Amman, la capitale del Regno Hascemita di Giordania, ha oltre 5 milioni di abitanti ed è situata su 19 colli.
Un po’ come Roma, ma più grande! In effetti, come la nostra capitale, originariamente si estendeva su soli 7 colli, ma poi si è davvero ingrandita.
È la porta di ingresso alla Giordania, la sua città più moderna, cosmopolita e caotica, con un aeroporto internazionale il Queen Alia, a pochi chilometri dal centro..
Io ho soprannominato Amman la città bianca.
Tutte le costruzioni, fatta eccezione dei grattacieli, hanno questo colore. C’è proprio una regola urbanistica in questo senso. L’esterno degli edifici ammaniti deve essere dello stesso colore della pietra che forma le montagne e gli altopiani dei dintorni della capitale.
La storia di Amman è affascinante e complessa: è stata abitata fin dal neolitico, poi dagli ammoniti, dagli assiri, dai greci, dai romani e anche dagli omayyadi.
Con un mix così eterogeneo di popoli e culture, non poteva che uscire una città come Amman.
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Cosa vedere ad Amman
Jabal Al Qal’a: la collina della Cittadella
La parte principale e più bella da vedere ad Amman è senz’altro la sua Cittadella. È nella collina più alta della città, da lì si gode una vista davvero bellissima sui colli sottostanti.
L’unico modo per arrivare alla Cittadella è prendere un taxi privato. Come vi spiegherò più avanti, ad Amman non ci sono mezzi pubblici né marciapiedi.
La Cittadella è la parte “romana”: quando i romani conquistarono quella che oggi è Amman, distrussero tutto quello che c’era prima, gettando giù dalla collina i residui.
La visita alla Cittadella richiederà più o meno un’ora. All’ingresso troverete guide autorizzate che parlano anche italiano, se avete voglia di ascoltarle, da pagare a parte rispetto al biglietto d’ingresso. Altrimenti prendete una buona guida stampata (io ho utilizzato la Guida della Giordania di Feltrinelli e mi sono trovata davvero molto bene) e fate da soli.
Sulla collina della Cittadella ci sono tanti reperti, non sempre valorizzati, di epoca romana e omayyde. Si possono ammirare il Tempio di Ercole, il palazzo Omayyde e anche un piccolo museo che può dar sollievo dal caldo esterno.
Dalla Cittadella si goda una vista bellissima su Amman.
Il Teatro Romano
Scendendo a piedi dalla collina della Cittadella, si arriva al Teatro Romano.
Il teatro era l’edificio principale di Filadelfia, la Amman romana. È conservato molto bene e ha un’acustica perfetta.
Sia alla Cittadella che al Teatro Romano si entra con il Jordan Pass, che vi consiglio vivamente di acquistare.
Souk di Amman
Scendendo nella parte più bassa – e più trafficata – di Amman, ci addentriamo nei quartieri “popolari” e si possono visitare i souk. Il souk più famoso di Amman si trova esattamente nel centro, accanto alla Moschea di Husseini.
Si chiama Suok Sukkar, mercato dello zucchero. Vendono di tutto, dalla frutta fresca alla frutta secca, alle pentole ai vestiti, alle scarpe. È caotico e maleodorante, come tutti i souk.
Noi ci facciamo un giro veloce, ci sono pochi turisti, ma i locals non sembrano affatto ostili. Alcuni giordani che abbiamo incontrato ci hanno sconsigliato di visitare il souk, ma noi non abbiamo avuto davvero alcun problema.
The Boulevard
Se vi piacciono invece le città moderne e cosmopolite, non potete perdervi la parte di Amman più moderna, come il Boulevard: una strada enorme fiancheggiata da negozi internazionali, fontane e scale mobili, in cui passare qualche ora è davvero piacevolissimo.
Se avete tempo, fate anche una passeggiata a Rainbow Street: non ha niente di particolare da vedere, ma ha un marciapiede (ad Amman sono rarissimi) e si può camminare e guardare le vetrine senza rischiare l’incolumità fisica.
Per visitare Amman è sufficiente un giorno, massimo un giorno e mezzo. Non perdeteci troppo tempo, la Giordania ha ben altro da offrire 😉
Muoversi ad Amman
Amman non ha mezzi pubblici.
Lo premetto, così vi mettete l’anima in pace. Gli unici mezzi “pubblici” sono chiamati taxis. Sono dei piccoli van a 9 posti, bianchi: sul lato hanno scritto in arabo la zona verso la quale andranno.
Non esistono fermate ufficiali: se vedete un gruppo di persone ferme in attesa sul lato di una strada, probabilmente stanno aspettando un taxis. Il costo è fisso e, quando volete scendere, lo dite all’autista e lui si ferma.
Noi ne abbiamo preso uno dall’Aeroporto Queen Alia, che avrebbe dovuto portarci al centro di Amman.
Vi dico solo che dopo una decina di chilometri in cui abbiamo rischiato più volte un incidente, abbiamo chiesto di scendere in mezzo alla tangenziale. Il nostro autista aveva due cellulari, che usava più o meno contemporaneamente, mentre guidava.
Mandava messaggi, rispondeva, ecc.
Per me è stato eccessivo, siamo scesi e abbiamo preso un taxi vero.
Il taxi è l’unico modo per muoversi ad Amman.
Non cadete in tentazione di noleggiare un’auto, guidare ad Amman è un inferno. In confronto, a Napoli sono ligi alle regole. Non esistono semafori, strisce pedonali e divieti che tengano. I marciapiedi, non ci sono, si cammina letteralmente in mezzo al traffico.
Fanno tutti come c***o pare a loro. Mano sul clacson di continuo, come si avessero vinto la coppa del mondo, milioni di auto che sfrecciano da qualunque lato.
Credetemi, prendete un taxi.
Ce ne sono a migliaia, non avrete bisogno di chiamarlo, vi troveranno loro. Mi raccomando di insistere e far accendere il tassametro. I taxi sono economici davvero e i tassisti provano (come dappertutto) a fare i furbi con i turisti. Non contrattate il prezzo, tanto col tassametro vi costerà comunque meno. Se il vostro tassista non vuole accendere il tassametro, scendete e prendetene un altro.
Ad Amman NON SI CAMMINA A PIEDI. I marciapiedi non esistono, tranne che nel Boulevard.
Dove dormire ad Amman
Noi abbiamo scelto il Toledo Hotel.
È in una posizione strategica: in centro ma non nel caos, vicino a un grande centro commerciale e al Boulevard per fare shopping e per una cena veloce. Non ci siamo pentiti, l’hotel è pulito e la colazione è abbastanza buona (prediligono il salato, che per me è una tragedia, ma comunque ho mangiato, ecco).
Meteo di Amman
Amman è a 1000 metri sul livello del mare. D’estate fa molto caldo, ma c’è sempre una brezza fresca che rende tutto sopportabile. D’inverno, non è raro che nevichi.
Da Amman al Mar Morto
La Giordania è relativamente piccola e Amman può essere scelta come base per far tappa quasi ovunque.
Dopo aver visitato Amman, con il suo caos e la sua brezza, potete a questo punto noleggiare un’auto e scendere all’inferno, verso il Mar Morto.
Uso l’espressione “scendere all’inferno” perché vi renderete conto che, una volta lasciata la capitale, la strada sarà tutta in discesa. Un’ora di strada che scende, scende e scende, mentre la temperatura sale e sale e sale. Se Amman è a 1000 metri sul livello del mare, il Mar Morto è a – 400 metri sul livello del mare. Quindi in poco più di un’ora, farete un dislivello di 1400 metri. Li sentirete tutti, soprattutto a livello di temperatura!
Quando noi arriviamo sul Mar Morto, dopo circa un’ora di strada da Amman, ci sono 48 gradi.
Il cielo è lattiginoso.
Fa così caldo che l’acqua evapora in quantità enorme e sul Mar Morto si crea una nebbia fitta. Così fitta che i raggi del sole non riescono a penetrarla. E questo fa sì che nel Mar Morto non serva la crema solare. Neanche per le mozzarelline come me!
I raggi UVA non passano.
Dove dormire sul Mar Morto (senza lasciarci uno stipendio)
Silla costa giordana del Mar Morto non esistono città, solo vari compound con i resort internazionali. All’entrata dei compound c’è una guardia e si può entrare solo con la prenotazione. I resort sono abbastanza costosi. Si può anche pagare l’ingresso giornaliero per accedere unicamente alla spiaggia.
Ho letto di persone che hanno fatto il bagno senza andare nelle spiagge “internazionali”, ma siamo comunque in un paese musulmano e non sapevo come i locals si relazionassero con il mio bikini e non ho voluto rischiare inutilmente.
Noi scegliamo il Dead Sea SPA Hotel: il meno costoso di tutta l’area, ma è pulitissimo, moderno, con due ristoranti, piscine e accesso privato al Mar Morto. Colazione pantagruelica, lo consiglio davvero. Ci siamo tornati addirittura una seconda volta, mentre tornavamo dalla notte nel deserto del Wadi Rum.
Mettono a disposizione degli ospiti asciugamani da spiaggia e una vasca piena di fanghi da mettersi addosso. Sul viso, sulle braccia, sulle gambe, ovunque!
Dopo aver fatto un fango, lo lascio asciugare e, completamente ricoperta, faccio il mio primo bagno nel Mar Morto. Una di quelle cose che nella vita, vanno fatte!
Fare il bagno nel Mar Morto
L’acqua è caldissima, ma comunque fresca rispetto alla temperatura esterna. Camminare nell’acqua è difficile come avevo letto. La salinità spinge verso l’alto e l’unica cosa è mettersi a pancia in su e galleggiare come tappi di sughero.
Fate attenzione che l’acqua non vi schizzi in faccia o negli occhi o in bocca. Toglietevi il fango dalla faccia con l’acqua dolce che è a disposizione a pochi metri dalla vasca dei fanghi.
L’acqua del Mar Morto ha una consistenza oleosa, ma lascia una pelle morbidissima! Non so quante volte faccio il fango e mi tuffo in acqua. È l’unico modo per sopravvivere alla temperatura esterna del punto più basso della terra.
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Questo post è stato scritto da:

Francesca
La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate) e "Storia di Biagio".
Ma allora quello dei taxi è un vizio! Anche in Marocco funziona così, con la differenza che qualche bus sgangherato gira. Però hai ragione: ce ne sono talmente tanti in giro che non ne vale la pena..basta sventolare la mano!
Il Mar Morto è uno di quei luoghi che prima o poi visiterò per davvero. Quella sensazione dell’acqua super salata deve essere davvero particolare. Certo dal tuo racconto ho capito che guidare da quelle parti non fa al caso mio, sono dei folli aiuto. Non so se sarei scesa in tangenziale ma di certo non sarei sopravvissuta a quella guida!
Scendere in tangenziale era l’unico modo per sopravvivere, credimi!
è strano come in città e in paesi come questi in pochi metri convivano modernità e antichità, ricchezza e estrema povertà! Grazie per l’info sui marciapiedi! 😉
Figurati!
La Giordania è una dei miei sogni nel cassetto sin da quando ero bambina! Leggendo il tuo articolo mi è venuta ancora più voglia di visitarla… mi salvo l’articolo che non si sa mai che prossima primavera riesca ad organizzarmi…!
Amman mi attira tantissimo, per me solo nominarla mi porta verso un’atmosfera da mille e una notte. Con la tua descrizione sono tornata con i piedi per terra e ho sorriso al fatto che come in tutte le città mediorentali non si possa camminare per strada perchè non ci sono i marciapiedi. La voglia di andarci mi è rimasta e terrò a mente i tuoi preziosissimi consigli sugli spstamenti!
Il Mar Morto è uno dei miei sogni (in inverno, vista la mia repulsione per il troppo caldo). Sarei proprio curiosa di capire come sia fare il bagno in un’acqua tanto salata.
Non pensare che in inverno ci sia fresco! Comunque è una sensazione stranissima (in senso piacevole) ed esilarante al contempo!
È in lista da fare nei prossimi anni! L’esperienza del pulmino che racconti mi ha portato alla mente il mio viaggio di nozze su un chicken bus.. nei hai mai sentito parlare?
Solitamente non mi viene in mente di partire per questi luoghi, non so perché ma non sono i primi sulla lista, tendo al nord Europa ma quando vedo tutti queste testimonianze storiche vorrei avere il teletrasporto *_*
Stavo pensando a quanto caldo possa fare per far alzare tutta quell’umiditá :O però anche io non mi scotterei! Sono una compagna mozzarella! 😀
Buttati, bisogna diversificare 😉
Oddio… no!
Francesca mi hai fatto rivivere parte del mio viaggio in Giordania! Io ad Amman ci ho perso davvero poco tempo ma la cittadella è da visitare! Ti contraddico sulla guida perchè…sì è infernale e loro guidano come pazzi, ma noi abbiamo parcheggiato ovunque e guidate senza problemi anche in città. Certo serve molta attenzione ma per me l’auto in Giordania è stata indispensabile sempre!I taxi non si mai quando nè da dove arrivino!
I taxi arrivano sempre, non abbiamo mai aspettato più di 30 secondi, si fermano di continuo se ti vedono in strada. Anche noi abbiamo preso l’auto per i tour, ma ad Amman non mi sento proprio di consigliarla.