In questo post, vi indicherò numerose cose da fare e da vedere a Londra gratis, per un soggiorno nella capitale britannica che non costi un occhio della testa.

Londra può sembrare una città molto costosa, ma solo a una prima occhiata superficiale. 

Ho scritto nel post “Come risparmiare per un viaggio Londra“, cosa fare per non spendere troppo riguardo al cibo, all’alloggio e al viaggio. 

In questo post vi do alcune idee su cose da fare e da vedere a Londra gratis. Completamente!

Sì, avete capito bene.

A Londra ci sono numerose cose da vedere senza spendere nulla.

Addirittura è possibile fare un tour a piedi completamente gratis.

Non ci credete? Continuate a leggere per scoprire cosa vedere a Londra gratis.

Leggi anche: Cosa fare a Londra quando piove

Visita a Kenwood House

Nella zona nord di Londra, ai margini di quello che si chiama Hampstead Heath, sorge una di quelle che gli inglesi chiamano mansions: grandi ville di appartenenza della gentry inglese (l’aristocrazia).

Si chiama Kenwood House ed è una delle cose più belle da vedere a Londra.

Kenwood House fu probabilmente costruita come la casa classica di mattoni inglese, ma intorno dal 1764 al 1779, il famoso architetto Robert Adam la trasformò in una villa di stile neoclassico per il Conte di Mansfield, che l’aveva acquistata qualche tempo prima.

Lord Mansfield, che passerà alla storia come uno dei giudici della Corte Suprema Inglese per aver contribuito ad abolire la tratta degli schiavi nell’Impero Britannico, la usava come casa di campagna.

Allora, infatti, Hampstead era lontano dal caos della metropoli sull’orlo della rivoluzione industriale.

Nel corso degli anni, oltre alla parte principale della villa, ampliò la struttura, creando l’Orangerie e aggiungendo anche gli splendidi giardini, circondati da un immenso parco.

Nel 1922, l’ultimo erede della famiglia Mansfield, cedette la villa a niente meno che Edward Cecil Guinness, Conte Iveagh, ma soprattutto erede della famosa famiglia produttrice di birra.

Alla sua morte, avvenuta solo 2 anni più tardi, per volontà testamentaria del defunto, l’Iveagh Bequest Act stabilì che Kenwood House fosse sempre aperta al pubblico, in maniera gratuita, con tutta l’immensa collezione di dipendi dei Vecchi Maestri che conteneva (da Rembrandt a Vermeer, solo per citarne alcuni).

La visita alla casa in sé non è lunghissima, noi abbiamo impiegato circa 40 minuti, ma dipende anche dall’interesse che avete nella pittura classica.

I giardini sono il punto forte della villa, giganteschi e curatissimi, pieni zeppi di uccelli selvatici da osservare. All’interno, troverete anche una caffetteria nella quale pranzare.

Anche se è gratuita, sul sito è presente il form per la prenotazione del biglietto, non obbligatoria ma gradita.

Se vi scordate di prenotare, andate lo stesso, non c’è mai troppa folla e di sicuro riuscirete a entrare. Per tutte le altre info, leggete il mio post Visita Kenwood House.

Dove si trova: Hampstead Lane

Come arrivare: bus linee 210 e 603, fermata Compton Avenue Kenwood House.

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Conservatory del Barbican Centre

Il Barbican Centre è un complesso immobiliare gigantesco, nel pieno centro di Londra, a due passi dalla Cattedrale di St. Paul.

Fu costruito tra mille polemiche (non ultima quella dell’attuale Re Carlo III, allora Principe di Galles), in stile brutalista.

Una corrente architettonica che usa cemento armato crudo, senza decorazioni, e linee dritte con angoli retti.

Francamente sono d’accordo con Re Carlo, lo stile è un vero pugno in un occhio, anche al centro della City.

Uno dei punto di forza del Barbica Centre, oltre a quello di essere un famoso centro culturale, è quello di avere, al terzo piano uno splendido giardino pensile, chiuso.

Una serie di piccoli vialetti sorprendenti, all’interno dei quali abbiamo trovato anche un piccolo bar, che rendono molto più godibile il brutale Barbican.

Si chiama Conservatory ed è possibile accedervi, gratuitamente, prenotando un biglietto sul sito ufficiale.

Al contrario della Kenwood House, l’accesso senza il biglietto gratuito non sarà possibile.

Dove si trova: Barbican Centre

Come arrivare: metro, linee Hammersmith & City, Metropolitan, Circle fermate Barbican e Moorgate.

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Arte sul Millennium Bridge

Londra, South Bank: una di quelle zone della città in cui la combinazione fra antico e moderno è più evidente.

Da una parte, la maestosità di St. Paul, con un po’ di commozione ripensando a quella scena di Mary Poppins – se anche voi siete cresciuti con quel film, mi capite!

Dall’altra, l’acciaio sospeso del Millennium Bridge, che vi porta dritto all’entrata della Tate Modern. E lì c’è poco da fare: la vista dalla terrazza è sempre mozzafiato, a qualsiasi ora.

È un percorso che tento di fare tutte le volte che vado a Londra, e ogni volta è una meraviglia.

Sul Millenium Bridge si può fare qualcos’altro, oltre che camminare e ammirare: si può guardare sempre in basso, in cerca dei resti di chewing gum buttati a terra, calpestati e poi praticamente “fossilizzati”.

Perché? Perché c’è un artista londinese, tale Ben Wilson, che le dipinge e le trasforma in simpatici disegnini – cosa per, peraltro, ha fatto in diverse zone di Londra (è stato anche arrestato per averlo fatto in Trafalgar Square, ma la sua difesa è stata: “Technically, it is not criminal damage, because you are painting the gum, not the pavement”).

Guardare questo tipo di arte urbana è una delle cose da fare a Londra gratis.

Leggi anche: Cosa fare a Londra in inverno

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Free tour di Londra

Per essere un posto così grande, probabilmente l’unica vera metropoli in Europa insieme a Parigi, Londra è un luogo nel quale camminare e passeggiare è facilissimo e altamente raccomandato.

I marciapiedi sono ampi, sicuri e le attrazioni sempre ben segnalate.

Se siete a Londra per la prima volta, il mio consiglio è di partecipare a un free tour per farvi un’idea della città e di quello che c’è da vedere, guidati da un professionista capace e incredibilmente interessante.

Cliccate qui per prenotare un free tour a Londra.

Se vi piacciono i tour a tema, ce ne sono tantissimi.

Se niente di quanto ho scritto sopra vi interessa, cliccate qui per tutti gli altri free tour a Londra.

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Blackfriars Bridge e il mistero italiano irrisolto

Il Blackfriars Bridge – in italiano il Ponte dei Frati neri è uno dei ponti di Londra sul Tamigi e si trova nei pressi della Tate Modern Gallery. Il suo nome è conosciuto in Italia perché è legato a uno dei casi irrisolti più oscuri della nostra storia giudiziaria, anche a distanza di oltre 30 anni.

Chi era Roberto Calvi, il banchiere di Dio

Roberto Calvi nacque a Milano nel 1920 e passò tutta la vita immerso nel mondo delle banche: figlio di un funzionario della Banca Commerciale Italiana, ne diventerà a sua volta impiegato prima di passare, non senza qualche aiutino, al Banco Ambrosiano, dove iniziò a fare carriera con una certa rapidità, fino a diventarne Presidente nel 1975.

Il Banco Ambrosiano era una banca strettamente legata allo IOR, l’Istituto per le Opere di Religione, conosciuto anche come Banca Vaticana.

Quando assunse la carica di Presidente, Calvi entrò in un giro complicato di speculazioni finanziarie che avevano lo scopo di lanciare il Banco nel mondo internazionale della finanza. Ci riuscirà, ma per farlo creerà società fantasma in paradisi fiscali, si iscriverà alla loggia massonica P2 e finanzierà indistintamente associazioni politiche e religiose.

Si tratta di politiche rischiose, che creano nemici più che amici. Tra questi, alcuni giocheranno un ruolo fondamentale nel declino di colui che, a posteriori, verrà chiamato il banchiere di Dio.

L’inizio della fine fu nel 1977, quando il Banco Ambrosiano affrontò la sua prima vera crisi a seguito di una serie di denunce per presunte irregolarità sporte da uno dei suoi nemici, il famigerato Michele Sindona, a cui Calvi aveva negato un prestito. A questa seguiranno altre due crisi di liquidità, risolte grazie all’intervento della BNL e di Eni.

Nel 1981 fu scoperta la loggia massonica P2 e Roberto Calvi, per reati valutari, fu processato e condannato.

Cosa c’entra Roberto Calvi con il Blackfriars Bridge?

La mattina del 18 giugno 1982, un impiegato delle poste londinesi, che si stava recando al lavoro, notò il corpo di un uomo impiccato sotto il ponte. Era quello di Roberto Calvi.

In attesa del processo d’appello, Calvi era libero ed era tornato a presiedere il Banco Ambrosiano. In un tentativo estremo di salvarsi, si era lanciato in operazioni ancora più rischiose di quelle tentate in precedenza e aveva stretto rapporti assai loschi, senza risultato.

Le circostanze della sua morte apparvero fin da subito sospette: stando ai suoi ultimi spostamenti, Calvi era uscito dall’Italia il 9 giugno con un passaporto falso e, dopo varie tappe, era arrivato in Inghilterra il 15. Di quei tre giorni non si sa niente, almeno fino al momento del ritrovamento del suo cadavere.

Aveva alcuni mattoni nelle tasche, le mani legate dietro e 15.000 dollari addosso, oltre a un foglietto con su scritti una serie di nomi di personaggi potenti di quegli anni, legati al mondo delle banche. Suicidio o omicidio?

In un primo momento, la magistratura inglese decise che si era trattato di un suicidio. Anche in Italia una prima indagine lo aveva etichettato come suicidio, ma nel 1992 vennero alla luce elementi che legavano il nome di Roberto Calvi a quello del boss mafioso Pippo Calò del clan dei Corleonesi. 

Secondo il collaboratore di giustizia che aveva svelato questo retroscena, Calvi sarebbe stato strangolato per ordine di Calò. Da allora si sono succeduti processi su processi che hanno visto Pippo Calò e altri suoi collaboratori accusati dell’omicidio.

L’accusa faceva leva sull’impossibilità per un uomo di 60 anni di raggiungere da solo il punto in cui è stato trovato impiccato, mentre la difesa sosteneva che non ci fossero prove sufficienti per collegare Pippo Calò e gli altri a quel caso.

Il 7 maggio 2010, la Corte d’Assiste d’Appello di Roma ha assolto Pippo Calò e gli altri per insufficienza di prove, proprio come chiesto dalla difesa.

Come recita la sentenza “Roberto Calvi è stato ammazzato, non si è ucciso” ma da chi, ancora, non è dato saperlo. Chissà se mai lo sarà.

Il Blackfriars Bridge

Il Ponte dei Frati Neri, o Blackfriars Bridge appunto, è il terzo ponte in ordine di “vecchiaia” di Londra.

Risale al 1769, diversi secoli dopo la costruzione del primo London Bridge e del ponte di Westminster. All’inizio fu costruito in pietra ed era lungo 300 metri. Per passare a piedi da una parte all’altra del Tamigi, a pagamento. 

Oggi è lungo 277 metri e collega le Inn of Court, le sedi delle associazioni professionali di cui sono membri i barrister inglesi, con la Tate Modern Art Gallery (e non è più né pedonale né a pagamento!).

Della struttura originale rimangono solo le colonne portanti, mentre la struttura in pietra è stata sostituita da una caratteristica struttura in ferro rossa con delle applicazioni dorate che evidenziano bene il contrasto con i colori degli edifici circostanti. Questa versione risale al 1869, anche se da allora è stato nuovamente modificato nel 1907 per essere allargato per poter supportare il traffico.

Siamo sinceri: quando poco più in là hai il Tower Bridge o la Cattedrale di Saint Paul, il Blackfriars Bridge non è esattamente una cosa che noti anche perché – si può dire? – è anche bruttino. Anche se forse è sbagliato dire che è bruttino, perché non è colpa sua se è circondato da cotanta bellezza e lui è lì, con la sua normalità. Però la sua storia è indubbiamente affascinante e merita di essere raccontata.

Quando è avvenuto il caso di Roberto Calvi non ero ancora nata. Per prepararmi al viaggio in terra inglese, però, ho fatto una lettura molto interessante e che mi ha dato parecchi spunti: si tratta di I segreti di Londra di Corrado Augias, edito da Mondadori.

Contiene molte curiosità su posti di Londra al di fuori delle normali mete turistiche e anche su angoli che avete già percorso senza neanche notarli. Consigliata!

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I Parchi di Londra

Una delle cose per le quali amo Londra sono i suoi tantissimi e curatiasimi parchi.

La natura urbana è parte integrante di questa città.

A Londra ci sono ben 8 Royal Parks. Si tratta di spazi che sono di proprietà della Corona e che originariamente servivano come riserva di caccia o spazi ricreativi per la corte.

Oggi, sono aperti al pubblico e chiunque ne può usufruire a qualsiasi ora del giorno.

Ecco gli 8 Royal Parks che si possono visitare gratuitamente a Londra.

  • Regent’s Park, il più grande con i suoi 166 ettari e, a mio parere, il più bello. È aperto al pubblico dal 1845, durante un complesso recupero della zona.
  • Hyde Park 
  • Kensington Gardens
  • Bushy Park
  • Green Park
  • Richmond Park. Di Richmond Park vi ho parlato nel post relativo a cosa fare a Londra in inverno. È un luogo incantato, dove è possibile ammirare i cervi inglesi che brucano liberi nei prati e nel bosco. Sono liberi, ma non domestici! Prestate attenzione 😉
  • St. James’s ParkSe volete dar da mangiare agli scoiattoli, iniziate da quelli del St. James’ Park! Sono i più friendly, i più grassi e arrivano a corsa non appena li chiamate.

Non tutti i parchi di Londra però sono Royal: ce ne sono tantissimi anche che non sono di proprietà della Corona. 

Leggete il mio posto sui parchi di Londra per tutte le altre info.

Leggete il mio post sulle curiosità di Londra per scoprirne due davvero speciali (spoiler: Holland Park e St. Dunstan in the East). 

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I Musei gratuiti

Mettiamo il caso che siate a Londra e che il tempo sia dalla vostra parte. Vi consiglio di andare nei parchi che ho indicato sopra e passare le vostre giornate nella natura, passeggiando e ammirando la flora e la fauna.

Ma se il meteo vi è contrario? Non disperate: i principali musei di Londra sono gratuiti, precipitatevi in quello più vicino a voi ed esploratelo a piacimento.

I migliori musei gratis di Londra sono: 

  1. British Museum
  2. Natural History Museum
  3. Science Museum
  4. Victoria and Albert Museum
  5. Museum of London
  6. National Gallery
  7. Tate Modern
  8. National Portrait Gallery

Leggete il mio post sui Musei Gratis di Londra per sapere gli orari di apertura e come arrivare con i messi pubblici in ciascuno di essi. 

Cambio della Guardia

Il Cambio della Guardia davanti a Buckingham Palace è una delle cose che tutti fanno a Londra gratis.

Si tratta di una cerimonia che si tiene giornalmente alle 11. 

Il miglior posto in cui vederla è di fronte al cancello principale del palazzo ma, nel caso in cui ci fosse troppa gente, si può vedere anche da Friary Court in St James’s Palace, The Mall, The Victoria Memorial e dalle Wellington Barracks.

Io l’ho visto dal Buckingham Palace Gate, a mio parere è il luogo in cui ci si gode il Cambio della Guardia nella sua interezza, per tutti i 40 minuti di durata.

Dovete però arrivare in anticipo, perché è una delle principali attrazioni turistiche gratuite di Londra ed è sempre molto affollata. 

La Statua di Bob the Cat

La statua del gatto di strada che ha cambiato la vita a James Bowen si trova nel giardino più vicino alla casa dove vivevano i due, nella zona di Islington.

Se conoscete la storia di Bob & James non vi dico niente di nuovo, passate direttamente a dove si trova e come arrivare.

Se non la conoscete, ve la dico brevemente, perché dovete assolutamente leggere il libro A Spasso con Bob e vedere il film che ne è stato tratto.

James era un tossicodipendente londinese, che viveva in un appartamento dello stato, con i sussidi per disoccupati, cercando strenuamente di vincere la battaglia contro la sua dipendenza.

Una notte di pioggia, rientrando a casa, trova sullo zerbino un gattino spelacchiato e bagnato. Decide, con l’aiuto di un’amica, di portarlo dal veterinario. Lo chiama Bob e se lo porta in giro per Londra per non lasciarlo a casa da solo, mentre suona per strada chiedendo l’elemosina ai passanti.

I passanti iniziano a fermarsi per accarezzare Bob, gli portano croccantini ma, soprattutto, gli fanno foto, video e iniziano a postare tutto sui social media. In breve tempo, Bob diventa conosciutissimo e James riesce a sbarcare sempre meglio il lunario grazie a lui, liberandosi dalla droga.

La fama cresce, James scrive un libro dal quale traggono un film. Fanno un tour e la loro vita diviene normale.

Nel 2020, in piena pandemia, purtroppo un quattordicenne Bob viene a mancare, lasciando da solo il suo amico James. Che però non lo dimentica e, nel giardino di casa loro, gli fa dedicare una statua che lo raffigura, con la prima pagina del libro.

Io, da vecchia gattara quale sono, mi sono commossa, ve lo dico.

“Lui è il mio compagno, il mio migliore amico, il mio insegnante e la mia anima gemella. E lo rimarrà. Sempre.”

Dove si trova: Islington Green

Come arrivare: metro Northern line, fermata Angel

statua di bob il gatto londra cosa fare gratis

Sky Garden

Da qualche anno, la vista gratuita sulla città più bella, è offerta da un giardino pensile incredibilmente bello e curato.

Si trova sulla sommità del grattacielo denominato “Walkie-Talkie” ed è assolutamente gratuito.

Leggete il mio post su come prenotare gratis lo Sky Garden per  avere tutte le informazioni per l’accesso. 

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Visita Leadenhall Market

Leadenhall Market è uno dei mercati di Londra più belli, oltretutto è coperto. È una delle cose da fare a Londra quando piove.

Questo mercato però è speciale: è aperto da oltre 700 anni. La leggenda narra che fu creato nel 1321. All’inizio chiaramente si vendeva esclusivamente pesce fresco e carne appena macellata. 

Adesso, vi troverete pub nei quali gli impiegati della City si ritrovano alle 5 dopo il lavoro e negozi monomarca di lusso.

Se siete degli amanti della magia, questo è uno dei luoghi di Harry Potter a Londra da non perdere assolutamente: è l’entrata del Paiolo Magico!

Leadenhall Market londra

Little Venice

Little Venice è una delle zone più romantiche di Londra.

Si tratta di un’area in cui i canali la fanno da padrona e nella quale alcuni fortunati inglesi, vivono sui barconi.

Alla sera è piena di luci e da qui partono le piccole crociere sul Tamigi che portano fino a Camden Lock.

Scendete dalla metro di Londra a Warwick Avenue e passeggiate a piacimento. 

Questo post è stato scritto da:

Francesca

Francesca

La capa, dalla cui mente è nato Chicks and Trips. Senese di nascita, europea per vocazione, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e poi l'ha appesa al chiodo sopra la televisione, tanto le stampe come complemento d'arredo vanno di moda. Passa il suo tempo a scrivere atti più o meno pubblici, fare foto e pettinare gatti. Se dovesse andare a Hong Kong, sceglierebbe un volo con scalo a Londra e un tempo di attesa di un paio di giorni, pur di farsi un giro nella città della Regina. Sogna di vincere alla lotteria e passare il resto della vita in un appartamento con camino a Mayfair. Autrice de "I Cassiopei (biografie non autorizzate)" e "Storia di Biagio".