrali sono più grandi quelle laterali più piccole.

cane randagio

Strada colonnata

Il sito che ospita Petra è in un’ampia vallata, circondata da montagne, da colline e alture.

L’unica via piana era lo stretto corridoio situato al centro della valle.

Proprio utilizzando questa striscia di terreno pianeggiante, gli abitanti costruirono una lunga strada che tagliava le colline sulle quali si collocavano i templi, i mercati e i negozi.

Si chiama la Strada Colonnata ed è l’unica che, all’interno di Petra, è degna del nome strada.

Quello che si vede oggi è in gran parte la strada romana che, pochissimo tempo dopo l’annessione del regno nel 106 d.C,. fu costruita sopra la precedente strada nabatea.

Corre in direzione est ovest per quasi 250 metri.

Una gigantesca colonna vertebrale che divide in due il cuore della città.

Grande Tempio Meridionale

Si affaccia direttamente sulla strada colonnata ed è l’edificio più grande di Petra.

La superficie di questo gigantesco tempio non fu spianata completamente-

Il tempio si articola infatti in due grandi strati sovrapposti, uniti da scalinate, con un dislivello di oltre 13 metri.

La costruzione fu realizzata durante il regno di Areta IV, intorno ai primi decenni d.C..

Tempio dei Leoni Alati

Proprio di fronte al grande tempio, sulle pendici della collina di rimpetto, se ne trova uno più piccolo.

Costruito nella stessa epoca del tempio più grande, deve il suo nome ai capitelli con leoni alati ritrovati vicino all’altare.

Tempio di Qsar al-Bint Farun

Costruito all’estremità occidentale della città, questo edificio fu dedicato e consacrato alla principale coppia di dei adorati dai nabatei.

La costruzione è degli inizi del I secolo d.C.

Lo riconoscerete immediatamente perché il suo aspetto ricorda quello di un grande cubo: ha la pianta quadrata e la sua altezza è uguale da tutti lati, 32 metri.

È suddiviso in tre piani e poggia su un gigantesco basamento.

Per arrivarci si dovevano salire 21 gradini.

El-Deir, il Monastero

Insieme al Tesoro, il Monastero è il monumento più famoso di Petra.

La visita al monastero va guadagnata: si devono salire 800 gradini scavati nella roccia.

Non fatevi tentare dagli animali da soma.

Salire al Monastero è faticoso soprattutto se lo si affronta nelle ore più calde della giornata.

Per arrivarci noi siamo entrati a Petra alle sei del mattino e alle otto eravamo già lungo la via del ritorno dal Monastero.

Usare gli animali da soma per arrivare quassù significa rovinare la scalinata che da 2000 anni porta a questo luogo meraviglioso.

Salendo infatti, vi accorgerete che gli zoccoli degli animali da soma hanno scavato buchi profondi nell’arenaria, rovinando per sempre questa opera architettonica meravigliosa.

Come turisti cerchiamo di non contribuire a questo scempio.

Se proprio non ce la fate fisicamente a salire e 800 scalini che portano quassù, chiedete al vostro albergo.

Ci sono infatti delle strade che da Wadi Musa portano direttamente qui con dei pick-up.

Il monastero è gigantesco: la facciata è larga circa 46 metri e alta più di 48.

L’ingresso nella parte inferiore è sopraelevato rispetto al suolo e sormontato da un frontone triangolare che sostiene altre nicchie.

visita a petra

I centri cerimoniali

Oltre che nei templi, le divinità nabatee furono venerate nei centri cerimoniali che si trovano nelle alture sopra le montagne di Petra.

gli abitanti trasformarono queste gigantesche piattaforme in zone sacre e vi intagliarono elementi per sancirne la religiosità.

Sono luoghi di culto più antichi dei templi che si trovano più in basso.

In queste alture vi si compivano sacrifici animali e si invocava la benevolenza degli dei.

Anche in questo caso, il segreto è partire al mattino presto.

Noi abbiamo visitato solo uno di questi centri, sempre entrando alle 6 del mattino.

C’erano pochissime persone in giro e la vista che abbiamo trovato ha ripagato ampiamente lo sforzo e l’alzataccia.

Tomba del Soldato

Lontana dal centro della città, si trova questa tomba rupestre, rappresentata insieme con il triclinio

Formano uno dei complessi funerari più belli di tutta Petra.

Furono costruiti nel corso della prima metà del I secolo d.C..

La facciata è molto grande, circa 11 metri larghezza 12 in altezza, ma è meno monumentale di altri che si trovano a Petra.

La porta di entrata conduce alla cavità interna, composta da due camere.

Nella principale si trovavano le sepolture, in quella laterale non sono stati ritrovati segni di sepolture.

Vale la pena visitare il Museo di Petra?


Il biglietto per il Museo di Petra è incluso in quello di accesso al sito.

Noi siamo andati alla fine della prima giornata.

Eravamo abbastanza stanchi e devo dire che me lo ricordo appena.

Secondo me vale la pena di farci un salto.

Magari se al momento della visita siete più lucidi di me, lasciate la vostra opinione nei commenti!

Petra by Night


Un’attrazione che negli ultimi anni ha preso molto piede, si chiama Petra by Night.

Si tratta di accedere al sito (solo fino alla fine del Siq) dopo il tramonto del sole.

Ci si trova di fronte a centinaia di candele e fiaccole che illuminano il Tesoro.

Io no ho ritenuto di vederlo, a parte fare foto altamente istagrammabili, non aggiungeva niente alla visita alla luce del sole.

Se al contrario di me avete deciso per il sì, fatemelo sapere nei commenti!

Petra by night

credits @ Depositphotos

Alla fine: la mia esperienza a Petra


Come ho scritto all’inizio, quella tra Petra e me è stata una relazione difficile.

Ero entusiasta e vogliosa di andare, tanto da crearci intorno il viaggio in Giordania, del quale Petra era l’attrazione principale.

Una volta lì, tutti gli animali randagi in condizioni orribili, i maltrattaenti degli animali da soma, gli escrementi, gli insetti e il modo in cui i giordani stessi trattano il sito (che è Patrimonio UNESCO, non ce lo scordiamo), mi hanno parecchio schifata.

C’è voluto un po’ di tempo per digerirla.

Poi, mi sono resa conto che ho avuto la possibilità di vedere uno dei posti più belli al mondo.

Quindi, alla domanda: vale la pena di visitare Petra? La risposta è sì.

Petra vale il viaggio, nonostante il cattivo odore dei cammelli e dei cavalli, le masse dei  turisti di massa che si accalcano per vedere il Tesoro e se ne vanno subito, gli abitanti che cercano di spillare i soldi ai turisti in ogni modo.

Usando certe accortezze, Petra vale il viaggio.

capre a petra

Questo post è stato scritto da:

Francesca

Francesca

La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".